Milano Liberty, itinerario a piedi in zona Porta Venezia – Amo moltissimo la mia città (anche se ahimè ho sempre vissuto nell’hinterland) e ho sempre amato girarla a piedi. Non sempre ne ho il tempo naturalmente , ma quando posso lo faccio cercando di non stare a guardare troppo lo smartphone. Delle città amo l’alternanza di stili architettonici, e questo a Milano non manca! Leggendo un articolo sul magazine Expedia Discover mi è venuta voglia di andare a fotografare alcuni degli edifici Liberty a Milano, quelli in zona porta Venezia che è una delle zone a cui sono più affezionata. Ne è venuto fuori un itinerario di circa due ora, a seconda di quanto vi soffermerete sui singoli palazzi. O dalle tappe di shopping e caffè che farete nel mezzo!
Milano e l’architettura Liberty
Quest'articolo parla di:
- Milano e l’architettura Liberty
- Milano Liberty: l’Hotel Diana
- Milano stile Liberty: Casa Galimberti in Via Malpighi
- Milano percorso Liberty, Casa Guazzoni
- Milano architettura liberty: l’ex Cinema Dumont
- Edifici Liberty a Milano: Palazzo Castiglioni
- Casa Berri Meregalli, itinerario della Milano Liberty
- Milano architettura Liberty: il capolavoro di Casa Campanini
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Quello del Liberty a Milano è un momento tanto splendido da un punto di vista architettonico, quanto breve. Il primo palazzo Liberty a Milano (Palazzo Castiglioni) viene costruito nel 1903, e già nel 1913 si assiste al declino di questo stile, che lascia spazio a un più vasto eclettismo.
Eppure in un solo decennio, tra ferro battuto, maioliche e cemento modellato con teste, foglie e fiori, alcune zone di Milano sono state profondamente segnate.
Milano sul finire dell’Ottocento subisce profonde trasformazioni urbanistiche e sociali, si appresta a diventare una città moderna abitata (e governata) dalla borghesia. Ed è proprio la borghesia ad abitare questi nuovi, moderni palazzi.
Conoscete altri esempi di architettura Liberty in Italia? A me è piaciuto molto il Quartiere Coppedè di Roma.
Seguitemi tra le vie della Milano Liberty!
Milano Liberty: l’Hotel Diana
Viale Piave, 42 (MM1 Porta Venezia)
Non è né il più lussuoso, o il più cool, e forse neanche il più bello, ma l’Hotel Diana rimane sempre il mio albergo preferito in città.
Sarà forse proprio per la sua storia così intrigante: pensare che qui, nel 1842, venne costruita la prima piscina pubblica d’Italia. Solo maschile, inizialmente, poi ai Bagni Diana venne aggiunto anche un ingresso per le donne. Un complesso mastodontico, con 120 cabine, un ristorante e un caffè, tutto circondato da orti. Così bello che nel 1896 i Fratelli Lumière (sì sì, proprio i padri fondatori del cinema) ne commissionarono un filmato.
Ma l’Hotel Diana come lo vediamo oggi è la trasformazione in stile Liberty con forti accenti eclettici di quando i Bagni Diana lasciarono il posto al Kuursal Diana, un complesso con albergo, teatro e ristorante progettato da Alberto Manfredini nel 1908. La piscina, quella dei Bagni, venne trasformata in una pista di pattinaggio (non so quanto darei per essere lì per un solo giorno!).
Non lasciatevi intimidire, entrate e chiedete di poter vedere il giardino, una vera e propria oasi verde dove in estate si fanno aperitivi. Vicino al dehor troverete lei, Diana, che segnava l’ingresso alle antiche piscine.
Milano stile Liberty: Casa Galimberti in Via Malpighi
Via Malpighi3
Vi basterà percorrere 200 metri per raggiungere la seconda tappa di questo itinerario. A metà di via Malpighi, al civico numero 3, non potete non vedere la splendida Casa Malpighi, a meno che voi stiate guardando per terra o, peggio ancora, sul vostro smartphone 🙂
La superficie dell’edificio è quasi interamente ricoperta da piastrelle dipinte che disegnano figure maschili e femminili in un intreccio di fiori, foglie e rami. È quell’incontro tra l’uomo del XX secolo e la Natura all’interno della città, che si infittisce nella splendida lavorazione del ferro battuto a opera dell’artigiano Mazzucotelli.
La struttura dell’edificio, sotto all’apparato decorativo, è di per sé molto semplice, adatta allo scopo per cui venne costruita Casa Galimberti. Si trattava infatti di una “casa a reddito”, ovvero di una residenza di appartamenti da mettere in affitto. Quanto può costare un affitto oggi qui, ecco, non credo di volerlo sapere!
Non di rado si trova qualcuno disposto a farvi entrare: il cortile è molto semplice, ma l’androne e le scale sono di rara bellezza!
Milano percorso Liberty, Casa Guazzoni
Via Malpighi, 12
A pochi passi da Casa Galimberti, non può mancare nell’itinerario della Milano Liberty una tappa a Casa Guazzoni, progettata da Giovanni Battista Bossi. Niente maioliche in questo caso ma cemento che si trasforma in putti, teste femminili, rami, foglie. Io potrei rimanere delle ore a guardare e fotografare i dettagli di questa meraviglia. E soprattutto a sognare di viverci dentro!
Milano architettura liberty: l’ex Cinema Dumont
Via Frisi, 2
Ancora pochi passi da Casa Guazzoni e in via Frisi trovate l’ex Cinema Dumont, struttura del 1902 progettata per ospitare una sala cinematografica da 500 posti. Qui la plasticità di Casa Guazzoni si fa più tenue e delicata, ma ci sono splendidi dettagli che è davvero impossibile non fotografare, che sembrano emergere dalla facciata con delicatezza.
Edifici Liberty a Milano: Palazzo Castiglioni
Corso Venezia, 47
1903: a maggio viene inaugurato Palazzo Castiglioni, il primo edificio liberty a Milano a opera del Sommaruga. Lì, nella via dove si susseguono gli eleganti palazzi settecenteschi, in maniera sfrontata e forse provocatoria si fa spazio questo palazzo dalle dimensioni monumentali, con la sua facciata severa e qualche reminiscenza michelangiolesca, con il bugnato e quella profusione di putti ad alto rilievo. Inconfondibili i suoi oblò a piano terra chiusi da un intreccio di ferro battuto.
A dare il “benvenuto”, ai lati del portale centrale svettavano la Pace e l’Industria, due statue femminili che anziché dare il benvenuto ai visitatori, posavano dando le spalle (e non solo) ai passanti. Il Palazzo venne così battezzato Cà di Ciapp, e per questo il Castiglioni decise di rimuovere le statue.
Essendo sede di Confcommercio, negli orari di ufficio potete entrare e ammirare le cancellate in ferro battuto, un intreccio di fiori e foglie da non perdere.
Casa Berri Meregalli, itinerario della Milano Liberty
Via Cappuccini, 8
Un po’ come il canto del cigno, Casa Berri Meregalli è insieme il culmine e la fine dell’architettura Liberty a Milano. Basta un colpo d’occhio per notare come le atmosfere siano completamente diverse da quelle degli altri edifici Liberty. A partire dal colore rosso acceso del laterizio, dal bestiario animale che prende il posto dei motivi floreali e vegetali. Ma ci sono anche gli enormi putti a tutto tondo con quel gusto verista e scapigliato che sono impronta inconfondibile dello stile Liberty. Ma c’è di più: i muri massicci e gli archi ribassati che ricordano l’architettura romana, le bugne ruvide, i mosaici oro che ricordano Ravenna, in un mix di suggestioni che dichiara il ritorno dello storicismo e la fine della breve stagione Liberty a Milano. Lo stesso architetto Arata, a onor del vero, si dichiarò nemico del Liberty!
Affacciatevi al cancello ( e anzi se siete fortunati riuscirete magari ad entrare!), quella che vedete in fondo all’androne è una splendida scultura di Adolfo Wildt, la Vittoria del 1919.
Milano architettura Liberty: il capolavoro di Casa Campanini
Via Bellini, 11
Dimenticate l’imponenza di Palazzo Castiglioni. Qui tutto diventa più morbido, quasi soffice nei cementi modellati e nel ferro battuto, nelle fasce affrescate e nei vetri policromi. La Milano Liberty porta anche il nome di Alfredo Campanini che nel 1906 decide di progettare la sua stessa abitazione dando vita a un vero e proprio capolavoro di architettura Liberty a Milano.
Le due figure femminili all’ingresso sono un chiaro riferimento a Palazzo Castiglioni, ma qui sembrano così vaporose da non fare scandalo. Sono un piccolo gioiello di cemento creato dalle mani di Michele Vedani, che lo modella quasi fosse stucco, una delle eccellenze della tradizione italiana. Trattandosi della sua casa, l’architetto Campanini non tralascia alcun dettaglio, basti guardare gli stucchi e il ferro battuto dell’ingresso e delle scale.
In orario di portineria facilmente avrete la possibilità di entrare. Oltre il magnifico cancello in ferro battuto si apre il cortile con il laghetto e il glicine centenario. Ma non dimenticate di chiedere di poter sbirciare nell’androne della scala, riccamente decorato con stucchi e pitture, e con un’ascensore ancora originale che è una vera chicca.
Buona passeggiata dunque, spero che questo tuffo nella Milano Liberty piaccia a voi quanto a me!
25 Comments
Che bello!
🙂 grazie!
Incredibile quanti edifici così meravigliosi ci siano in stile Liberty a Milano soprattutto se si considera quanto breve è stata la storia di questo stile. Dovrei assolutamente organizzare per una visita di Milano fatta con calma, la conosco davvero poco.Ma ti seguo anche nelle storie di Instagram e mi piace davvero tanto scovare scorci meravigliosi attraverso i tuoi occhi! Davvero un bell’itinerario Chiara!
Grazie cara sono contenta che ti piaccia! Io sono follemente innamorata della mia Milano e della sua architettura, adoro gironzolare e stupirmi di fronte a dettagli di architetture che non avevo visto prima. Però il Liberty… beh, è proprio una meraviglia! Fammi sapere se poi fai questo giro 🙂
Chiara ma sai che l’architettura milanese , così varia, ha lasciato senza parole anche me?. Negli ultimi 4 anni Milano è diventata una delle mie mete “preferite e forzate” per via dei figli e non mi faccio mai mancare lunghe passeggiate. Solo così si riesce a cogliere questa differenza di stile e anche i particolari. Grazie per queste informazioni, terrò sicuramente presente il tuo itinerario.
Ciao Maria, sono proprio felice del tuo commento! Milano è stata bistrattata per anni, la città della nebbia e del lavoro 😉 certo io sono di parte ma Milano è davvero una bella città, e io sono felice e orgogliosa che il mondo se ne stia accorgendo! 🙂
Che bellezza Milano e la sua architettura Liberty! Prima o poi coglierò l’occasione per tornarci.
Grazie Denise! è uno dei miei itinerari preferiti 🙂
Chiara questo itinerario è proprio da imparare a memoria.
Tutte le volte che vengo a Milano (molto poco ultimamente) mi dico sempre che dovrei impegnarmi a conoscere di più quella città. Magari ti chiederò di farmi da guida prima o poi, così passiamo anche un po’ di tempo assieme!
Giovy mi farebbe un sacco piacere fare un giro insieme! Tu fai un fischio che io mi organizzo 🙂
Adoro gli itinerari a tema e da appassionata d’arte mi piacerebbe percorrerlo 🙂
Me lo segno per la prossima fuga in quel di Milano 🙂
Allora stay tuned perché ne arriveranno altri! 🙂
Stupendo questo giro! Caspita, non mi sono mai soffermata sulla parte Liberty della città. Mi farai da guida quando tornerò a Milano?
Con vero piacere! Ho fatto la guida turistica per sette anni a Milano 😉
Ciao Chiara, sono una milanese che conosce pochissimo la sua città. Ho letto i commenti al tuo tour e mi chiedo se fosse possibile x te organizzare una giro tra la Milano liberty x due persone giovedi 7 giugno pomeriggio . Mi faresti sapere cortesemente?
Grazie
Giusi
Ciao Giusi!
Non organizzo tour di professione, ma certamente sarebbe un’idea molto carina, non per il 7 però, dobbiamo riparlarne per luglio. Se vuoi scrivimi una mail 🙂
Un itinerario alternativo attraverso luoghi splendidi di Milano.
Perché Milano non è solamente il Duomo ma c’è davvero molto da vedere ed apprezzare. ❤️
Ma che meraviglia! Adoro il Liberty! Anche a Firenze c’è la possibilità di costruire un itinerario del Liberty: in alcune architetture che mostri riconosco alcuni caratteri tipici di edifici fiorentini. Grazie!
Ciao Marina! Ecco vedi, non sapevo che il Liberty fosse riuscito a fare breccia anche nel capoluogo toscano! La prossima volta che mi capita di passare da Firenze ti chiedo qualche dritta! 🙂
[…] Torlonia, mentre a Milano esistono veri e propri itinerari di grande fascino – vi suggerisco questo bel post se anche voi volete fare una passeggiata alla scoperta degli angolini “fioriti” del […]
Grazie mille 🙂
Ciao Chiara, sono stata solo una volta sola in vita mia a Milano. È stata una meravigliosa sorpresa, non me la aspettavo cosí bella. Non avevo peró notato questi palazzi cosí particolari. Seguiró questa tua guida la prossima volta che ci andró. E complimenti per le foto, veramente splendide 🙂
Grazie per i complimenti Serena!
Milano ha sofferto per tanto tempo del primato di tante altre città in Italia… Roma, Firenze, Venezia… ora per fortuna si sta iniziando a capire che non è necessario paragonarla ad altre, e che solo così si può apprezzarne la bellezza! Io, lo so, sono un po’ di parte 😉
Antonio
Ho speso quasi 6 mesi per documentarmi e poi per scovare il meglio del liberty milanese.
Armato di camera sono andato per i quartieri milanesi alla ricerca delle facciate “floreali” malinconia del tempo che fù.
Un periodo che non può lasciare indifferente anche i più disinteressati.
.
Il risultato è un DVD di 2 ore con tanto di sottofondo musicale e tanto di didascalie(riassunto di un file di ben 40 pagine) diviso per zone e quartieri.
A chi ne ho fatto dono ho ripetuto che dopo la 1° mezzora il sonno prende il sopravvento,ma per me oltre il sonno e oltre la monotonia delle immagini c’è tutto il fascino dell’art noveau.
Ciao Antonio, il Liberty a Milano è una bellissima storia da raccontare, hai fatto bene a farne un video 🙂