One Ocean Forum, a Milano il primo evento internazionale dedicato all’oceano – Avete mai guardato l’Oceano “da dentro”? Credo dovrebbero farlo tutti almeno una volta nella vita.
In passato mi sono immersa moltissime volte, nell’Oceano Pacifico e molte più volte nell’Oceano Indiano. Nessun’altra esperienza, secondo me, è paragonabile a quella di un’immersione subacquea. Immergersi significa prendere consapevolezza di tutta la vita che scorre sott’acqua, immensamente più grande e ricca di quella che si muove sulla terra. Avete idea di quante specie animali, vegetali e minerali vivano sott’acqua?
Guardate l’immagine sottostante. Vi rendete conto di quanto spazio occupi sul pianeta l’oceano, e di quanto ne occupi la terra? E sì, ho detto “oceano” e non “oceani”, perché l’oceano è uno, è quello che abbraccia e talvolta sovrasta la terra, che la lambisce e la nutre. L’oceano ricopre il 71% della superficie terrestre: un po’ tanto per essere considerato un luogo “secondario”, un subalterno della terra, una porzione solo ludica, ricreativa o estetica.
Che cos’è One Ocean Forum
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È da questi presupporti (in realtà da presupposti ben più articolati) che è nato One Ocean Forum, il primo evento in Italia di rilievo internazionale dedicato alla sostenibilità degli Oceani. Il forum si è aperto ieri 3 ottobre e si conclude oggi 4 ottobre. Ho avuto il grande piacere di partecipare all’apertura di questo incredibile evento e mi sono trovata a dividermi tra l’entusiasmo e l’interesse per quello che questo evento significa in termini di ricerca, tutela, e programmazione, e lo sconforto per quelli che sono i dati drammatici sullo stato di saluto del nostro Oceano e, quindi, del nostro pianeta.
I presupposti di One Ocean Forum
Nel 2050 si stima che il rapporto plastica – pesci sarà di uno a uno. Impressionante, vero? Ogni anno finiscono nei nostri mari 8 tonnellate di plastica, che non solo danneggiano la vita marina, ma si inseriscono nella catena alimentare sotto forma di frammenti di pochi millimetri che vengono mangiati dai pesci. Nel 2014 sono state prodotte 311 milioni di tonnellate di plastica. Se le impilassimo, sarebbero l’equivalente di 900 Empire State Building.
Secondo alcuni studiosi abbiamo raggiunto il punto di non ritorno, come ha ricordato la Principessa Zahra Aga Khan ( è proprio lei l’ideatrice del progetto), ma i comportamenti e i gesti di ciascuno di noi, nella quotidianità, vicini o lontani dall’Oceano che si sia, sono fondamentali.
Gli obiettivi di One Ocean Forum
Quali sono le istituzioni, gli enti, le aziende che hanno a cuore le sorti dell’Ocerano? L’obiettivo di One Ocean Forum è proprio quello di mettere insieme tutte queste identità per creare sinergie finalizzate alla salvaguardia dell’oceano e alle pratiche di economia e di vita sostenibile.
One Ocean Forum, la creazione di Charta Smeralda
Un documento, ma soprattutto una promessa e un impegno che partano da chi vive l’oceano in maniera più diretta. A chiusura di One Ocean Forum, verrà firmata la Charta Smeralda, un codice etico comportamentale destinato alle strutture che promuovono e supportano attività legate al mare, come marine e yacht club, oltre che a istituzioni e organizzazioni di varia natura, pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali, che ne condividono la portata e i contenuti.
La ricerca fotografica di Anne de Corbuccia
Alla prima edizione di One Ocean Forum c’era anche Anne de Corbuccia, artista che attraverso la fotografia documenta e racconta lo stato del pianeta, le sue evoluzioni e l’impatto che hanno i comportamenti non sostenibili sull’ambiente, e naturalmente sugli oceani.
Due gli oggetti – simbolo che spesso l’artista inserisce nei suoi scatti: una clessidra, monito del tempo che passa, e un teschio, simbolo di vanità e di possibilità di scelta.
Di seguito trovate alcuni degli scatti dedicati alla vita nell’oceano che la stessa Anne de Corbuccia ha presentato al One Ocean Forum.
Questo TimeShrine è composto da ossa di balena blu e da rocce trovate nelle vicinanze. Per ragioni di sicurezza Anne è potuta restare sull’iceberg solo per 30 minuti. Il sole è apparso negli ultimi minuti creando un tramonto dorato. 53 nazioni hanno bandito le attività militari dall’Antartide e pattuito di fare del continente una riserva dedicata alla ricerca scientifica. L’Antartide non è solo un continente ma un’altra dimensione.
Questa fotografia mostra le bottiglie di plastica depositate dalle correnti in cinque giorni su una spiaggia. Nel 2017 circa 9 milioni di tonnellate di plastica finiranno negli oceani, corrispondenti a un camion di rifiuti di plastica gettati nell’acqua ogni minuto. Nel 2050 il peso della plastica contenuto negli Oceani sarà superiore a quello dei pesci.
Nonostante questa immagine sia presa in acque poco profonde, la corrente era così forte che Anne ha dovuto restare in immersione per più di tre ore per scattarla. È raro vedere così tante stelle marine in un solo posto perché il loro habitat è stato distrutto dall’alterazione delle battigie, dall’inquinamento, dal riscaldamento e dall’acidificazione degli oceani.
Per ulteriori approfondimenti: www.oneoceanforum.org/it
Post scritto in collaborazione con One Ocean Forum
2 Comments
interessantissimo post e stupende foto. l’oceano per me è aria, è un luogo dell’anima. complimenti
dovrebbe essere così per tutti! Grazie Anna