Vigna di Leonardo e Casa Atellani, visita ai tesori nascosti di Milano – Ci sono tesori che attendono solo di essere scoperti, ovunque nel mondo. Sta a noi scoprirli, basta solo essere un pochino più curiosi e andare oltre alle “dieci cose da vedere a Milano, A Roma, a New York”… Quei luoghi per così dire “secondari” che forse proprio per questo sono ancora più preziosi!
Tra questi tesori a Milano vi consiglio la visita alla vigna di Leonardo, che ho rivisto recentemente con calma grazie a una visita con Musement .
Non era quindi la prima volta che scoprivo questo angolino meraviglioso a Milano, ma la prima volta era stata in occasione di un evento in concomitanza con Expo 2015 ( il periodo in cui ha effettivamente aperto al pubblico la vigna di Leonardo) in presenza di molte persone e senza la possibilità di avvicinarmi davvero alla sua storia.
Come visitare la vigna di Leonardo a Milano
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Come acquistare i biglietti per la vigna di Leonardo? Io ho effettuato la visita alla vigna di Leonardo a Milano con i servizi offerti da Musement che prevedono la visita alla vigna e a Casa Atellani compresa l’opzione biglietto saltafila.
La visita avviene accompagnati da una guida autorizzata, opzione che vi consiglio caldamente per apprezzare al meglio questo luogo e la sua storia.
Se volete un pacchetto ancora più ricco allora potete includere anche la visita al Cenacolo Vinciano che è proprio di fronte, all’interno del refettorio di Santa Maria delle Grazie.
Vigna di Leonardo e Casa Atellani: la visita
La visita alla vigna di Leonardo comincia dal cortiletto di Casa Atellani. L’abitazione porta il nome della famiglia di cortigiani a cui Ludovico il Moro la donò nel 1490. Oggi la casa è un interessante mix tra l’impronta rinascimentale e quella Novecentesca data dall’architetto Portaluppi che nel 1922 venne incaricato dai nuovi proprietari, la famiglia Conti, di restaurarla.
Prima di accedere alle stanze di Casa Atellani, la guida vi porterà a scoprire alcuni curiosi dettagli pittorici nel cortile. È del 1533 l’affresco di ignoto con gli angioletti, una cicogna e una Madonna con bambino. Tutti sono beneaugurali per il matrimonio tra Francesco II e Cristina di Danimarca
Casa Atellani, la visita
La visita a casa Atellani è limitata ad alcune stanze al piano terra dato che lo stabile è tuttora proprietà della famiglia Conti e in parte abitato.
La prima stanza è dedicata allo zodiaco, con affreschi risalenti al 1530, ma la planimetria fu modificata dal Portaluppi che la ampliò: potete scoprire la dimensione originaria guardando a terra. Dove ora vedete la banda gialla di mosaico a terra, originariamente finiva la stanza. Storico, falso storico e moderno convivono insieme in un mix davvero interessante!
Procedendo nella stanza successiva, guardando in alto non potrete non rimanere colpiti dal soffitto a volte affrescato, ma le lunette originali del Luini sono ora conservate al Castello Sforzesco di Milano. I pavimenti sono una bellissima realizzazione del Novecento (io me li sarei portati a casa tanto volentieri!).
La Sala dello Scalone prende il nome dallo scalone novecentesco realizzato dal Portaluppi. Quelli che vedete sono gli stemmi delle famiglie nobiliari che si sono succedute nel tempo fino alla famiglia Conti, attuale proprietaria.
In ultimo sbirciate lo splendido studio di Ettore Conti, dove magari spunterà anche un gatto su qualcuno dei sofa J
Visita alla Vigna di Leonardo e al Giardino delle Delizie
Ma che cos’è dunque questa vigna di Leonardo? Esattamente quello che dice il nome: era il 1499 quando Ludovico il Moro, Signore di Milano, decise di dare in dono a Leonardo un vigneto per ringraziarlo del lavoro fatto all’interno del refettorio di Santa Maria delle Grazie. L’Ultima Cena, sebbene le fragilità tecniche, era infatti piaciuta moltissimo allo Sforza, che aveva quindi pensato di rendere omaggio all’artista con qualcosa di davvero speciale (oltre al corrispettivo richiesto da Leonardo in denaro, ovviamente!).
Quella che vediamo oggi dopo essere entrati a Palazzo Atellani e dopo aver attraversato il giardino delle delizie, è solo una piccola parte di quella vigna, che nel 1943 andò distrutta da un incendio. Nel 1920, però, l’architetto Luca Beltrami ne aveva fatto una foto, che venne in seguito studiata e grazie alla quale si scavò per ritrovare i resti organici del vitigno. Ecco che quelle che vediamo piantate oggi sono viti che provengono proprio da quei resti: si tratta di Malvasia di Candia Aromatica dei colli piacentini.
Come arrivare alla vigna di Leonardo
La Vigna di Leonardo è in corso Magenta 65 a Milano, proprio di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Se vi state muovendo in metro, la fermata più vicina è Conciliazione, sulla linea rossa, e in meno di 5 minuti sarete arrivati.
Se però vi trovate già in centro, magari in zona Duomo, e non avete fretta, io vi consiglio di fare una bella passeggiata, è solo 1 chilometro e mezzo di strada! E a proposito di Duomo e di belle giornate: tra le cose da fare in città segnatevi la salita alle terrazze del Duomo!
Voglia di un itinerario insolito a piedi? Leggete il mio post sull’itinerario Liberty a Milano!
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