Dusseldorf, 7 cose da non perdere in città in un week-end – Dusseldorf è la città che non ti aspetti. Quella città che pensi grigia e anonima, quella città che “ma cosa vai a fare a Dusseldorf”?
Sarà, ma queste città che “cosa ci vai a fare”, mi stanno piacendo sempre più spesso. Così come mi sta appassionando la Germania, dove non avevo mai messo piede prima di quest’estate, se non toccando qualche aeroporto (ve ne ho parlato nell’itinerario in macchina Germania e nel post cosa vedere a Stoccarda)
Di questa Germania, di questo poco di Germania che ho visto sino ad ora, mi piace questa doppia identità di area viva e attiva economicamente che lascia però grande spazio al tempo libero, alla vita all’aria aperta, alla cultura (chiamali scemi questi tedeschi). I parchi sono sempre vissuti, sia da chi corre che da chi legge. Ma anche da chi solo passeggia e li attraversa. I musei sono pieni. Pieni. E non (solo) le mostre dei grandi nomi, anche quelle dell’arte più sperimentale.
Per tutte le informazioni pratiche leggete Come arrivare a Duseldorf, dove dormire e dove mangiare
Da tenere sempre presente il sito dell’Ente del Turismo di Dusseldorf.
7 cose che mi sono piaciute di Dusseldorf
Quest'articolo parla di:
- 7 cose che mi sono piaciute di Dusseldorf
- 1. Scoprire che è la città più verde d’Europa, a MeidenHafen
- 2. Bere un drink dal bar più alto della Germania, a Dusseldorf!
- 3. Bere la migliore birra Altbier: i birrifici storici di Dusseldorf
- 4. Oberkassel, il quartiere giapponese di Dusseldorf
- 5. Visitare la Città Vecchia di Dusseldorf
- 6. I mercati da non perdere a Dusseldorf: Carlsplatz
- 7. Visitare i musei e le mostre d’arte più belle a Dusseldorf
Insomma, Dusseldorf mi è piaciuta, ci sono approdata in pieno clima natalizio (con i mercatini appena inaugurati) e quel freddo che io, lo ammetto, adoro. Ci sono viaggi in cui deve fare freddo! Meglio se si ha una collega che ti presta una sciarpa, perché tu l’hai lasciata a casa 🙂 Ci tornerò in primavera, perché ho scoperto che ci sono un sacco di eventi interessanti, dal goliardico Carnevale a febbraio (che forse non fa per me) al festival del jazz a maggio, a quello giapponese a luglio (di seguito vi spiego perché mai a Dusseldorf c’è una festival giapponese!)
Ci ho impiegato un po’, ma ecco infine le 7 cose che mi sono piaciute di più di Dusseldorf e che vi consiglio di non perdere se decidete di visitarla. Io l’ho fatto in tre giorni, togliendo il viaggio diciamo due giorni e mezzo, Ci sarebbe stato molto altro da vedere, come quasi sempre accade, ma tre giorni è comunque un buon tempo per iniziare a farsi un’idea della città.
1. Scoprire che è la città più verde d’Europa, a MeidenHafen
Questa è proprio la Dusseldorf che non ti aspetti, con un grande polmone verde che costeggia il Reno. Difficilmente lo si immagina, ma la città nel 2008 è stata premiata come città più verde d’Europa. E in effetti era partita con un vantaggio: quello di avere il primo parco pubblico d’Europa, l’Hopfgarten. E che pochi mesi fa sia stata inserita nella top ten delle città nella quali si vive meglio, l’avreste mai detto? Probabilmente no.
Al parco ci si arriva partendo dal centro della città, percorrendo la promenade lungo il Reno. Anche a novembre, quando ci sono stata io, qui ci sono persone che corrono, altre che passeggiano con il cane, altre ancora che sfrecciano in bicicletta. “Sfrecciano” non è usato casualmente: sulla pista ciclabile vedrete bici passare ad alte velocità. Fate quindi attenzione perché la pista ciclabile è grigia e potreste confonderla con un qualsiasi passaggio pedonale!
Passeggiando incontrerete anche i vecchi binari: siete sulla strada giusta per raggiungere il porto. Sembra difficile crederlo, ma qui dieci anni fa non c’era nulla di quello che si vede ora. Oggi, oltre alle bellissime architetture della archistars, qui ha sede il 76% delle aziende della città.
Se siete fortunati (come lo sono stata io) e trovate una bella giornata di sole, rimarrete incantati dai riflessi di luce sulle architetture di Frank O’Gehry, David Chipperfield, Jo Coenen, Steven Holl e Claude Vasconi.
Curiosità: il prossimo anno si dà il via a un progetto che porta la firma di Renzo Piano.
2. Bere un drink dal bar più alto della Germania, a Dusseldorf!
Prendete l’ascensore e salite fino all’ultimo piano della Rheinturm, ovvero la torre di trasmissione della città. Il biglietto costa 6 euro (con riduzioni per bambini e gruppi) ma la vista dal 168° piano merita! Da qui vedrete tutta la città, con i palazzi e le anse del fiume. Io da qui ho visto cose mai viste altrove: le pecore, “dipendenti comunali”, pascolano nel prato, facendo così servizio gratuito di taglio dell’erba! E c’è chi ancora dice che i tedeschi non sono creativi…
Il bar si chiama M168 e vi è annesso anche un ristorante. Se vi siederete per un caffè o un piatto, vi accorgerete che tutto il piano gira di modo che durante la propria permanenza, cambia anche la vista! Ma non siete obbligati a consumare, il panorama è di tutti!
Curiosità: la torre è anche il più grande orologio digitale al mondo! Guardate la superficie esterna: si divide in tre “fasce” con puntini luminosi di diversi colori (si vede meglio la sera).
3. Bere la migliore birra Altbier: i birrifici storici di Dusseldorf
Si chiama Altbier ma prenderete subito confidenza con questa birra e la chiamerete più semplicemente Alt. È una birra ad alta fermentazione che viene servita in bicchieri piccoli. Non sono un’intenditrice, ma l’ho trovata molto buona, corposa al punto giusto. Sono 5 i birrifici che la producono artigianalmente: Uerige (in Berger Strasse 1), Füchschen (in ratinger Strasse 28), Schumacher – dove l’ho bevuta io! (in Ostrasse 123), Schlüssel (in Bolkerstrasse 43) e Kurzer (in Kurze Strasse 20) riadattamento “moderno” delle birrerie tradizionali. Non esiste un’ora indicata per bere l’Alt Beer, soprattutto per i local! Ottima anche per accompagnare i piatti tradizionali, come il Bratwurst.
Sapete come “si usa” il sottobicchiere? Per ogni bitta ordinata, viene segnata una tacca. Quando alla fine si decide di non voler più ordinare, si usa il sottobicchiere per coprire il bicchiere. Così l’oste capirà.
Curiosità: da sempre la Altbier è antagonista della birra chiara di Colonia, la Kolsch.
4. Oberkassel, il quartiere giapponese di Dusseldorf
Andate al di là del Reno, nella Oberkassel. Situata a ovest del fiume, è la parte più recente e meno popolata della città. Si susseguono bellissime architetture Liberty e orticelli che vengono affittati dai privati che li coltivano a uso personale. In questa parte della città vivono molti Giapponesi, di cui la città ospita la comunità più grande d’Europa. Per questo, tra le attrazioni dell’area, c’è la EKOhouse, centro culturale giapponese aperto al pubblico. Qui troverete un tempio buddhista (l’unico in Europa), un giardino e una casa con la tradizionale tea room. Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 17 eccetto lunedì.
Curiosità: si dice che Dusseldorf sia il posto fuori dal Giappone con la migliore cucina giapponese.
5. Visitare la Città Vecchia di Dusseldorf
È vero, la Altstadt non è poi così vecchia, essendo stata quasi del tutto ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale. Eppure grazie alla ricostruzione in stile, conserva una piacevole atmosfera, con le piccole stradine e tanti locali. Così tanti (oltre 250) da essere stata ribattezzata “il bancone più lungo del mondo”, come se si fosse in un enorme bar all’aperto! Ho avuto la fortuna di godermi la città vecchia in pieno clima natalizio, con ben 5 mercatini di Natale discolati in diverse aree della città: imperdibile!
Curiosità: vedrete spesso il simbolo di due bambini che fanno la ruota; simboleggia la gioia all’indomani della battaglia di Worringer da cui nacque Dusseldorf.
6. I mercati da non perdere a Dusseldorf: Carlsplatz
A cosa serve andare al mercato in una città straniera (ma non solo)? A conoscere usanze e culture! Senza dubbio al mercato di Carlsplatz rimarrete a bocca aperta davanti alla bancarella di patate. Non potrete certo chiedere un chilo del tubero, perché qui ogni tipo ha il suo uso. Ma troverete anche chi ancora impaglia le sedie, chi vende attrezzi di legno di ogni tipo e chi crea buonissimi dolcetti. La frutta e la verdura? Tutte rigorosamente in ordine!
Curiosità: il migliore pane della città si compra da Hinkel, in Mittelstrasse 25, a due passi dal mercato. Ci vuole solo un po’ di tempo e tanta pazienza, perché c’è coda a qualsiasi ora. Che dite, io ho pazientato? 🙂
7. Visitare i musei e le mostre d’arte più belle a Dusseldorf
Se siete appassionati d’arte la città non potrà deludervi. Troverete proposte che sapranno soddisfare ogni desiderio, con tantissime gallerie (100) e sedi museali (26). K20, K21 e Schmela House fanno parte del Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, con un’importante collezione dei classici del Novecento fino ai contemporanei. Importanti mostre temporanee sfilano al Museum Kunstpalast, con artisti del calibro di Dalí, Warhol e Caravaggio. Io ho avuto la possibilità di visitare la bella mostra di Zurbaran, pittore secentesco di Siviglia.
Molto più nelle mie corde il centro NRW, vero e proprio luogo di sperimentazione dei linguaggi artistici contemporanei. Qui ho visitato una collettiva di artisti che ho apprezzato molto, un’indagine sulla trasformazione dell’identità nei suoi rapporti con il mondo virtuale dal titolo “Ego Update”, aperta sino al 17 gennaio 2016. Su Artslife potete leggere il mio pezzo dedicato alla mostra.
Curiosità: l’Accademia di Belle Arti è tra le più importanti al mondo. Qui sono passati nomi come Joseph Beuys, Gerard Richter e Jörg.
Se deciderete di visitare Dusseldorf, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! E certo, anche se l’avete già visitata, ditemi se avete visto cose diverse o che vi sono piaciute di più!
Trovate informazioni pratiche per il viaggio qui: Come arrivare a Dusseldorf, dove dormire, dove mangiare
4 Comments
Ecco, grazie mille! Anche io mi sono innamorato della Germania e ci sono andato 4 volte l’anno scorso! Ma Dusseldorf era ancora una meta “non so” perche’ mi sembrava totalmente diversa dalla Germania che amo io. Il tuo post in parte me l’ha confermato, ma per il resto mi ha convinto. Per cui ti ripeto: grazie mille! In realta’ volevo cogliere proprio l’occasione del festival giapponese per andarci, ma quando lo faranno io lavorero’ e non potro’ prendere ferie… 🙁
PS: Ho visto anche il post sull’itinerario on the road. A questo punto te ne consiglio un altro: la Deutsche Maerchenstrasse, la strada delle fiabe tedesca sulle orme dei fratelli Grimm. Fantastico!!
Grazie per il consiglio Giuseppe! In effetti ne ho sentito parlare e immagino che sia un bellissimo percorso! A proposito di Germania, per il ponte del 25 aprile sarò a Francoforte.. la conosci?
Peccato per il Festival del Giappone! Però anche la fiera estiva lungo il Reno deve essere carinissima, guarda qui: http://www.duesseldorf-tourismus.de/en/our-top-events/biggest-fun-fair-on-the-rhine/ Dal 15 al 24 luglio
Ci andrò per il ponte del I Maggio. Visiterò anche Colonia.
Seguirò , per quanto possibile, i consigli su “cosa vedere o sulle cose da non perdere”
Grazie
Che bello Paola! Colonia mi manca ma mi ispira moltissimo. Fammi sapere come va 🙂