Nel 2015 il New York Times inserisce Ripa di Porta Ticinese tra le vie migliori delle città europee. Il 2015 è stato l’anno di Expo, perciò un po’ di pubblicità da parte del NYT non aveva sorpreso. Ma la Ripa (così la chiamano i suoi residenti) resta, ancora oggi, una delle vie che i turisti dovrebbero visitare a Milano.
È la via dei Navigli, uno dei luoghi in cui si concentra la vita notturna milanese. Ma non solo: la Ripa di Porta Ticinese è una splendida meta per un itinerario a piedi anche di giorno. Storia, shopping, cultura e curiosità in uno dei quartieri simbolo della città!
Quest'articolo parla di:
Oggi se si pensa ai Navigli di Milano si pensa soprattutto alla vita notturna. Ma non è sempre stato così.
A inizio ‘900 questo era un quartiere popolare, abitato da artigiani che qui avevano le loro botteghe, c’erano osterie a buon mercato e anche un po’ di malavita. Nelle case di ringhiera l’affitto era economico, il bagno era in comune ed era molto forte il senso di comunità tra i suoi abitanti.
Dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, con l’ondata migratoria proveniente dal Sud Italia, qui si sono trasferiti in molti. Successivamente, quando Brera ha cominciato a trasformarsi in un quartiere lussuoso, sono venuti a vivere sul Naviglio anche i pittori. Infine sono arrivati gli architetti, i rigattieri, i restauratori, attirati dall’ambiente artistico, variegato e cosmopolita, legato alla cultura popolare.
Poi, negli Anni Ottanta, il boom economico e gli speculatori immobiliari hanno provocato un innalzamento dei costi degli affitti e costretto i pittori a trasferirsi altrove. La zona ha iniziato a cambiare volto. Oggi gli antiquari e le botteghe degli artigiani sono quasi completamente scomparse, scalzati da bar e ristoranti che ormai hanno colonizzato i Navigli.
Nonostante questo, la zona dei Navigli a Milano conserva ancora un po’ della sua magia. Per questo una passeggiata lungo la Ripa di giorno, meglio ancora se di mattina, è il modo migliore per riviverla. Dal lunedì al venerdì i portoni dei palazzi sono aperti e sarà possibile introdursi nei cortili e sbirciare le tipiche case di ringhiera con i loro ballatoi comuni. Passeggiare su questo lato del Naviglio, da alcuni anni reso pedonale, darà la sensazione di non essere in città. Merito dell’assenza di automobili, del lento fluire dell’acqua, delle canoe che lo percorrono. Il non plus ultra sarebbe visitarlo nei mesi invernali, quando la nebbia delle prime ore del giorno si alza dalle acque del Naviglio e avvolge il canale in un’atmosfera surreale. Purtroppo, ormai, succede di rado.
Gli indirizzi da non perdere in Ripa di Porta Ticinese
Nonostante le vecchie botteghe siano praticamente del tutto scomparse, ci sono indirizzi sui Navigli di Milano che vale la pena visitare! Abbigliamento, design, musica, luoghi di carattere in cui vale la pena fare una sosta.
I negozi più belli
Tra i pochi negozi vintage che resistono c’è Mauro bolognesi, un negozio di modernariato di design prevalentemente nordico, da cui non vorrete più uscire, tra credenze risalenti agli Anni ’50 ’60 e ’70, vasi, lampadari, e una selezione di capi vintage firmati.
[Ripa di Porta Ticinese, 47]
Dischivolanti è un paradiso per gli appassionati di musica, e offre una selezione accurata di cd, vinili (punto di forza del negozio) libri e dvd musicali sia nuovi sia usati. Ricordo che alcuni anni fa, durante un trasloco, ci siamo rivolti a loro per dei vecchi vinili che avevamo ritrovato in un armadio e di cui volevamo liberarci. Il proprietario se li rigirava tra le mani, osservandoli uno per uno e accennando a un moto di sofferenza per quelli (la maggior parte) che, rovinati, non poteva accettare. La cura con cui li maneggiava mi aveva davvero commosso!
[Ripa di Porta Ticinese, 47]
Vale la pena dare un’occhiata da Pourquoi moi, una piccola ma curatissima boutique di abbigliamento che vende capi e accessori da uomo e da donna, soprattutto degli Anni Settanta e Ottanta. Non mancano borse, cappelli, scarpe e bigiotteria.
[Via Mario Fusetti, 7]
Tra i bar, per un drink fatto a regola d’arte c’è Pinch . In questo locale dall’atmosfera retrò non solo si beve (molto bene), ma si può anche gustare un hamburger. La lista dei drink è originale, segue la stagionalità, e l’unico rischio che si corre è di volerne ordinare un altro, dopo aver sorseggiato il primo.
[Ripa di Porta Ticinese, 63]
Tornando sulla Ripa e proseguendo nella passeggiata, i fan dello shopping ameranno Antonioli. Sorto negli spazi in cui negli anni ’20 aveva sede un cinema muto, è una raffinata boutique con una selezione di marchi di lusso dell’abbigliamento e brand emergenti.
[Via Pasquale Paoli, 1]
Più avanti Ecliss: dedicato alla casa e alla decorazione, diventa una tappa fissa nel periodo natalizio, quando si trasforma in un Christmas village. Le sue luci e i suoi alberi addobbati che non sfigurerebbero in una scena di Downtown Abbey!
[Ripa di Porta Ticinese, 73]
Nelle vicinanze, un indirizzo per dormire è Combo, un ostello di nuova generazione, ovviamente in una casa di ringhiera!, con un cortile che è un tranquillo rifugio in cui si può anche lavorare. Ospita anche un bar e un ristorante.
[Ripa di Porta Ticinese, 83]
Forse potrebbe esserti utile l’articolo su Dove dormire a Milano.
Per mangiare sui Navigli c’è solo l’imbarazzo della scelta. Salvo qualche eccezione, i ristoranti sono perlopiù turistici (spesso anche quando esibiscono un menu “tipicamente” milanese!) e soggetti a un costante turnover. Tuttavia, specialmente se avrete occasione di mangiare all’aperto, vi appagherà la vista di cui godrete.
Da Iter, in una via defilata, si può andare dalla colazione fino all’aperitivo e al dopocena, in un locale ispirato ai viaggiatori e arredato con mappamondi, cappelli da esploratore, tappeti appesi al soffitto.
[Via Mario Fusetti, 1]
Felix Navigli è un locale sempre affollato: la sua posizione, in uno spicchio di strada, lo rende il luogo migliore per osservare il via vai.
[Via Mario Fusetti, 1]
Se si è disposti a rinunciare alla vista Navigli, una buona alternativa può essere Via Vigevano, che negli ultimi anni si sta caratterizzando per l’apertura quasi esclusiva di ristoranti e pizzerie (ma c’è anche la gelateria artigianale Latteneve, che propone gusti in base alla stagionalità, e ha da poco introdotto il gusto tiramisù gluten free).
Sempre in Via Vigevano potete andare a curiosare da Tenoha, concept store di 2500 mq di design giapponese con ristorante e caffetteria, negozio, area coworking, spazio eventi, ramen cafè. Vera e propria mecca per gli amanti dello stile giapponese, ospita anche mostre temporanee. L’ultima, conclusasi a maggio 2022, è stata una mostra immersiva sulle botteghe di Tokyo ispirata alle illustrazioni dell’artista polacco Mateusz Urbanowicz.
Palorosa ha una storia bellissima: la sua fondatrice, metà italiana e metà guatemalteca, ha voluto preservare una tradizione guatemalteca, e ha iniziato a collaborare con donne e artigiani locali per realizzare borse intrecciando plastiche riciclate. Il risultato? Borse uniche, dai colori uno più bello dell’altro.
[Via Vigevano, 3]
Turci Calzature invece è il negozio che prediligo per l’acquisto di scarpe comode. Si tratta d una “bottega storica”, aperta nel piazzale della stazione di Porta Genova nel 1930, di cui conserva gli infissi in ferro battuto, alcuni mobili e le scritte commerciali di un tempo. Ma ad essere datati sono solo gli arredi! Per il resto, le generazioni della famiglia che si sono succedute hanno saputo stare al passo coi tempi e anche durante la pandemia, tramite il loro account Instagram, si sono inventati mille idee per accontentare i loro clienti.
[Piazzale Stazione Genova, 3]
Senza volersi allontanare troppo dalla Ripa, con una piccola deviazione si raggiunge via Magolfa, dove al n. 13 c’è la minuscola e pittoresca chiesa di Santa Maria del Sasso, nota come la chiesa degli spazzacamini.
la chiesa è attualmente aperta il mercoledì dalle 16.30 alle 18.30, il venerdì dalle 13 alle 15, il sabato dalle 20 alle 22.
A pochi passi, al numero 32, c’è lo spazio che Milano ha dedicato alla poetessa Alda Merini (che in realtà ha abitato sulla Ripa al n. 47). Dallo stesso indirizzo si accede a un giardino condominiale: è un parco pubblico, quindi si può entrare e sostare su una delle panchine, magari avvantaggiandosi dell’ombra delle piante.
Sarebbe un peccato non proseguire con la passeggiata oltre via Valenza e costeggiare l’Alzaia Naviglio Grande sul lato pedonale, quello preferito dai runner che si allenano a tutte le ore. Si incrocerà la suggestiva Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio, costituita da due chiesette affiancate, una del XII e l’altra del XV secolo, che merita una visita. Insieme all’omonimo ponticello di San Cristoforo, lì a fianco, restituisce una delle immagini più iconiche dei Navigli.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.
Buona passggiata!