Visitare il Festival della Fotografia Etica è sempre stato un mio “sogno”. E certo mi viene un po’ da sorridere se penso che la città che lo ospita, Lodi, è a 40 minuti di auto da casa mia.
Insomma visitare il Festival della Fotografia Etica era un sogno molto facilmente realizzabile! Ma sappiamo che spesso quello che è più vicino a casa nostra è quello che posticipiamo con più facilità!
Cos’è il Festival della Fotografia Etica
Quest'articolo parla di:
Il Festival della Fotografia Etica nasce nel 2010 dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine con un intento ben preciso. Quello di dare spazio al fotogiornalismo, portando l’attenzione su tematiche etiche di carattere collettivo. Le storie del mondo, dell’attualità, della geopolitica. Ma anche le storie di singoli esseri umani che portano un valore per tutti.
Si tratta di un festival diffuso, che si estende per tutta la città di Lodi, nei principali palazzi pubblici, nei cortili e nei parchi. Un modo bellissimo per avvicinarsi alle persone e cercare un dialogo diretto, ma anche per entrare in contatto con la città e con la sua storia.
La mia esperienza al Festival della Fotografia Etica 2020
La mia prima volta al Festival della Fotografia Etica è stato proprio nel 2020, un anno che tutti ricorderemo. Gli stessi organizzatori si sono chiesti se fosse il caso, in questo anno così complesso, di affrontare le “difficoltà” dell’organizzare una manifestazione collettiva. La risposta, per fortuna, è stata sì!
È proprio questo anno che abbiamo ancora più bisogno di momenti come questo, di riflessione ma anche di speranza, dove la collettività ha ancora un valore.
Per me, è stata una magnifica esperienza.
Sono in tutto dieci gli spazi nei quali è allestito il Festival della Fotografia Etica, tra palazzi, banche, parchi, musei. Una formula che permette anche a chi come me non conosce Lodi, di percorrerla e farne un primo assaggio!
Una volta ritirati i biglietti viene rilasciata una mappa cartacea per orientarsi tra una sede e l’altra, ma vi lascio anche una mappa interattiva per darvi un’idea delle distanze. Lodi è una città di piccole dimensioni per cui andare da una sede all’altra sarà solo un piacere!
Io vi consiglio di prendervi una giornata per godervi il Festival della Fotografia Etica come si deve e visitare tutte le esposizioni. Ciascuna ha storie diverse da raccontare. Alcune emozionano, altre informano, altre ancora danno nuovi spunti di riflessione.
Di seguito vi segnalo alcune delle storie che ho preferito.
Parco Isola Carolina: “Spazio Madre Terra”
L’accesso a questa esposizione è libero, si trova appunto nel Parco Isola Carolina (all’aperto) e non avete bisogno del biglietto.
I racconti qui sono dedicati alla Terra, alle sue fragilità e alle storie degli uomini che si intrecciano a quelle della natura.
Come la storia delle sorelle Kara e Fara Blacksmith in Canada che hanno perso il padre mentre guidava un quad. L’incidente è stato causato dalle variazioni nei livelli dell’acqua che a loro volta causano instabilità nei ghiacci e rendono gli spostamenti pericolosi nella stagione invernale. Il racconto è racchiuso nell’abbraccio delle due sorelle mentre visitano la tomba del padre.
Vi strapperà invece un sorriso la storia del fenicottero Bob! Finito contro alla finestra di un hotel, è stato soccorso e operato, ma non sarebbe più riuscito a vivere in autonomia. Così è stato “adottato” ed è diventato una vera e propria mascotte della comunità!
Ex Chiesa dell’Angelo: Storie di coraggio
All’interno di una piccola chiesa sconsacrata, la storia incredibile e toccante di Katie Stubblefield che a 18 anni ha tentato il suicidio sparandosi un colpo al viso. Un cartello all’ingresso vi avvisa che le immagini e i racconti potranno turbarvi, e posso confermarvi che così sarà. Ma il racconto fotografico della fotografa Maggie Steber è così delicato e incisivo che vale la pena trovarsi ad avere a che fare con le proprie emozioni.
La Steber ha seguito la ragazza e la sua famiglia per due anni e mezzo, nelle tante operazioni che la giovane ha subìto fino al trapianto di volto, e lo ha raccontato attraverso le sue fotografie. Non perdetevi questa mostra, davvero.
Palazzo della Provincia: “Sguardo sul nuovo mondo”
Nei cortili del Palazzo della Provincia sono raccontati i fatti recenti di attualità. L’estate nera in Australia con i terribili incendi che l’hanno devastata, gli scontri a Hong Kong e, naturalmente, la pandemia che ha sconvolto il nostro quotidiano. Sono immagini che danno veramente il senso e la misura di quanto stiamo vivendo un pezzo di storia decisivo, che finirà sui libri come un accadimento che ha sconvolto il pianeta.
Palazzo Barni: World Report Award
L’aspetto che più ho amato del Festival della Fotografia Etica è la capacità di portare in luce con la stessa intensità le storie collettive e quella individuali. Perché in quelle collettive sono contenute quelle personali, e in quelle individuali sono rappresentate quelle dell’umanità.
Qui a Palazzo Barni ho amato in particolare le storie dedicate alla vitiligine raccontate da Rosa Mariniello. Una malattia della pelle che può cambiare in maniera importante il volto e l’impatto estetico delle persone che la contraggono. E di conseguenza il loro stato emotivo e le relazioni.
Nella sezione Student Award una selezione di fotografie molto toccanti sulla pandemia in Germania, dalle coppie che si salutano al confine con la Svizzera alle centinaia di letti pronti per l’emergenza.
Ma le mie preferite forse sono state le foto in bianco e nero di Dario De Dominicis. L’artista racconta la particolare situazione socio economica della Baia di Guanhabara, ovvero il porto naturale di Rio de Janeiro. Qui lo sviluppo industriale sta strappando lo spazio alla pesca stravolgendo il contesto socio culturale di cui era il perno.
Orari e biglietti Festival della Fotografia Etica 2020
Non abbiate paura: gli ingressi sono contingentati e c’è grandissima attenzione al rispetto delle regole. Per questo stesso motivo, è necessario acquistare i biglietti on line, che valgono un solo giorno. Questo per assicurare a tutti la possibilità di godere al meglio delle mostre.
Molte sono le mostre all’aperto, tra parchi e cortili.
Alcune delle mostre, inoltre, sono a ingresso gratuito e non necessitano di biglietti.
Biglietti
Il biglietto intero valido per una giornata costa 19€. Ci sono comunque molte convenzioni che danno diritto a sconti, come i soci Coop, i soci Libraccio e i soci Tau Visual.
Mostre a ingresso gratuito
Se pensate di non avere tempo a sufficienza per il Festival della Fotografia Etica ma vi trovate a passare da Lodi, ecco le mostre gratuite.
A Parco Isola Carolina ci sono i lavori dedicati alla Madre Terra. Il Museo Paolo Gorini è lo spazio “No profit lodigiano”. I Giardini Viale IV Novembre ospitano la sezione “Single Shot Award”.
Orari
Le mostre del Festival della Fotografia Etica sono aperte sino al 25 ottobre compreso, tutti i week end dalle 9.30 alle 20.
Quest’anno le mostre sono aperte anche il giovedì, con visita guidata e percorso prestabilito. Il tour comincia alle 10 con ritrovo in Piazza Broletto e si conclude alle 17. Per Informazioni e iscrizioni scrivete una mail a staff@festivaldellafotografiaetica.it.
Tags: mostre e musei