Nel mio itinerario di quattro giorni alla scoperta della regione Rodano Alpi, una delle tappe più curiose è stata quella nella piccola cittadina di Charlieu.
Non ho avuto molto tempo per visitarla, ma quelle poche ore sono state sufficienti per poter dire che se state facendo un viaggio nella regione Rodano Alpi, vale davvero la pena passare da qui.
Cosa ci sarà mai da fare in questo piccolo borgo di 3mila anime? Sono qui apposta per raccontarvelo!
In centro, e non ci metterete molto a capire qual è il centro, trovate l’ufficio informazioni, sempre utile per recuperare mappe e altri materiali, o per scoprire cosa c’è nei dintorni. Oltre a questo potete anche acquistare alcuni prodotti tipici del territorio.
L’abbazia medioevale di Charlieu
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Abbazia è sinonimo di Medioevo, e Charlieu, per quanto piccina, nel Medioevo aveva ben due cinta murarie. L’abbazia è certamente il segno più importante delle sue origini medioevali, quindi cosa vedere a Charlieu se non la splendida abbazia? Si tratta di un’abbazia fondata originariamente intorno all’870 da benedettini provenienti dall’attuale regione di Tours, una chiesa per il loro monastero “Cher lieu”, ovvero “luogo caro”. Nel tempo l’abbazia venne ampliata e intorno sorse un borgo.
Come spesso accade nelle chiese medioevali, potete perdervi a leggere i “racconti” in bassorilievo, già a partire dal portale, che originariamente era tutto colorato (se avete buona vista, potete intravvedere resti di colore blu, rosso e oro.
Il Museo della seta (Musée de la Soierie Charlieu)
Come vi ho già raccontato, la regione Rodano Alpi è da sempre luogo di tessitura, con una predilezione per la lavorazione della seta (leggi il mio post “Rodano Alpi cosa vedere sulla “via della seta” ). Così anche Charlieu, già nel XIII secolo, inizia la sua storia legata al mondo della tessitura. Dapprima fu la canapa, poi il cotone e infine la seta. Ecco perché tra il cosa a vedere a Charlieu non può mancare una visita a questo museo. Non vedrete solo tessuti, ma anche i macchinari per la tessitura e veri e propri pezzi di storia del paese, come ad esempio le foto d’epoca che raccontano la vita dei lavoranti. Passando via via tra le sale, sarà curioso scoprire che le sete prodotte a Charlieu furono indossate, nel secolo scorso, dalla famiglia reale d’Inghilterra e dal Sultano del Brunei, e che stilisti come Dior hanno scelto proprio questi tessuti per le proprie passerelle. Certo oggi non è più come in passato, male tredici fabbriche rimaste attive forniscono brand della grande distribuzione come Camaieu, Promod, Zara e Decathlon.
L’indirizzo e gli orari sul sito Musée de la Soierie.
Il Museo dell’Ospedale (Musée Hospitalier)
Nella stessa struttura del Museo della Seta, il Museo dell’Ospedale è una vera chicca, una rarità che non potete farvi scappare se state annotando che cosa vedere a Charlieu. Qui troverete ricostruiti gli ambienti del nosocomio, dalle grandi camerate che accoglievano decine di pazienti, alle sale operatorie con tutti gli strumenti. Splendida anche la sala farmacia, con le boiseries del XIII secolo.
Le stradine e i negozietti
Come per ogni destinazione, trovo che gironzolare sia una tra le cose più belle da fare! Charlieu ha delle deliziose viettine costeggiate da negozietti curiosi. Vi verrà voglia di entrare in ciascuna di queste vetrine! Dai caffè alle boutique gastronomiche, dalle librerie ai semplici negozi di alimentari, sembra che tutto qui abbia un sapore un po’ speciale! E a proposito di sapori, non dimenticate di farvi tentare da Francois Pralus. La sua cioccolateria è un tempio per gli amanti del cioccolato. Ma ve ne parlerò in un post dedicato a cosa mangiare a Charlieu.
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