Museo di Storia della Mezzadria Senigallia, visita alle storie di vita quotidiana – Sia che state progettando la vostra prima visita a Senigallia, sia che conosciate già da tempo questa splendida località marchigiana, c’è un indirizzo che vi consiglio di appuntare: il Museo della Storia della Mezzadria.
Perché magari a Senigallia ci andate in inverno (come ho fatto io!) e non è tempo di prendere il sole. Perché anche in estate capita una giornata di maltempo in cui tutti si guardano e si chiedono: e ora che si fa? Perché anche in estate e anche col bel tempo vale la pena lasciare lettino e ombrellone e andare a raccogliere un pezzo di storia. E che storia!
Personalmente questi sono tra i miei musei preferiti. Sono i musei che raccontano la storia dell’uomo, non del Nobel ma della genialità di ogni giorno. Quella di chi lavorava nei campi, quella di chi andava a lavare i panni al lavatoio, quella di chi tesseva per ora e ore con la schiena curva. Quella di chi non aveva la lavatrice per intenderci. E questo, per me, significa già tutto 🙂
Museo di Storia della Mezzadria Senigallia: la sede nel Convento
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Dimenticate il lungomare e dirigetevi verso le colline. Il Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia si trova all’interno del Convento di Santa Maria delle Grazie, architettura della fine del XV secolo che oggi ospita oltre 2000 tra oggetti e immagini che raccontano la storia del lavoro dei mezzadri nelle campagne marchigiane dall’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento. La produzione dell’olio e del vino, la lavorazione del grano, gli strumenti del lavoro e la vita quotidiana del mezzadro sono le tematiche che si intrecciano sui due piani dell’edificio e nella cantina padronale.
Che cos’è la mezzadria?
L’abbiamo studiato tutti a scuola, ma a volte i ricordi si impolverano. La mezzadria prevede la suddivisione (quindi a metà = mezzo) dei prodotti derivanti dal lavoro della terra e dell’allevamento tra una famiglia di contadini e i padroni della casa coloniale in cui essi vivono. Un contratto agricolo in auge fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, vietata poi da una legge nel 1964.
Visita al Museo di Storia della Mezzadria Senigallia
Il piano terra
Un vero e proprio tuffo nella vita quotidiana di… non poi tanto tempo fa! Eppure sembrano passati millenni! Un plastico descrive proprio le forme di una casa colonica, e potrebbe essere proprio quella di cui sono stati ricostruiti gli ambienti. La piccola cucina con il tavolo allestito, i ferri da stiro e i lumi a petrolio.
Il mio preferito è sicuramente il biroccio: un calesse di legno che ricorda in qualche modo il più noto carretto siciliano. Veniva usato per trasportare… qualsiasi cosa, anche le ragazze nel giorno del proprio matrimonio!
Ci sono tutti gli attrezzi che raccontano il percorso del grano, dalla raccolta alla sua trasformazione, e i macchinari per la tessitura, con una bella rappresentanza di biancheria dell’epoca.
Il primo piano
Al primo piano il racconto della vita del mezzadro continua grazie a una ricchissima raccolta di oggetti, da quelli più “tecnici” del lavoro nei campi (avete mai notato come, in un certo senso, questi macchinari nono siano mai cambiati?) a quelli che fanno parte di un’oggettistica che diventa artigianato, come la bella produzione di cesti ad esempio.
E non mancano le curiosità!
Che cos’è lo specchietto per le allodole?
Eccolo qui nella foto! Un modo di dire non è mai astratto, ed ecco che in questo caso il riferimento è proprio a questo oggetto in legno che serviva per, appunto, attirare le allodole con l’inganno nella trappola del cacciatore. Sì, lo so, è una storia tristissima, ma devo dire che aver dato un “volto” a questo strumento mi ha fatto sentire come una bambina che vince un premio al luna park!
Il piano interrato
Il piano interrato del Museo della Mezzadria di Senigallia altro non è che la cantina padronale, dove arrivava l’uva, che veniva posta nei grandi tini, per poi passare ai torchi, alle pigiatrici e infine alle botti.
Museo di Storia della Mezzadria Senigallia: indirizzo, orari e biglietti
Indirizzo
Il Museo della Mezzadria si trova sulla Strada comunale delle Grazie al numero 2 a Senigallia
Biglietti
L’ingresso è gratuito
Orari
Dal 7 settembre al 3 giugno: martedì, mercoledì, sabato e domenica 9-12; giovedì venerdì 9-12 e 15-18
Chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio, aperto il 26 dicembre e 6 gennaio dalle 9.00 alle 12.00
oOrari estivi: lunedì chiuso, dal martedì al giovedì 15.30/19.30 e dal venerdì alla domenica ore 10/12 e nel pomeriggio 15.30/19.30.
Contatti
Contatti: +39.071.7923127 m.storiamezzadria@libero.it
Si ringrazia per la visita al museo l’Ente del Turismo di Senigallia
Per ulteriori approfondimenti, consultate anche il blog Destinazione Marche e il sito della Regione Marche
Tags: mostre e musei
9 Comments
Che bel museo! Ci sono stata lo scorso settembre a Senigallia ma non ho potuto visitare il Museo della Mezzadria. Che peccato 🙁
C’è sempre un buon motivo per tornare 😉
Sii! Voglio assolutamente ritornarci presto! ♡♡
Sai che anche io non conoscevo bene il senso dello “specchietto per le allodole”? I musei di questo tipo racchiudono oggetti sempre particolari e storici. E’ bello capire come venivano effettivamente usati e vedere l’ingegno delle persone nella vita quotidiana. 🙂
Io adoro l’arte, soprattutto quella contemporanea, quindi di norma preferisco quel tipo di musei, ma tutto ciò che riguarda la vita quotidiana mi piace davvero tantissimo!
La prossima volta che mi troverò a Senigallia andò a visitare questo museo! Grazie❤️
Ne vale davvero la pena, ci sono delle vere chicche!
Sono appassionato della vita contadina dei nostri nonni e genitori. Io risiedo nella provincia di Lecco e lo scorso anno, di passaggio da Senigallia, non ho potuto visitare il museo poiché era orario di chiusura; il 10 agosto di quest’anno farò tappa all’osteria Da Adamo per una notte ed andrò sicuramente a vederlo.
Anche io amo molto questi musei perché creano un rapporto umano e quotidiano con la storia! Spero davvero tu riesca a visitarlo, sono sicura ne rimarrai entusiasta!