Vi ho già raccontato quanto nel mio viaggio a Fez io abbia dovuto combattere contro uno scontro di pensieri contrastanti ed emozioni molto forti. Non credo sia casuale il fatto che io torni a scriverne dopo così tanto tempo, 9 mesi dopo il viaggio. Il tempo per fare decantare i pensieri e le emozioni più forti, il tempo necessario per prendere la “giusta” distanza e rileggere con distacco il viaggio.
Sono stata a Fez quasi 5 giorni e questo mi ha permesso di vivere la città in maniera molto distesa (anche se forse parlare di distensione a Fez è un po’ improprio 🙂 ). Ma insomma avete capito: non ho avuto fretta di vedere nulla, ho girato in lungo e in largo dentro e fuori dalla Medina senza correre, ritornando anche in posti già visti più di una volta.
Visitare le concerie nella Medina di Fez
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Forse la maggiore attrattiva della città, il luogo per noi più insolito e curioso: le concerie di Fez. Sono tutte concentrate in un unico quartiere e vi accorgerete facilmente di essere arrivati a destinazione per le insegne che campeggiano fuori da ogni laboratorio e perché nel giro di una manciata di secondi verrete invitati a entrare in ogni porticina. “Solo guardare”, ovviamente non è mai vero. Dopo il giro (bellissimo e imperdibile) nella conceria, sarete invitati ad acquistare i prodotti artigianali. Se decidete di farlo (come ho fatto io) tenete conto che i prezzi che vi vengono proposti sono altissimi, contrattate il più possibile soprattutto se prendete più cose.
Le mie amatissime babbucce rosse in pelle sono state ahimè una vera delusione. Nonostante io le abbia indossate solo in casa, si sono scucite dopo una manciata di volte in cui le avevo usate. Pensateci bene, insomma, prima di fare acquisti!
Ma parliamo delle cose belle, e cioè della visita alle concerie. Nella nostra visita abbiamo incontrato l’addetto al taglio e al disegno delle pelli e poi alla parte più scenografica (quella che vedete in tutte le cartoline!) ovvero la zona con le vasche dove le pelli vengono prima lavate e poi tinte. Si tratta di pelle di pecora, capra e mucca. Le pelli vengono immerse nelle vasche d’acqua, passandole prima dalla calce, poi dal sale e infine dagli escrementi di piccione. Una volta pulite, le pelli vengono quindi tinte con pigmenti naturali tra cui tannini, buccia di melograno, e papavero in polvere. Il procedimento è molto complesso perché, dopo averle pulite, le pelli vanno ammorbidite, asciugate, assottigliate e passate con l’olio per donare brillantezza. Si tratta di un lavoro molto duro e non adatto a tutti. Così come lo è anche la visita: l’odore è molto forte, se proprio siete deboli di stomaco non fa per voi ma… vi perdereste qualcosa di davvero unico!
Visitare le mederse nella Medina di Fez
La medersa è una scuola nella quale si insegna il Corano, insieme ad altre materia come la matematica, la grammatica, la storia, l’astronomia, eccetera. Di norma la mederse sono costituite da uno cortile centrale con fontana, e le lezioni si tengono sui lati porticati.
La Medersa Bouanania
Tra queste, molto bella è la Medersa Bouanania, meno conosciuta di altre nella Medina, è un luogo da non perdere per qualità delle decorazioni e bellezza dell’architettura.
La Medersa Attarine
Questa medersa deve il suo nome al quartiere, da sempre votato alla vendita delle spezie. Bellissima espressione dell’architettura dei Merenidi, la scuola è caratterizzata da un disegno architettonico molto armonioso accompagnato da mosaici multicolore, incisioni su marmo, piastrelle di ceramica con intagliate le frasi del Corano ed eleganti colonne. Una delle particolarità di questa medersa è la commistione di diversi materiali: marmo, legno, intonaco e tasselli di ceramica. Il marmo, talvolta importato, viene usato per ricoprire la pavimentazione e le colonne. I tasselli di ceramica ricoprono le pareti e decorano le sale di preghiera, mentre la parte alta delle pareti è decorata da intonaci incisi.
Visitare le moschee nella Medina di Fez
Purtroppo la visita alle moschee è concessa solo ai mussulmani, ma vale comunque la pena passarci davanti per ammirarne la bellezza dell’esterno e perché talvolta si riesce a sbirciare qualcosa dai portoni socchiusi.
La moschea Zaouiat Sidi Ahmed Tijani
Al suo interno è custodita la tomba di uno degli uomini più importanti nella storia di Fez: Sidi Ahmed Tijani, originario dell’Algeria. A Fez Sidi riuscì a organizzare e consolidare la fratellanza sunnita, che porta il suo nome: “ Tariqa Tijaniya (Ovvero il metodo di Tijani). Il suo metodo si diffuse velocemente in Maghreb e nell’Africa subsahariana. Fez divenne una destinazione per tanti pellegrini provenienti da molti Paesi dell’Africa, tra cui il Senegal, il Mali e la Nigeria, che si fermavano e si fermano tutt’oggi a Fez prima di proseguire nel loro viaggio verso la Mecca.
La moschea andalusa
Costruita nell’859 da Meryem El-Fihria, è la seconda moschea più importante dopo quella di Qaraouiyine. Dalla sua costruzione è stata continuamente ampliata, restaurata e implementata. All’inizio del XIII secolo furono costruiti il monumentale portone preceduto da 14 gradini d’ingresso e decorato dagli artigiani locali in legno e tesserine di ceramica.
In realtà la cosa più bella della Medina di Fez è la Medina stessa. Il suo intricato dedalo di viette con bambini e asini che corrono, carretti di polli, cipolle, scarpe e verdure, gatti, anziane signore, stoffe colorate e odori intensi.
La mappa non esiste, perdersi è impossibile. Buttatevi!
3 Comments
Molto interessante Chiara, e complimenti per le foto della conceria e anche per tutte le alter che sono molto belle.
La medina di Fes è veramente un tuffo nel passato, in un libro di storia. Guardarla dall’alto e poi camminare anche al suo interno a me ha ricordato molto Gerusalemme. Bellissime entrambe!
Attendo altri articoli sul Marocco, paese che io adoro 🙂
Grazie Antonella!! Non avevo mai pensato al parallelismo con Gerusalemme, sai? Le sensazioni che mi hanno lasciato sono state molto diverse. Ma questo è il bello dei viaggi e dei luoghi: ciascuno lascia segni diversi su diverse persone! E magari dipende anche dal momento della vita…
Avevo scritto un post all’indomani del mio ritorno fa Fez, raccontandone anche i lati più ombrosi, ovviamente nella mia percezione > https://www.conunviaggionellatesta.it/viaggio-a-fez-marocco/
Seguirò con interesse i tuoi bellissimi tour!
L’articolo sulla Medina di Fes è davvero coinvolgente. Mi hai fatto rivivere l’esperienza dei tuoi contrastanti pensieri ed emozioni durante il viaggio. È interessante come il tempo trascorso da allora ti abbia permesso di riflettere e di cogliere nuovi dettagli del tuo soggiorno. La tua approccio senza fretta alla città e l’esplorazione della Medina in modo rilassato rendono il racconto ancora più autentico. Non vedo l’ora di scoprire personalmente tutto ciò che Fes ha da offrire. Grazie per aver condiviso la tua esperienza!