Cosa fare con le piante quando si va in vacanza, consigli salva balcone dagli esperti.
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Cosa fare con le piante quando si va in vacanza? Certo, per me ci vorrebbe la lezione precedente “cosa fare con le piante perché non diventino fossili?”. A questa domanda purtroppo si rifiutano di rispondere anche gli esperti (mia madre ad esempio di anno in anno mi dà consigli che mettono in evidenza la mia incompetenza. Tipo “dai, magari l’anno prossimo metti dei sempreverdi).
Dunque diciamo che quando ho deciso di chiedere aiuto al team di Conversazioni tra Orto e Giardino, veri esperti del pollice verde, ho pensato ai viaggiatori, ben sapendo che per me ci vorrebbero dei miracoli.
Ringraziando gli amici “gardeners” (si dice?) vi lascio ai consigli su cosa fare con le piante quando si va in vacanza.
Estate, tempo di vacanze. Se dopo aver scelto la meta delle vostre vacanze, leggendo tra i post di Chiara, e se nella vostra check-list le valigie sono fatte, il gas è chiuso, il gatto è dalla vicina, allora non manca proprio niente…No, fermi tutti: i fiori del terrazzo!
Come ogni anno arriva il momento di lasciare il terrazzo amorevolmente curato fino a quel momento e partire. Ma se vi è capitato di rientrare a casa e guardare sconfortati il deserto che si è creato nei vostri vasi dopo qualche settimana di assenza di cure, ecco alcuni semplici consigli low cost e veramente facili da seguire per prendersi cura delle proprie piante mentre ci si gode il caldo del sole sdraiati su un lettino in riva al mare:
- Innanzitutto vi consigliamo di pulire le piante e i vasi da foglie secche, accorciare leggermente i rami, togliere i fiori appassiti e le piante invasive che rubano spazio (e acqua) e spesso sono veicolo di malattie fungine che in breve distruggono i nostri piccoli giardini. Inoltre sarchiate il terreno (con una zappetta) perché si sa che la sarchiatura vale più di una bella innaffiata. Un consiglio utilissimo è di non concimare le piante prima di partire: la concimazione stimola la vegetazione e questo aumenterebbe il consumo d’acqua da parte della pianta.
- Raggruppate più piante possibili in una zona ombreggiata: questo limiterà l’evaporazione dai vasi e renderà più sopportabile la scarsità d’acqua.
- Nei sottovasi mettete uno strato di argilla espansa; questo assorbirà l’acqua e garantirà un buon grado di umidità (questo consiglio è da seguire in particolar modo per le piante d’appartamento, che hanno bisogno di avere una dose costante di umidità).
- Il nostro consiglio in più è di collocare vicino alle piante un bacinella con dell’acqua in modo che evaporando mantenga sempre costante l’umidità. Il segreto è che l’umidità dell’aria rende più sopportabile alla pianta il calore intenso e la scarsità idrica.
Fino a 4 giorni di assenza questi accorgimenti e una innaffiatura abbondante prima della partenza saranno sufficienti.
Se invece state via per una settimana o più, la cosa diventa più seria. Ma non così complicata, tranquilli!
- Il primo consiglio è di predisporre un impianto d’irrigazione fai-da-te con le classiche bottiglie capovolte, o i piccoli tubicini in ceramica in vendita nei garden center, oppure (se si ha più manualità) usate un secchio con degli stoppini di tessuto che arrivano ai vasi e, per capillarità, garantiscono un’irrigazione costante evitando pericolosi ristagni idrici.
- Per i più organizzati segnaliamo i vasi auto innaffianti in vendita in tutti i garden center oppure l’acqua complessata (una specie di acqua gel che garantisce una riserva d’acqua fino a 15/20 giorni).
- Infine, ma non proprio low-cost, c’è l’impianto di irrigazione classico, con i tubi collegati ad un rubinetto e un piccolo computer che lo regola. Molto pratico per chi ha terrazzi con vasi piuttosto grandi, oppure un piccolo orto in giardino. Tutto quello che serve è un attacco idrico (i computerini spesso funzionano a pile). La cosa fantastica è che questo sistema si può allungare a piacimento, riuscendo a bagnare proprio tutti i vasi di casa: spesso noi portiamo nella zona dell’irrigatore tutti i vasi che abbiamo sparsi per casa e sui terrazzi e colleghiamo tutti all’irrigatore per poi partire senza preoccupazioni.
Potete seguire uno o più consigli a seconda delle vostre esigenze, tenendo conto che questi possono servire se vi allontanate fino ad un massimo di 3 settimane; se la vostra assenza è più lunga (beati voi!) l’unica cosa da fare è ricorrere all’aiuto di una vicina o ad un amico e ricambiare poi il favore. In ogni caso buone vacanze a voi (e alle vostre piante)!
conversazionitraortoegiardino.com