Dove andare a Carnevale? Per voi una selezione di mete tra Italia e Svizzera
Quest'articolo parla di:
- Dove andare a Carnevale? Per voi una selezione di mete tra Italia e Svizzera
- Carnevale di Mondovì, con il Moro e la Bella
- Carnevale sul Lago di Costanza, anche a marzo
- Carnevale di Fano, pronti 240 quintali di dolci di Carnevale!
- Carnevale in spiaggia, a Ponente e a Levante
- Carnevale Rinascimentale, a Ferrara tra dame e cavalieri
- Carnevale di Cogne, anche sugli sci
- Carnevale a casa, un’ottima scusa per mettersi ai fornelli e preparare i dolci tipici di Carnevale
Dove andare a Carnevale? Il Carnevale è una festa con la quale non ho mai fatto completamente pace. Devo essere stata una bambina strana, perché a me il Carnevale ha sempre generato una sorta di inquietudine, forse perché il fatto di travestirsi ha in sé qualcosa che ha a che fare con il mostrarsi, e la bambina Chiara, timida e insicura, non amava mostrarsi.
Chissà se mai ritroverò quella foto in cui, a circa 6-7 anni, vestita da non ricordo quale damina, di fronte all’obiettivo mi spalmo contro una parete di casa nella speranza di scomparire, o quantomeno di mimetizzarmi con la carta da parati (sì, la carta da parati!) della vicina di casa della nonna, che ci teneva proprio tanto ad avere quella mia foto ricordo.
Ho iniziato a interessarmi al Carnevale quando ho scoperto che in giro per l’Italia ci sono feste e tradizioni che si tramandano da secoli, veri e propri pezzi di storia. Le maschere, i costumi, i colori, diventano un modo per conoscere i luoghi. Certo, e per mangiare cose molto buone, come i tanti dolci di Carnevale. Ogni regione ne ha almeno uno, e i miei preferiti sono proprio quelli che si trovano solo ed esclusivamente per una ricorrenza specifica. Mi sembra che questo li renda preziosi!
Se quindi non avete ancora deciso dove andare a Carnevale, visto che mancano pochi giorni vi consiglio qualche meta italiana e dell’Europa più vicina, senza dimenticare i dolci di carnevale da non perdere !
Ecco i 7 consigli per scegliere dove andare a Carnevale, sette mete curiose e… golose!
Carnevale di Mondovì, con il Moro e la Bella
Il Moro, la Bela Monregaleisa e la Famija Monregaleisa: sono queste le maschere protagoniste del variopinto Carnevale di Mondovì, o per meglio dire il Carlevé di Mondovì. Siamo nel cuore del Piemonte, qui il Carnevale si festeggia nel rispetto delle tradizioni. Protagonista indiscussa è la maschera del Moro, che trae spunto da un automa in ferro realizzato nella seconda metà del diciottesimo secolo da un artigiano locale, Matteo Mondino. L’automa, con un martello in mano per battere le ore su una campana, è stato collocato sotto un baldacchino posto sopra la facciata della chiesa di San Pietro, nel centro di Mondovì dove sta ancora adesso. Insieme a lui ci sono la Béla Monregaleisa, rapita dal Moro durante una delle sue scorribande, la Corte, il Carro a forma di baldacchino con i suoi cavalli.
L’appuntamento è domenica 7 febbraio con la grande sfilata, ma molte altre iniziative si susseguono prima e dopo, e potete consultarle sul sito del Carnevale di Mondovì.
Tra i dolci tipici di Carnevale, preparatevi a fare il pieno di trigliceridi con le risole, dei ravioloni di sfoglia ripieni di marmellata e cotti al forno, le bugie e le frittelle di mele.
Carnevale sul Lago di Costanza, anche a marzo
Se siete indecisi su dove andare a Carnevale ma cercate un luogo ricco di tradizioni, la regione del Lago di Costanza vi sorprenderà. Siamo tra la Germania sud-occidentale e la Svizzera centrale e orientale. Qui si festeggia il Fasnet: le chiavi delle città vengono consegnate ai giullari, il mondo si capovolge e si susseguono processioni, balli e riti, accompagnati da musiche ancestrali. E se non riuscite a organizzarvi questo week end, sappiate che c’è qualcosa che fa per voi anche dal 2 al 6 di marzo. Nella regione del Thurgau (sì, proprio quella del vino!), a Ermatigen, da secoli i suoi abitanti festeggiano la loro quinta stagione tre domeniche prima di Pasqua, nel bel mezzo della quaresima (quest’anno dal 2 al 6 marzo 2016). Tradizione vuole che nel marzo del 1415, durante il Concilio di Costanza, papa Giovanni XXII trovasse qui rifugio, e ricompensasse gli abitanti del luogo con la concessione di poter celebrare “l’ultimo carnevale del mondo” quando tutti, altrove, facevano penitenza. E così si fa ancor oggi, con una grande parata dove il protagonista è un enorme pesce di lago colorato fatto di cartapesta, dove i bambini dell’asilo salgono giocosamente a turno (www.thurgau-bodensee.ch).
Certo non potrete fare a meno di concedervi un bel bicchiere di vino, che potete accompagnare con i dolci tipici di Carnevale come le Fasnachtsküchle. Niente paura, le riconoscerete perché sono delle frittelline ricoperte di zucchero a velo. Potete indicarle senza dover pronunciare l’impronunciabile nome! L’impasto è una variante di quello del krapfen, vengono servite con lo zucchero e non hanno mai forma tonda. Non hanno ripieno… possiamo dire che sono light? Ehm, forse proprio light no!
Carnevale di Fano, pronti 240 quintali di dolci di Carnevale!
Preparatevi con una detox prima della partenza, perché a Fano cadranno letteralmente dai carri in festa oltre 240 quintali di dolci di Carnevale! I golosi non avranno quindi dubbi su dove andare a Carnevale! Si chiama “getto” questa vera e propria cascata di prelibatezze dolci, e per prepararlo si mettono all’opera ben 20 persone che lavorano per quattro giorni e quattro notti. Per la sfilata di domenica 7 febbraio verranno gettati sulla folla 85 quintali tra cioccolatini e caramelle.
E se non dovessero bastarvi, andate a caccia dei tipici dolci di carnevale: potete scegliere tra la cicerchiata (simile agli struffoli napoletani) e le cresciole, deliziosi dischi di pasta all’uovo fritti e coperti da zucchero semolato. Oltre ai dolci di Carnevale, però, non dimenticate di tuffarvi nelle tradizioni. Tra le mete più amate per il carnevale in Italia, a Fano i festeggiamenti si rinnovano ogni anno ma senza dimenticare le tradizioni. Sempre presente il carro della storica Musica Arabita che fa parte della kermesse dal 1923, che sfila insieme ai giganti di cartapesta e al Pupo, che guiderà i carri durante il corteo per poi essere bruciato all’imbrunire del martedì grasso 9 febbraio.
I dettagli sul sito dell’Ente del Turismo delle Marche.
Carnevale in spiaggia, a Ponente e a Levante
Per respirare iodio oltre che zucchero a velo, la Liguria di Levante e di Ponente è un ottimo posto dove andare a Carnevale, magari insieme alla famiglia. A Recco domenica 7 febbraio il Carnevale esplosivo prevede il raduno di carri, gruppi e maschere, oltre alla rottura di ben 5 pentolacce ricche di dolcetti. Per me ci sono almeno due buoni motivi per scegliere Recco: la focaccia e lo spettacolo pirotecnico previsto a fine giornata! Pentolacce e sorprese anche a Rapallo e Sestri Levante. E se siete in ritardo, potete sempre muovervi sabato 13: a Riva Trigoroso c’è il Carnevale del Bagnum e a Moneglia il Carnevale della Zucca, con tutte le specialità. A Ponente grandi feste per i bambini a Loano, Alassio, Pietra Ligure e Andora, e a Diano il 14 febbraio.
Non ci sono veri e propri dolci tipici di Carnevale, ma i dolci della tradizione ligure sono delle vere prelibatezze! Ricordo ancora i baci di Alassio comprati in una pasticceria dell’omonima cittadina. Talmente morbidi che la pasticcera me li mise in un sacchettino usando i guanti, perché non si rompessero. Se siete da quelle parti, non perdeteveli per nulla al mondo!
Le informazioni e i programmi per decidere dove andare a Carnevale sul sito dell’Ente del Turismo della Liguria.
Carnevale Rinascimentale, a Ferrara tra dame e cavalieri
Chiudete gli occhi, e quando li riaprirete vi troverete circondati tra i fasti di duchi e duchesse, cavalieri e dame del ‘400 e ‘500. Dove andare a Carnevale? Siete nel centro storico di Ferrara, patrimonio UNESCO, dove ogni anno si festeggia il Carnevale estense. Quest’anno con una ricorrenza speciale: i 500 anni dalla prima edizione dell’Orlando Furioso (22 aprile 1516), illustre opera letteraria di Ludovico Ariosto, morto nella città ferrarese. Da giovedì 4 a domenica 7 febbraio iniziative culturali, concerti, rappresentazioni teatrali, banchetti in costume con piatti e atmosfera rinascimentale, conferenze su personaggi estensi e su aspetti della vita dell’epoca, itinerari turistici tematici e visite guidate teatrali. Momento clou del Carnevale Rinascimentale sarà il corteo storico del sabato pomeriggio del 6 febbraio, quando oltre 300 figuranti sfileranno lungo le vie del centro, contornati di danze, musici, duellanti, armigeri, giocolieri e spettacoli di fuoco. Tanti anche gli eventi dedicati ai bambini, oltre all’ingresso gratuito nei musei durante il fine settimana.
Molto simili alle chiacchiere, non andate via da Ferrara senza aver mangiato i tipici crostoli. Prima di farvi un selfie, ricordate di pulirvi dallo zucchero a velo! J
Ulteriori informazioni sul sito ufficiale del Carnevale Rinascimentale.
Carnevale di Cogne, anche sugli sci
Meta perfetta per chi ai festeggiamenti e alle tradizioni del Carnevale vuole unire lo sci. Dal 5 al 7 febbraio la capitale valdostana dello sci nordico vedrà disputarsi la gran fondo regionale per eccellenza, la MarciaGranParadiso, che si annuncia già come una delle edizioni più internazionali e numerose di sempre.
Per immergervi nelle tradizioni locali, invece, se state pensando a dove andare a Carnevale, da non perdere è l’appuntamento di sabato 6 febbraio con la tradizionale “Féta dou Barò”. I coscritti partiranno dal villaggio di Epinel, muniti di tamburo, coccarde, bandiera e l’immancabile foulard, allietando a suon di musica e di “tamburate” le vie centrali del paese per trasportare il barile di vino (barò) sul tradizionale carretto fino alla piazza centrale di Cogne. Qui i coscritti si esibiranno a suon di balli, canti e la tradizionale danza del barile, per poi proseguire i festeggiamenti in musica presso la palestra comunale in compagnia delle Fisarmoniche di Cogne.Da non perdere, anche se non si tratta di veri e propri dolci di Carnevale, sono le tegole, golosissimi biscotti che prendono il nome proprio dalla forma incurvata delle tegole. Se programmate qui il vostro week end, vi consiglio senza esitazione l’Hotel du Grand Paradis nel quale ho alloggiato lo scorso autunno, un vero gioiellino di montagna con una meravigliosa spa.
Per maggiori informazioni sul Carnevale e sulla meta, consultate il sito Cogne Turismo.
Carnevale a casa, un’ottima scusa per mettersi ai fornelli e preparare i dolci tipici di Carnevale
Mica bisogna sempre allontanarsi da casa, eh? Da queste parti il Carnevale si festeggia una settimana dopo (il famoso “Carnevale ambrosiano”) e io credo proprio che ne approfitterò per fare un po’ di dolci di Carnevale! J Quelli che preferisco sono proprio quelli della tradizione, i più semplici, spesso originari delle ricette della cucina povera, quella fatta di “scarti” o di ingredienti molto economici come l’acqua, la farina, le uova, lo zucchero. Amo moltissimo le chiacchiere, ma visto che sono una sentimentalona, mi piacerebbe fare le frittelle di mele che faceva la mia nonna quando ero bambina, mangiate calde calde, che quasi ci si scotta la lingua! Purtroppo non ho traccia di quella ricetta, ma ne ho trovata una che mi sembra semplice e anche un po’ più “leggera” (ovvia, stiamo friggendo frittelle, non pretendiamo mica che siano light!). Ecco la ricetta della frittelle di mele che proverò a fare. E voi dove andate per Carnevale?