Gradella è un piccolo borgo, frazione di Pandino, in provincia di Cremona. Meno di 300 abitanti eppure fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia!
Ma cos’ha di così speciale Gradella per essere inserita in questo prestigioso circuito?
Storia di Gradella
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La storia di Gradella comincia probabilmente già nel 700, ma è dal XII secolo che si hanno sue notizie, da quando cioè Federico Barbarossa la cede a Milano insieme ad altri possedimenti. Trecento anni dopo il territorio è per parte milanese e per parte lodigiano. Gradella Superiore rientra nel ducato milanese e fa parte del territorio di Pandino, che passa nelle mani prima ai Visconti per poi arrivare nel 1522 alla famiglia D’Adda.
Alla fine del XVII secolo nasce il nuovo feudo di Gradella, assegnato al conte Girolamo Maggi.
Il nome Gradella potrebbe significare “possesso della fortificazione”. Gard in germanico significa “fortificato” ed ell significa “possesso”.
Cosa vedere a Gradella
Non chiedetevi cosa vedere a Gradella. Non ci sono grandi monumenti o piazze da cartolina. L’unicità di questo piccolo borgo in provincia di Cremona sta nell’avere mantenuto la sua identità rurale.
Ve ne accorgerete subito, percorrendo il lungo viale alberato che sembra accompagnarvi in un’altra dimensione! Qui sembra davvero che il tempo si sia fermato.
Parcheggiate l’auto e prendetevi un po’ di tempo per passeggiare lungo il viale principale di Gradella. Svoltate a destra e a sinistra, dove siete più incuriositi. Non Abbiate paura di spingervi tra i cortili e le campagne, è lì che si respira l’essenza di questo luogo.
Le architetture di Gradella
Il tratto distintivo di Gradella, quello che davvero ricordo come qualcosa di speciale e che non ho mai visto altrove, sono le case. Di quel giallo tipicamente lombardo, ma profilate da mattoni rossi e con cortili comunicanti.
L’autenticità di queste architetture è fortunatamente salvaguardata: qui non è possibile espansione edilizia ma solo recupero delle architetture già esistenti.
Chiesa parrocchiale di Gradella
La costruzione della nuova chiesa risale al XIX secolo quando il parroco Fontanella e il vescovo Lodi Rota convinsero il conte Berardo Maggi della necessità di costruire una nuova chiesa a Gradella.
Tutta la popolazione fu coinvolta, e chi non poteva contribuire economicamente lo faceva con le proprie forze, trasportando i materiali con cavalli, muli e asini.
Il nuovo edificio fu consacrato il 19 ottobre 1896 da Monsignor Rota.
Dopo la I Guerra Mondiale vennero decorati gli interni con dipinti e stucchi. Nel 1947, invece, iniziò l’opera di rivestimento della zoccolatura della navata con marmo giallo veronese e quello delle lesene con marmo verde serpentino.
Nel 1950, in occasione dell’anno santo, furono costruite 4 nuove cappelle, due su ciascun lato.
Villa Maggi
La costruzione della villa comincia alla fine del ‘700, ma per come la vediamo oggi è frutto di numerose modifiche.
La facciata è stata probabilmente sistemata nell’800. Attualmente è costituita da due ordini e divisa in sei specchi di alte lesene. Nel primo ordine si apre un portico con cinque archi ribassati su pesanti pilastri con capitelli toscani.
Mangiare a Gradella: Osteria degli amici Gradella
Una volta fatta la vostra visita a Gradella di Pandino, il consiglio è certamente quello di fermarvi a pranzo o a cena all’Osteria degli Amici.
L’ambiente è rustico e famigliare, esattamente quello che ci si aspetta da un’osteria all’interno di un borgo! A menu si trovano prevalentemente piatti della tradizione lombarda, ma anche una buona scelta di carni alla griglia.
Se volete qualcosa di davvero tipico ci sono i tortelli cremaschi, una vera specialità perché al loro interno hanno anche gli amaretti!
Se come me siete appassionati di formaggi, a menu trovata anche il Salva Cremasco DOP, un formaggio molle lombardo a pasta cruda. Si trova spesso nelle ricette salate, ma talvolta anche dolci!
Sono stata qui all’Osteria degli Amici di Gradella due volte e l’ho assaggiato in due modi: fritto e con le tighe! Anzi, a dirla tutta in entrambi i casi era servito con le tighe, che sono dei piccoli peperoni verdi messi sotto aceto.
Il Salva Cremasco DOP ha una bellissima storia legata alle tradizioni contadine, e il suo nome deriva proprio dal fatto che veniva prodotto per utilizzare il latte in eccesso, quando ancora non esistevano sistemi per prolungare la conservazione del latte.
Cosa vedere nei dintorni di Gradella
Gradella è davvero un piccolo borgo, pertanto vi consiglio di programmare una visita anche nei dintorni. Percorrere queste strade vi farà apprezzare i paesaggi della Pianura Padana, tra campi, casine e chiesette.
Pandino
Gradella è una frazione di Pandino, ed è proprio a Pandino che potete visitare un castello visconteo di grande importanza. Anzi, a dirla tutta si tratta del castello visconteo meglio conservato in assoluto. Fu Bernabò Visconti a farlo costruire nella seconda metà del XIV secolo. Qui si veniva per le battute di caccia, i ricevimenti, gli appuntamenti mondani.
La struttura è ancora integra e nel cortile interno, sotto ai porticati, si vedono ancora chiaramente gli affreschi decorativi.
Crema
Crema è il maggiore centro della provincia dopo il Capoluogo. La sua storia è antica, risale all’invasione longobarda del VI secolo d.C.
Dedicarle una mezza giornata è davvero molto piacevole. A Crema ci sono moltissimi negozi, caffè e attività storiche, tra cui la Torrefazione Cremasca dove potete bere (e acquistare) un ottimo caffè.
A livello storico – artistico la città vi sorprenderà: è ricca di palazzi e chiese che ne testimoniano la lunga e ricca storia nel corso dei secoli.
2 Comments
Splendido Borgo a mezz’ora da Milano ottima cucina e ospitalità merita una visita per gli amanti dei Borghi Grazie
davvero una piccola chicca! Grazie Claudio