Davide Besana ha 60 anni, da dieci vive nel Golfo di Lerici, un luogo dove (forse) alla bellezza, giorno dopo giorno, ci si abitua. Non ha sempre vissuto qui, a contatto con il mare, ma la sua storia è indissolubilmente legata all’acqua.
Aveva 5 anni quando è salito per la prima volta su una barca, la barca di una delle sue nonne. Ha fatto un giro del golfo e ne è rimasto così traumatizzato da pensare che lui, su una barca, non ci avrebbe mai messo più piede!
Ma si sa, molte storie d’amore sono cominciate così, e quella di Besana con il mare non è da meno. Vederlo armeggiare con le vele mi ha ricordato una di quelle danze rituali, dove ogni movimento ha una cadenza precisa, un ritmo armonioso e deciso. Per me che non ero mai salita prima su una barca a vela, è stato davvero sorprendente.
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“Sail the children”: dal mare ai porti, un progetto di vela solidale
Il progetto di Besana, illustratore e fumettista oltre che velista, si chiama “Sail the children” perché abbraccia la vela e l’incontro con i bambini attraverso il disegno.
A supportarlo c’è Bicarbonato Solvay, che viene prodotto dalla stessa Solvay a Rosignano, in provincia di Livorno. Non è un caso, perché il bicarbonato, prodotto che si presta a mille usi quotidiani, è un alleato prezioso anche in barca.
Ed è proprio da Rosignano che è partito il progetto di Besana, che ha fatto tappa nella sede storica di Solvay per tenere un workshop di fumetti e illustrazione ai figli dei collaboratori Solvay.
“Sono molto felice che Bicarbonato Solvay abbia voluto sostenere il mio progetto, arrivato quest’anno alla seconda edizione. Ho la possibilità di conoscere da vicino la produzione del bicarbonato, un prodotto dai mille usi che, oltre a non mancare mai nella mia cucina, è utilissimo anche in barca” – commenta Davide Besana – “Il workshop per i ragazzi è un’ottima occasione per insegnare loro l’arte del disegno e del fumetto, una forma di comunicazione efficace, inclusiva, transnazionale.”
Perché le barche hanno una forma così affusolata? E i pesci? Se i pesci avessero la forma di un fungo porcino, riuscirebbero a nuotare con altrettanta facilità? Imparare a disegnare, ha spiegato Besana ai bambini, significa imparare come sono fatte le cose, stimolare la curiosità e l’osservazione. Perché se non si capisce come è fatta una cosa, non la si può disegnare.
E capire come sono fatte le cose ci dà più sicurezza e più libertà nell’esplorare il mondo. Un po’ come succede a chi va per mare!
Nei suoi 5 mesi di navigazione nel Tirreno, Besana si fermerà in diversi porti e incontrerà tanti bambini e ragazzi che avranno l’opportunità di muovere i primi passi nel mondo dei fumetti, trattando temi come la valorizzazione delle competenze espressive di base.
Rosignano Solvay, visita alla “città giardino”
In occasione dell’incontro con Besana, ho avuto l’opportunità di fare anche visita a Rosignano Solvay, frazione di Rosignano Marittima nata proprio intorno alla sede italiana dell’azienda belga che ha scelto questo territorio nel 1910.
Lo schema è quello simile ai “villaggi operai”, che prevedevano lo sviluppo delle abitazioni per i dipendenti dell’azienda a breve distanza dalla fabbrica, e di tutti i servizi utili alla vita delle famiglie. Oltre alle case, quindi, anche le scuole, la biblioteca, il teatro, il centro ricreativo e il circolo sportivo. E tanto, tanto verde che gli è valso il soprannome di “città giardino”.
Attività svolta in collaborazione con www.bicarbonato.it