La Valle di Comino è ricca di cose da vedere e vi stupirà scoprire quante specialità gastronomiche riserva!
Un viaggio nella Val Comino significa entrare in contatto con un Lazio ancora autentico e genuino. Un Lazio forse ancora poco conosciuto, al di fuori dalle solite rotte turistiche, ma che ha tanto da offrire e che sono sicura farà innamorare anche voi.
È un territorio di borghi arroccati attorno ad antichi manieri, dove ancora sopravvivono tradizioni secolari.
A tutto questo si aggiunge una eccellente gastronomia e un amore degli abitanti per la loro valle, che qui più che altrove fa sentire accolti e invoglia a tornare.
Dove si trova la Valle di Comino e come arrivare
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La Val Comino ricade nella provincia di Frosinone, una fascia di terra con i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, di cui fa parte, a farle da contorno. Si raggiunge in circa due ore di macchina sia da Roma che da Napoli, trovandosi a metà strada tra le due. Si può arrivare anche con il treno fino a Frosinone o Cassino e poi da qui proseguire con la linea regionale di autobus Cotral. In tal caso però i tempi di percorrenza si raddoppiano. La Cotral collega tra di loro tutti i comuni della Valle, tuttavia, la macchina si rivela necessaria qualora si voglia esplorare il territorio al di fuori dei centri abitati.
Itinerario nella Valle di Comino: le tappe e le specialità
Alvito
Adagiato sul Monte Morrone, l’abitato di Alvito si sviluppa su tre livelli che, mano a mano che si sale, regalano bellissimi scorci su tutta la piana. È disseminato da edifici storici appartenuti ad antiche famiglie nobiliari. Tra questi, palazzo Sipari ( che ospitò lo scrittore Benedetto Croce) e il seicentesco palazzo Gallio, oggi sede del municipio. Visitabile su prenotazione, al suo interno custodisce stanze decorate, il particolare museo degli strumenti musicali provenienti da tutto il mondo e un delizioso teatro ancora attivo.
Tra gli edifici religiosi, la collegiata di san Simeone Profeta sul corso principale e la piccola chiesa di santa Teresa dalla particolare pianta ottagonale.
La parte alta del paese è dominata dai resti del castello Cantelmo di cui rimangono le mura perimetrali e le torri merlate. Tutto intorno si sviluppa un piccolo borgo costituito da una manciata di case e da un unico ristorante, taverna “la Cauta”, noto per la bontà della cucina locale.
Il tradizionale torrone di Alvito
Ad Alvito è d’obbligo assaggiare il torrone, diventato il simbolo per eccellenza della città. Prodotto fin dal Settecento, è un torrone morbido a base di pasta reale e ricoperto da cioccolato fondente. Fermatevi ad assaggiarlo alla storica pasticceria Macioce, proprio vicino alla porta di entrata del paese. Le sorelle alla conduzione, Eleonora ed Elisabetta, sono la terza generazione di questa azienda di famiglia. Nel corso del tempo, hanno creato numerose e particolari varianti del famoso dolce, come l’ ultimo arrivato, quello con la rosa damascena. La fama e la bontà del loro torrone hanno travalicato i confini regionali e persino i confini terrestri. È stato scelto infatti tra i cibi da portare nello spazio nella missione Eneide del 2005!
Il tartufo
Grazie alla presenza di numerosi boschi, la Val Comino vanta anche una eccellente produzione del tartufo nero e del pregiatissimo bianco. Novembre è il mese ideale per apprezzarlo nell’importante festa del Tartufo, che si tiene oramai da 36 anni nel comune di Campoli Appennino. Altrimenti, potete farlo presso l’azienda Eramo tartufi, a pochi minuti da Alvito. Oltre alle degustazioni, avrete anche la possibilità di visitare la tartufaia e comprare il prodotto sia fresco che trasformato, per dei golosi souvenirs.
Atina
Le origini di Atina affondano nel mito, secondo la leggenda infatti sarebbe stata fondata dal dio Saturno. Quel che è certo è che fu abitata dai Sanniti e in seguito conquistata dai Romani. Tutto il territorio è ricco delle loro tracce, come testimonia il Museo archeologico Giuseppe Visocchi.
Cosa vedere ad Atina
Il Museo Archeologico Giuseppe Visocchi
La collezione consiste in numerosi corredi funerari, ma anche monete e vasellami che confermano l’importanza di Atina nei traffici commerciali con l’Etruria e la Campania. L’entrata è gratuita, solo la domenica è richiesta la prenotazione.
Palazzo Ducale
Testimonianze di questo glorioso passato le ritroviamo anche all’interno dell’imponente Palazzo Ducale. Nel salone di rappresentanza si può ammirare un enorme mosaico, raffigurante un guerriero a tessere bianche e nere, perfettamente conservato. Appartiene al pavimento di una villa romana, rinvenuto proprio nel centro storico del paese.
Le specialità gastronomiche di Atina
Il vino cabernet: dove fare una degustazione
Il territorio di Atina vanta eccellenze anche nel campo enogastronomico. Nella zona si produce infatti un ottimo vino cabernet, che è arrivato ad ottenere nel tempo la certificazione D.O.C., nonostante non sia un vitigno autoctono. Il merito fu dell’imprenditore Pasquale Visocchi, che nel 1860, intuì prima di altri che la val di Comino avesse un microclima adatto per la coltivazione dei vitigni francesi.
Tra le tante cantine presenti, consiglio di fermarsi per una degustazione presso la masseria Barone. La loro cantina colpisce per il design ultramoderno che guarda di fronte l’abitato di Atina. È guidata da due giovani fratelli dalle idee innovative e da un entusiasmo contagioso. Oltre al citato vino cabernet potrete assaggiare la loro punta di diamante, il merlot Sul iss , che ha ottenuto importanti riconoscimenti.
Atina è altresì famosa per il fagiolo cannellino, l’unico legume italiano ad essere riconosciuto come prodotto D.O.P. Da secoli coltivato nella valle, e raccolto esclusivamente a mano, presenta la peculiarità di non aver bisogno di ammollo prima della cottura. Cresce lungo le sponde del torrente Mollarino, e proprio qui, opera l’azienda di Basilio Di Palma, dove potete fare incetta dei suoi prodotti e delle sue ricette.
Picinisco
Picinisco ha una forte e consolidata tradizione pastorizia, tant’è che è stata nominata da ONAF “città del formaggio”, proprio per la qualità e la genuinità dei suoi prodotti. Ogni anno, nel primo week end di luglio, si tiene il famoso festival della pastorizia che richiama centinaia di turisti ed intenditori.
I formaggi di Picinisco
Oltre al pecorino di Picinisco, che ha ottenuto il marchio DOP, si producono il Caciofiore, l’erborinato Blu Valcomino, la Marzolina (presidio slow food), la ricotta moscia, usata per la base di molte ricette, il conciato di San Vittore, la cui produzione risale addirittura ai Sanniti e il pecorino ai bronzi, dal nome dei contenitori in cui viene messo a maturare.
Degustazione di formaggi a Casa Lawrence
Se cercate un posto davvero particolare dove degustarli, vi consiglio casa Lawrence, poco fuori il centro abitato. Si tratta di una casa di fine Ottocento in stile vittoriano, dalla storia affascinante. Il nome è un omaggio allo scrittore inglese D.H. Lawrence, che vi soggiornò per un periodo con sua moglie, e dove trasse ispirazione per finire il suo romanzo “La ragazza perduta”. Oggi è una casa-museo, tutelata come dimora storica del Lazio.
Nel tempo, la proprietà si è allargata ed è diventata un’azienda che produce e vende direttamente formaggi e carni ovine, oltre ad offrire un servizio di ospitalità. Nella caciosteria è possibile fermarsi per degustazioni, immersi nella natura e nella pace del luogo. La domenica è aperta anche per il pranzo, gli altri giorni solo su prenotazione. La proposta prevede ricette della più schietta cucina comina accompagnate dal Maturano, un antico vitigno autoctono a bacca bianca e solo di recente riscoperto.
L’olio extra vergine di oliva
Se volete portarne a casa qualche bottiglia, come ricordo dei sapori di questa terra così generosa, fermatevi alla Tenuta del Savonisco. Oltre al vino Maturano, sono anche produttori di olio extravergine di oliva. Autoctona di questo territorio, è la pregiata cultivar Marina, coltivata sin dai tempi dei Sanniti e dal particolare sapore piccante. La tenuta, oltre alla vendita diretta, offre anche un ottimo servizio di ospitalità e di raffinata ristorazione. Fidatevi dell’esperienza di Emanuele e fatevi guidare nei sapori della sua terra, che conosce così bene.
Cosa fare nella Val di Comino
Escursioni nella natura in Val di Comino
La Val di Comino non è solo enogastronomia, ma anche natura da vivere in ogni periodo dell’anno. La varietà di paesaggi che offre, dalla pianura alla montagna, consente di accontentare ogni tipo di esigenza.
Gli amanti del trekking, potranno godere di una fitta rete escursionistica nel Parco Nazionale d’Abruzzo, mentre le falesie di Picinisco, sono la meta ideale per gli amanti dell’arrampicata sportiva. Per chi invece cerca esperienze più adrenaliniche, a San Donato in Val Comino, si praticano tutto l’anno, il deltaplano e il parapendio, mentre nella zona di Isola del Liri, ci sono percorsi per la discesa downhill in mountain bike. Il monte Meta, con i suoi più di duemila metri di altezza, e il vicino pianoro di Prati di Mezzo, sono invece lo scenario ideale per le ciaspolate o per praticare lo sci alpinismo.
Chi è appassionato di foliage, non deve perdersi il valico di Forca d’Acero, che regala colori meravigliosi durante la stagione autunnale.
Davvero incantevole il lago di Posta Fibreno, una riserva naturale dove nidificano e trovano riparo numerose specie di uccelli. Le sue acque sono note per essere incontaminate, ma purtroppo non è possibile immergersi, se non con una muta. Il bacino infatti, è alimentato costantemente da sorgenti che provengono dalle vicine montagne, e che mantengono l’acqua a una temperatura di circa dieci gradi tutto l’anno. È presente anche un punto ristoro dove fermarsi per una piacevole sosta, ammirando il panorama.
Turismo religioso
Oltre alla natura, la val di Comino offre anche un turismo religioso. Da qui, infatti, passa il cammino di San Benedetto che conduce alla bellissima abbazia di Monte Cassino. Posta sulla linea di difesa tedesca Gustav, l’abbazia fu teatro di un durissimo bombardamento durante la Seconda guerra mondiale, pertanto è stata interamente ricostruita. Tra i tanti tesori custoditi al suo interno, ritroviamo le spoglie di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica.
Altri santuari da vedere nei dintorni sono la certosa di Trisulti, immersa in uno scenario naturale di incomparabile bellezza. L’abbazia di Casamari, uno degli esempi più importanti del gotico cistercense e il santuario della Madonna di Canneto che sorge sull’omonima vallata.
Dove dormire nella Valle di Comino
Durante il mio soggiorno, ho dormito all’agriturismo di charme Erbadoro, immerso nella campagna di Alvito. Oltre alla prima colazione, la struttura offre anche un servizio di ristorazione e, quando la stagione lo permette, una bellissima piscina dove rilassarsi a fine giornata. Come amano sottolineare i proprietari, non sono un agriturismo a chilometro zero, bensì a chilometro buono. Come tutta la Val di Comino del resto.