Galleria dell’Accademia Firenze, visita al David di Michelangelo – Ho perso il conto delle volte che ho visitato Firenze nella mia vita, eppure solo recentemente ho visitato la Galleria dell’Accademia e il “suo” imponente, incredibile David di Michelangelo.
Certo, alla Galleria dell’Accademia di Firenze non è esposto solo il David di Michelangelo ma è sicuramente il protagonista indiscusso dell’esposizione. Qui si riversano ogni anno un milione e mezzo di visitatori ed è facile pensare che una buona parte arrivi per vedere dal vivo proprio lui, il David di Michelangelo.
Galleria dell’Accademia Firenze biglietti
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Cominciamo con le informazioni pratiche, ovvero i biglietti per la Galleria dell’Accademia di Firenze. Sarò onesta nel dirvi che se non avessi avuto i biglietti saltafila, forse avrei desistito. Certo in una città come Firenze è oramai difficile parlare di “bassa stagione” o di giorni della settimana in cui non ci sia ressa. Ma onestamente non mi aspettavo di vedere la fila fare il giro dell’isolato in un qualunque martedì di febbraio! Ahimè ho poi scoperto che, tra i giorni feriali, il martedì è il peggiore perché la Galleria dell’Accademia di Firenze osserva giorno di chiusura il lunedì.
Ecco che il biglietto saltafila di Musement per me è stato una vera salvezza. Ho letteralmente “saltato” la fila normale e mi sono messa in coda dove c’è il cartello “prenotazioni on line”. Attenzione però: prima di mettervi in coda dovete passare allo sportello a ritirare il biglietto, dall’altro lato della strada rispetto all’ingresso (vi assicuro che è molto più facile da fare che da dire!). Presentate la ricevuta cartacea o semplicemente il voucher sul telefono e vi vengono consegnati i biglietti, a quel punto passate alla fila delle prenotazioni on line.
Vi sconsiglio, invece, di acquistare l’audioguida, che vi darà davvero poco rispetto a quello che potete leggere autonomamente sui pannelli in mostra.
Visita alla Galleria dell’Accademia di Firenze, cosa non perdere
Lo spazio museale è tutto sommato piuttosto contenuto. Un paio d’ore a meno che abbiate interessi molto specifici, vi basteranno.
I prigioni di Michelangelo
Forse non sapete che alla Galleria dell’Accademia di Firenze non è conservato solo il David di Michelangelo ma, dello stesso Maestro, anche i Prigioni. Si tratta delle statue che Michelangelo realizzò per la tomba di Papa Giulio II. La progettazione del monumento funebre (cominciata nel 1505) si prolungò moltissimo negli anni e venne anche sospesa per volontà del papa stesso. Si concluse infatti solo ne 1545, 30 anni dopo la morte del papa, con la sistemazione della tomba nella chiesa di San Pietro in Vincoli. I Prigioni rimasero incompiuti e il nipote di Michelangelo, Leonardo Buonarroti, dopo la morte dello zio le donò a Cosimo I dè Medici e vennero posizionate in una grotta artificiale del Giardino di Boboli. Nel 1909 le statue originali arrivarono alla Galleria dell’Accademia di Firenze e nel Giardino vennero messe delle copie.
Ma chi erano i Prigioni nel progetto di Michelangelo? Si tratta di allegorie dell’anima imprigionata nel corpo (da cui appunto “prigioni”), che dovevano ornare la camera sepolcrale di Papa Giulio II insieme a personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento.
David Michelangelo Firenze
Ed eccolo il protagonista indiscusso della Galleria dell’Accademia di Firenze, collocato alla fine del corridoio nel quale sono esposti i Prigioni.
Vederlo dal vivo, in tutta la sua possenza, è davvero impressionante. Nessun libro e nessuna foto potranno mai rendere giustizia agli oltre 5 metri di marmo che svettano nella tribuna appositamente realizzata.
Il David di Michelangelo si trova in questo museo dal 1873. La sua collocazione originaria era infatti in Piazza Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio, dove ora si trova una copia. In questa scultura la città si riconosceva perché, accerchiata dai nemici, era in grado di sconfiggere gli avversari.
Era il 1501 quando l’Opera del Duomo commissionò l’opera a Michelangelo, che lavorò un blocco di marmo abbandonato nel cantiere della cattedrale di Firenze.
Mai visto nulla di così perfetto, e in effetti lo stesso Giorgio Vasari scriveva non aveva senso dare attenzione a nessuna altra scultura dopo aver visto questa! “Mai più s’è veduto un posamento sì dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi, né mani, né testa che a ogni suo membro di bontà d’artificio di parità, né di disegno s’accordi tanto”.
Un soggetto non certo nuovo quello del David, eppure al di là dell’assoluta perfezione rappresentativa, c’è qualcosa di unico in questa interpretazione di Michelangelo, ovvero la scelta del momento. David infatti non è rappresentato nel momento della lotta, ma appena prima o appena dopo la sconfitta di Golia (su questo gli studiosi sono divisi). La fionda infatti è appena visibile, ma lo sguardo di David è deciso e fiero, come a dire che la sua forza risiede nell’intelletto.
Altre opere in mostra alla Galleria dell’Accademia di Firenze
Siamo d’accordo che quasi tutti vadano alla Galleria dell’Accademia di Firenze per Michelangelo, ma non dimenticate di dare un’occhiata anche al resto.
La Gipsoteca in primis, che espone opere di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti scultori fiorentini a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Splendida è la collezione di pittura antica, in particolare le tavole su fondo oro, molte delle quali di artisti della Scuola di Giotto. Ma anche esempi di pittura tardoantica e rinascimentale, tra cui spiccano opere di Paolo Uccello, Ghirlandaio e Botticelli.
La visita si conclude con il Dipartimento di Strumenti Musicali, dove sono esposti oltre 50 strumenti provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, i Medici e i Lorena, raccolti tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del XIX.
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