Dormire in una masseria in Salento, un’esperienza da non perdere – Se state organizzando una vacanza in Salento non potete perdere l’occasione di dormire in una masseria. Non si tratta semplicemente di scegliere dove dormire in Salento, ma di entrare in contatto con le traduzioni di una terra meravigliosa, ricca di cultura, di storia, di legami con il territorio e con i sapori.
Spesso la vacanza è sinonimo di divertimento o di relax e ci dimentichiamo che possa essere anche un’opportunità di scoperta e conoscenza del territorio e del popolo che ci ospiterà. Andando quindi oltre le cose classiche da fare, ho ripensato alla mia esperienza di dormire in masseria e, leggendo un post del magazine Explore di Expedia dedicato alle cose da fare in Puglia con la bella stagione, ho pensato che se lo avessi scritto io avrei aggiunto appunto “dormire in una masseria”.
Cos’è una masseria
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Se non avete mai dormito in una masseria è possibile che non sappiate come sia strutturata e quali siano le sue radici. Si tratta di un particolare tipo di architettura nata per lo più tra il XV e il XVIII secolo nel sud Italia e soprattutto in Puglia. Potremmo definirla un’azienda agricola abitata sia dai proprietari terrieri che dai contadini, e che comprendeva tutti gli spazi dedicati al lavoro: stalle, depositi e locali per la lavorazione dei prodotti.
Il nome “masseria” deriva proprio dal “massaro”, ovvero il responsabile del fondo agricolo, che alloggiava sempre al primo piano, mentre gli alloggi dei lavoranti e gli spazi di lavoro si dislocavano al piano terra.
Ad oggi molte di questa masserie si possono visitare, e a questo proposito è nato il Consorzio le Cento Masserie di Crispiano che ha ideato numerosi percorsi tematici. Tra questi, il Percorso delle Cento Masserie, che racconta l’evoluzione della civiltà contadina pugliese nel corso del tempo. Sul percorso tra le più belle da visitare c’è la Masseria Monti del Duca del 1400, che ancora conserva la cappella affrescata, l’antica torre medievale, il caseificio, l’oleificio e gli allevamenti. Perfetta per immergersi completamente nelle atmosfere delle antiche masserie e per capire come fosse strutturata la vita quotidiana, legata al lavoro in campagna.
Le masserie oggi
Negli ultimi anni queste strutture sono state riqualificate e adibite ad alloggi, dai bed and breakfast a vere e proprie soluzioni di lusso, sempre mantenendo la struttura originaria.
Per questo è ancora possibile notare come tutte le masserie erano protette da un recinto (spesso un vero e proprio muro fortificato) e un ampio cortile centrale (tipo aia) sul quale si affacciavano gli edifici abitativi e quelli destinati al lavoro.
L’atmosfera che si respira oggi in questi luoghi è davvero unica, per questo vi consiglio nel vostro viaggio in Puglia di dormire in masseria almeno una notte! Molti di questi alloggi hanno a disposizione anche il ristorante, dove spesso sono proposti prodotti coltivati proprio in loco.
Se stai leggendo questo post, forse ti può interessare il mio itinerario nel Salento on the road.
Masseria Le Carrube a Ostuni
Durante il mio on the road nel Salento ho deciso di dormire in masseria una notte perché volevo provare questa esperienza che non avevo mai provato prima. Ho alloggiato alla Masseria Le Carrube a 6 chilometri dal centro di Ostuni e sono rimasta completamente incantata dalla bellezza del posto. Il bianco accecante della calce è lo stesso che ricopre la cittadina di Ostuni, chiamata proprio “la città bianca”. Quel recinto e quel lungo viale per accedere alla masseria sono il passaggio per catapultarvi in una dimensione di pace e tranquillità assolute. E di colori. Riguardando le foto, se non fosse perché le ho scattate io, penserei che siano stati saturati, e invece sono proprio così. L’azzurro intenso del cielo, il bianco accecante dell’architettura, il verde dei cactus e della vegetazione, il giallo, il rosso e il fucsia dei fiori…
Immergersi in queste campagne e staccare completamente dall’esterno è davvero facile. Le 14 stanze della Masseria Le Carrube sono confortevoli ma semplici, nel rispetto dell’integrità della struttura e delle sue origini. Là dove un tempo c’era l’ovile, oggi ci sono due bellissime piscine, mentre nell’orto biologico si coltivano quei prodotti che poi arrivano in tavola al Ristorante Masseria Le Carrube. Lo chef pugliese Massimo Santoro mette a punto un menu vegetariano che cambia settimanalmente in base alla disponibilità dei prodotti, che qui sono davvero a chilometro zero!
Ogni piatto che ho provato a cena è stato semplicemente straordinario, il connubio perfetto tra l’eccellenza degli ingredienti, il legame con le tradizioni e il desiderio di creare un menu che sia insieme accogliente e creativo.
Dormire in una masseria nel Salento è un’esperienza che davvero vi consiglio di fare. E l’amore della famiglia Melpignano per questa terra è la sicurezza di passare un soggiorno da favola.
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