Viaggiare con gemelli, 7 consigli per sopravvivere – Post scritto da Francesca Guatteri di Vivere per Raccontarla – I gemelli non sono certo una passeggiata. E a chi vi vorrà convincere sul fatto che due bambini piccoli, con poca differenza di età tra loro, siano esattamente la stessa cosa, non date ascolto, sicuramente non sanno quello che dicono e non immaginano cosa sia gestire due bambini della stessa identica età, con le stesse identiche esigenze, e con solo due braccia e due mani a disposizione.
Ecco perché anche viaggiare con gemelli è doppiamente difficile, ma io non ho voluto rinunciarci. Sarà che quella del viaggio è la mia dimensione perfetta, sarà che a tre giorni di vita ho preso il primo aereo, ma non avrei mai potuto smettere di viaggiare. Nemmeno arrivate loro. Da subito mio marito ed io abbiamo scelto di fare un po’ di fatica in più, sia per continuare a conoscere il mondo, sia per trasmettere loro una visione della vita che, secondo noi, solo il viaggio può donare.
Qualche consiglio utile se si decide di viaggiare con gemelli.
No a orari e abitudini troppo rigide
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Sin da piccole, forse a discapito di un po’ di normalità, abbiamo scelto di non dare troppe “regole” in termini di orari (pasti e nanna). Questo ci ha aiutati moltissimo a fare lunghi viaggi in aereo e in auto senza soste obbligate a orari prestabiliti. Quando li svezzate non lasciatevi spaventare dalla necessità di trovarvi in un ristorante o un bar all’orario dei pasti. Il trucco è preparare le pappe necessarie all’interno di contenitori ermetici e portarseli in giro. Non so quanti barattoli ho scaldato in auto mettendoli sopra il bocchettone dell’aria calda, mentre mio marito guidava e io facevo le contorsioni per imboccarle dal sedile anteriore.
Insegnare ai bambini a camminare presto e spesso
Perché se è vero che oggi esistono dei passeggini straordinari, ad esempio su Passeggini.net, di quelli che si piegano in 4 e si possono portare in aereo come bagaglio a mano, quando sono nate Giulia e Vittoria (quasi sei anni fa) i passeggini andavano lasciati al gate e girare sempre con due passeggini al seguito era per noi davvero complicato. In auto poi difficilmente entravano nel portabagagli. Una volta grandi, il fatto di averli abituati a camminare molto, vi tornerà utilissimo, ogni qual volta vorrete girare in lungo e in largo una città, senza precludervi la possibilità di visitare anche mostre e musei (non è vero che sono piccoli e non capiscono, le nostre pretendono da sempre la loro audio guida nei musei!).
Non farsi spaventare da destinazioni lontane
Non fate l’errore di credere che una spiaggia ligure sia necessariamente più facile da gestire rispetto a un viaggio all’estero. Non esistono bambini poco adattabili, esistono solo genitori spaventati dalla fatica. Spesso un bungalow in riva al mare, su una spiaggia di sabbia, risulta meno faticoso del viaggio in auto quotidiano tra i tornanti dell’Aurelia e di una spiaggia di sassi.
Viaggiare con gemelli in aereo
Non lasciatevi intimorire dai viaggi aerei. I bambini sono fogli bianchi. Imparano quello che insegneremo loro. Trasformate il volo in un’esperienza divertente ed emozionante e scegliete compagnie aeree che prestano particolare attenzione ai bambini (per mia esperienza personale Emirates vince il primo premio con la kid box personalizzata e la polaroid scattata dalla hostess appena saliti a bordo). In aereo decollo e atterraggio potrebbero rivelarsi dolorosi per le loro orecchie. Prevedete di avere un biberon o una bottiglia di acqua e fateli bere in quei momenti. Munitevi di salviette umidificate e traversine igieniche usa e getta. Vi serviranno in ogni occasione, per non portarvi dietro ingombranti fasciatoi che oltretutto andrebbero anche frequentemente lavati.
Viaggiare con gemelli, come scegliere il passeggino
Se sceglierete un passeggino gemellare a trenino, come ad esempio un modello della Cibex (uno davanti e uno dietro, per capirci), tenete in considerazione di stipulare un’assicurazione per il primo bambino, perché ogni volta che attraverserete una strada sarà in serio pericolo. Ovviamente scherzo ma noi abbiamo comprato e rivenduto il nostro gemellare in fila nel giro di pochi giorni, preferendone uno affiancato. Se si viaggia sole, invece, la cosa migliore è quella di prevedere, quando hanno 5/6 mesi, di portarne uno in un passeggino singolo e uno nel marsupio.
Viaggiare con gemelli in auto
Se intendete viaggiare in auto con gemelli, prevedete di comprare o noleggiare una macchina molto spaziosa. Sembra una cosa da poco ma i seggioloni da auto a norma sono molto ingombranti e non tutte le auto hanno lo spazio necessario sul sedile posteriore per attaccarne due grandi. Non sottovalutate mai il bagagliaio e procuratevi, magari in prestito, quella cosa orribile che qualcuno definisce “porta suocera” (il cassone da viaggio da mettere sul tetto).
Trucchetti per sopravvivere: se in aereo sui voli lunghi avrete quasi sempre monitor e programmazione audio/video anche per loro, in auto dovrete organizzarvi. Preparate delle playlist con le canzoni che preferite (nel nostro caso Endrigo e Giocastrocche in pole position) e caricate in auto o su un lettore mp3 i loro cd preferiti. Scaricate qualche film e comprate su Amazon il gancio apposito da attaccare al vostro poggiatesta, per permettere loro di vedere qualche cartone in auto. E se parcheggiarli davanti a Youtube o alla tv non fa per voi scaricate sul telefonino qualche app intelligente (Pepy Doctor la nostra preferita) per tenerli occupati, mentre imparano e si divertono. Se decidete di viaggiare con gemelli in auto non dimenticate mai di tenere nel bagaglio a mano e nel bagagliaio della macchina una scatola di lego, un astuccio con qualche pennarello e un blocco. Nel caso dei gemelli uno a testa.
Viaggiare con gemelli, prenotare una stanza in albergo
Finché le loro dimensioni lo permettono (ma i gemelli, soprattutto omozigoti, restano piccoli più a lungo), quando, prenotando un albergo, vi sentirete dire che non ci sono stanze quadruple, non spaventatevi! Quasi sempre una tripla basta e avanza e finirete con il farli dormire piedi/piedi nello stesso letto singolo, oppure con il metterne uno nel letto matrimoniale in mezzo a voi e l’altro nel letto singolo.
6 Comments
“Non esistono bambini poco adattabili, esistono solo genitori spaventati dalla fatica” ecco non potevi dirlo in modo più chiaro. Sono assolutamente d’accordo e ne ho riscontro quotidianamente quando mi confronto con altri genitori… per tanti l’idea di vacanza con bambini, nelle mie zone, è la Riviera Romagnola. Punto. Io sono dell’idea che come li si dà da mangiare e bere bisogna darli anche l’opportunità del viaggio, della scoperta, di vedere cose e posti nuovi e stimolanti.
Io da non mamma non dico nulla ma… la penso proprio così!
mi trovi pienamente d’accordo su molti punti! Sono neomamma di una bimba di 6 mesi. Ormai neo posso anche toglierlo. Mi sento costantemente dire “fa freddo non uscire” e coprila e svestila. Ma io dico, ma se vivesse al polo nord o in montagna? che faccio non esco? Se abitassi all’equatore non esco? Insomma piccoli esempi per dirti che la penso come te! I bambini vanno aituati a delle cose e se farli camminare fa bene, aiuta i genitori ed anche loro! fa bene portarli ai musei come al mare in America. Eh suvvia che son stra viziati questi ai giorni nostri! Bello bello bello…insomma bello quest’articolo!
Non ho figli quindi “alzo le mani”, ma viste dall’esterno le mamme italiane spesso sono “mission impossible”. Sembra che coi i bambini non si possa fare nulla :-/
Tutto molto bello e in linea di principio sono d’accordo. Ma quando sono arrivata al consiglio di viaggiare con Emirates mi sono ricordata che è sempre tutto più facile con un budget alto. I miei gemelli hanno tre mesi, viaggiano volentieri in macchina e prenderanno tra poco il loro primo traghetto, poi chissà… spero che gli piaccia RyanAir
Ciao Silvia, hai ragione, sicuramente le comodità rendono molte cose più facili! ti auguro comunque dei bellissimi viaggi!