Come viaggiare da soli: intervista alla travel coach Francesca Di Pietro – Non un limite, non un ostacolo, bensì una scelta e un’opportunità: viaggiare da soli.
“Viaggiare da soli” è il nome del seguitissimo sito di Francesca Di Pietro, psicologa, travel coach e blogger che 8 anni fa ha iniziato a viaggiare da sola e da allora… non ha mai smesso! E che l’anno scorso ha messo nero su bianco, o per meglio dire inchiostro su carta, tutti i consigli su come viaggiare da soli nell’omonimo libro.
Facciamo un passo indietro Francesca. Com’è che hai cominciato a viaggiare da sola?
Era un momento della mia vita in cui ero entrata in una sorta di “loop”, continuavo a pensare alle stesse cose, capii che avevo bisogno di andarmene, di allontanarmi dai miei luoghi.
L’idea di mettere on line un sito su come viaggiare da soli, quanto tempo dopo è nata e perché?
È nata nel 2012 dopo che avevo viaggiato moltissimo da sola. Mi ero resa conto che praticamente non esistevano Italiani che viaggiassero da soli, all’epoca non esisteva un sito come il mio, così ho pensato di raccontare la mia esperienza e così magari di riuscire a coinvolgere e convincere qualcuno. Non volevo parlare dei miei viaggi ma dei massimi sistemi, delle diverse tipologie di viaggiatore, eccetera. E così ho fatto. Poi però con il tempo i lettori hanno iniziato a chiedermi di metterci la mia faccia e… li ho accontentati!
Stiamo quindi parlando di qualcosa di davvero diverso rispetto a un “normale” blog di viaggi, di cui peraltro sei titolare con Che ti porto? , e questo ha sicuramente a che fare con il fatto che sei psicologa… come sei riuscita a integrare questi aspetti?
Anni fa quello che all’epoca era il mio capo, mi diceva che avrei dovuto fare la psicologa di viaggi consigliando alle persone la meta del proprio viaggio a seconda del proprio “problema”. Sono assolutamente contraria a questo tipo di interventi, la meta è una scelta soggettiva, quello su cui io lavoro sono le possibilità che un viaggio dà alle persone di misurarsi con se stesse. Quindi quello che consiglio è la tipologia di viaggio, ma non la meta specifica. Sono diventata una travel coach, ed è quello che faccio da ogni parte del mondo via Skype.
Quali sono le resistenze che più spesso incontri quando ti trovi a consigliare come viaggiare da soli?
Normalmente le persone hanno paure che si discostano dalla realtà, pensano cioè che fare alcune scelte porti a conseguenze negative, la realtà poi è molto meglio!
Tutti questi viaggi da sola avranno cambiato molto anche il tuo modo di viaggiare…
Più che altro è cambiato del tutto il mio rapporto con il viaggio. Viaggiare per me oggi è una condizione normale, non ho il concetto di ferie che hanno le persone “normali”. Con il tempo è cambiata completamente la mia percezione delle distanze, dei confini, del tempo, che ora per me è qualcosa di fluido. Ora posso lavorare viaggiando.
Viaggiare da soli fa comunque sempre paura a molti, anche io a dire il vero non l’ho mai fatto completamente. Quali sono i “miti da sfatare”?
Il più classico è quello secondo cui se viaggi da solo sei sempre solo: nulla di più falso! In tanti dicono “non voglio viaggiare da solo perché poi mi trovo a cenare da solo, non parlo con nessuno tutto il giorno…” In realtà è proprio l’esatto contrario, viaggiare da soli significa essere più esposti all’altro, avere più possibilità per fare amicizia. Certo, l’organizzazione del viaggio è e deve essere completamente diversa da quello che si farebbe organizzando un viaggio con il fidanzato on con l’amica. Questo è uno degli aspetti pratici di cui parlo nel mio libro “Come viaggiare da soli”. Se alloggi al Marriott è facile che non trovi l’occasione per conoscere altre persone… si alloggia in ostelli, si prendono mezzi pubblici, si frequentano locali un po’ più social… Tutto questo nei Paesi più poveri è sicuramente più facile.
Prima mi dicevi che uno degli obiettivi del travel coaching è quello di usare il viaggio come strumento per far misurare le persone con se stesse. Credi quindi che un viaggio da soli possa essere utile a tutti?
Assolutamente sì! Una volta nella vita dovrebbero farlo tutti. Viaggiare da soli ti insegna a capire davvero quali sono le proprie capacità e i propri limiti, è un modo di conoscersi molto diverso e profondo, aiuta a capire cosa ci piace veramente. Spesso facciamo cose per abitudine o semplicemente perché dobbiamo farle! E come se di noi stessi sapessimo le cose a metà, spesso pensiamo di noi cose non del tutto vere, che magari ci sono state inculcate dai nostri genitori. Pensiamo di essere indipendenti e invece non lo siamo, o al contrario pensiamo di essere mammoni e invece non è vero!
È l’opportunità per conoscersi veramente.
Se siete curiosi di sapere come organizzare un viaggio da soli, se l’idea vi alletta ma non avete mai avuto il coraggio, è arrivato il momento di leggere il libro di Francesca!