Può accadere che di punto in bianco succeda che ti venga voglia di visitare Dallas. Sì, proprio Dallas, quella del telefilm con JR e Sue Ellen. E succede proprio perché ti accorgi che oltre alla serie degli anni Ottanta, c’è dell’altro, molto altro.
Negli Stati Uniti sono stata quattro volte, toccando le tipiche mete del turista italiano: New York, il grande tour dei parchi, la Florida. Tutto meraviglioso, così meraviglioso che ci tornerei subito domani mattina. Ma da qualche tempo pensavo. E gli altri Stati Uniti? Quelli ai quali non pensi quando programmi un tour negli USA? Prendi il Texas, ad esempio. Texas is a state of mind. Texas is an obsession. Above all, Texas is a nation in every sense of the word, diceva John Steinbeck. Pare sia proprio così. Io non ne avevo idea, ma alla presentazione di Visit Dallas ho incontrato Simona Sacri, travel blogger appassionata ed esperta di USA, la quale mi ha spiegato di come il Texas sia forse lo stato americano che più di tutti sventola con orgoglio la propria unicità (a proposito, se cercate un posto dove leggere qualcosa di vero e vissuto sugli USA, il suo blog Simona Sacri Travel Blogger è davvero utilissimo). Non è un caso, quindi, che venga chiamato Lone Star State, ovvero “Stato della stella solitaria”, per via della bandiera nella quale svetta una grande stella solitaria. Ma la parola “Texas” deriva da “táysha”, che nella lingua parlata dagli indiani Hasinai significa “alleati” o “amici”. Ecco quindi che il loro motto è “Friendship”. Insomma, sembrano simpatici questi texani!
Ma di motivi per cui mi è venuta voglia di visitare Dallas, oltre al fatto di essere l’area più visitata del Texas, ce ne sono davvero tanti. Io ne ho scelti sette.
1. PERDERSI TRA LE ARCHITETTURE DELLA CITTÀ
È uno degli aspetti che più amo dei viaggi in città. Perdersi (che mi riesce benissimo) guardando i palazzi col naso all’insù, gustarsi la commistione di stili architettonici diversi. E Dallas sembra essere un bello spasso da questo punto di vista: solo nel Downotwn ci sono ben cinque edifici progettati da I.M.Pei, uno dei maestri dell’aArchitettura contemporanea (ha lavorato, tra gli altri, al progetto della Piramide del Louvre). A Dallas ha firmato la Dallas City Hall, Fountain Place, One Dallas Centre, Energy Plaza e il Morton H.Meyerson Symphony Center.
E ancora, nell’Arts District, ci sono cinque edifici progettati da architetti vincitori del premio Pritzker: il Morton H. Meyerson Symphony Center di I.M.Pei, il Nasher Sculpture Center di Renzo Piano, la Margot and Bill Winspear Opera House e la Annette Strauss Artist Square di sir Norman Foster, il Dee and Charles Wyly Theatre di Rem Koolhass.
Ma quello che mi piace ancora di più è l’idea che queste creazioni architettoniche di ultimo grido guardino in faccia ad architetture di tutt’altra natura, come la Old Red Court House, che ospita attualmente l’Old Red Museum e il Tourist Information Center.
2. AMMIRARE (E FOTOGRAFARE) LO SKYLINE
Va da sé che lo skyline di Dallas sia uno spettacolo notturno da non perdere. I protagonisti di questo profilo sono la Bank of America Plaza, il Magnolia Hotel Dallas (sulla cima del quale svetta il “Flying Red Pegasus)”, Fountain Place, Reunion Tower, Renaissance Tower e Chase Tower. Io, di norma, ribattezzo tutti i nomi dei palazzi a seconda della forma, un po’ come da bambini si faceva con le nuvole. Ok, è vero, io lo faccio ancora.
3. VISITARE IL PIÙ GRANDE QUARTIERE ARTISTICO URBANO DEGLI USA
L’arte, in tutte le sue forme, è straordinaria, ma quando l’arte fa parte del tessuto di una città, ha vinto. Il più grande quartiere artistico degli Stati Uniti è qui, con 115 monumenti, showroom di arte, arredamento e gallerie nel Dallas Design District.
> DA SAPERE: The Dallas Art District propone tour guidati a tariffe interessanti: 10 dollari gli adulti, 8 i bambini (gratis sotto i 12 anni) e 5 i seniors. I tour possono essere prenotati anche on line. Trovate tutti gli aggiornamenti sul sito di The Dallas Arts District
4. VISITARE UNA DELLE PIÙ GRANDI COLLEZIONI DI SCULTURA CONTEMPORANEA XX SECOLO
Con pezzi che vanno dal XIX secolo ad oggi, al Nasher Sculpture Center si raccolgono ben trecento sculture che raccontano l’avvento della Modernità, il Dopoguerra, l’astrazione e la figurazione, passando da opere di dimensioni monumentali a piccole opere da interno. Auguste Rodin, Constantin Brancusi, Henri Matisse, Pablo Picasso, Henry Moore, Joan Miró, Alexander Calder, Alberto Giacometti, David Smith, Willem de Kooning, Richard Serra, James Turrell e Jeff Koons sono solo alcuni dei nomi degli artisti presenti nella collezione.
E la sede è stata progettata da Renzo Piano (sì, è vero, sempre lui, ma godiamo del fatto che la creatività italiana abbia un valore indiscusso all’estero!) in collaborazione con l’architetto paesaggista Peter Walker.
Trovate tutte le informazioni sul sito del Nasher Sculpture Center
5. FAR PARTE DI QUALCOSA DI DAVVERO “BIG”.
“Big things happen here”, cita lo slogan di Visit Dallas. Sono 6 i luoghi della città in cui diventare la “I” di “BIG” e farsi fotografare: American Airlines Center, Dallas Arts District, Galleria Dallas, Klyde Warren Park, White Rock Lake e Trinity Groves. Alla 1° candelina (spenta lo scorso anno il 16 aprile) si contavano ben 10mila foto condivise sui social con l’hashtag #DallasBIG.
6. FARE IL PIC NIC AL PARCO. MA ANCHE YOGA, ZUMBA E GIOCARE A SCACCHI
Se dovesse scegliere una cosa che mi manca nella mia città (anzi, nella mia non città, dato che non abito in città) è una zona verde da vivere a 360 gradi. Al Klyde Warren Park, aperto nel 2012, si fa davvero di tutto. Si passeggia, si leggono libri, si corre, si va in bici… ma ci si organizza anche per fare yoga, zumba e giocare a scacchi.
Poteva non esserci un sito dedicato? www.klydewarrenpark.org
7. VISITARE IL MERCATO DEI CONTADINI
Visitare il mercato è uno dei must have di ogni mio viaggio. È vero, non devo comprare frutta e verdura (anche se magari la frutta per la merenda ci scappa) ma visitare il mercato è secondo me uno dei modi più belli per entrare in contatto con la vita di paesi e città. E se il mercato è in una città così votata al business, la visita mi sembra ancor più interessante! Il mercato dei contadini di Dallas è organizzatissimo con tanto di sito web (che ve lo dico a fare), ed è aperto da giovedì a lunedì dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio in inverno, in estate tutti giorni con alcune aperture serali. Insomma, perderselo è impossibile! E se date un’occhiata al sito, trovate anche informazioni sulle cooking classes!
> DA SAPERE: sul sito del Dallas Farmers Market trovate anche tutte le informazioni per partecipare alle cooking classes!!
COME RAGGIUNGERE DALLAS
Con American Airlines, facendo scalo a New York o a Miami, oppure con Lufthansa facendo scalo a Francoforte.
GLI APPUNTAMENTI TOP DELL’ANNO
Spring Break Block Party. Ovvero cibo, musica di strada, ingressi gratuiti o ridotti alla gallerie e nei principali musei, tra cui il Dallas Museum of Art, The Crowe Collection of Asian Art, e altri musei.
La Dallas Art Week dal 5 al 13 aprile, per la valorizzazione degli artisti emergenti con un calendario di performance, letture, incontri e molto altro.
Il Summer Block Party , il terzo venerdì di giugno: performance di strada, cibo e musei fino a mezzanotte!
DALLAS E IL TEXAS IN NUMERI:
5: il numero di squadre professionistiche in città nelle maggiori leghe americane, tra cui i Dallas Mavericks, i Texas Rangers e i Dallas Cowboys.
6: i km di pista ciclabile
8: la posizione a cui si attesta Dallas per grandezza
14: il numero di quartieri
115: i monumenti presenti in città
250: campi da golf
70mila: camere di hotel
696.241: i chilometri quadrati dell’area di estensione del Texas, il secondo per grandezza dopo l’Alaska.
24.782.302: il numero degli abitanti del Texas, che ne fanno il secondo stato più popoloso dopo la California.
Trovate informazioni per programmare la vostra visita a Dallas sul sito ufficiale www.visitdallas.com