Parmigiano Reggiano e Grana Padano: 5 cose + 1 che (forse) non sai – Chissà se da qualche parte nel blog vi ho già detto quanto io ami il formaggio. È vero, sono una buongustaia e quasi del tutto onnivora, ma ci sono cose per cui davvero farei follie. Volete sapere quali?
Il vino (soprattutto bianco, soprattutto le bollicine) il cioccolato fondente e il formaggio. Queste, per me, sono in assoluto le cose più golose che esistano!
Ecco perché quando sono stata invitata da Ferrari, storica azienda produttrice di formaggi, ad andare a scoprire i suoi prodotti di eccellenza a Cheese 2017, non mi è servito pensarci.
Innanzitutto per scoprire che Cheese, manifestazione dedicata al formaggio, è una manifestazione davvero interessante, quest’anno dedicata ai formaggi a latte crudo e ai formaggi naturali. Insomma, solo prodotti di grande qualità!
Ospite di Ferrari, ho avuto l’opportunità di vedere da vicino, molto vicino, le splendide forme di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano, due tra i miei formaggi preferiti in assoluto, quelli che non mi stancano mai (e questo è un problema perché devo trovare un buon motivo per fermarmi, e di solito il buon motivo è che lo finisco!).
Ecco alcune cose che ho scoperto di questi formaggi:
1.Il Parmigiano Reggiano per definirsi di montagna deve… beh, ovviamente deve essere prodotto in montagna!
Quest'articolo parla di:
- 1.Il Parmigiano Reggiano per definirsi di montagna deve… beh, ovviamente deve essere prodotto in montagna!
- 2.Esiste un periodo minimo di stagionatura.
- 3.Il latte usato per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano viene trattato in modo diverso.
- 4.Il taglio delle forme viene effettuato secondo passaggi ben precisi.
- 5. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono ottimi accompagnati da una (buona) birra.
- + 1. Sulla pasta non mettete un formaggio qualsiasi.
Ma attenzione ai dettagli. Prodotto in montagna significa che tutto l’iter produttivo deve svolgersi in montagna, fino ai primi 12 mesi di stagionatura (poi la stagionatura può proseguire in un altro luogo). Il Parmigiano reggiano Prodotto di Montagna Ferrari viene prodotto in Val di Taro, in provincia di Parma (se no non è reggiano, eh!). Qui le mucche pascolano felici e possono scegliere tra 2.000 specie di erbe e fiori diversi. Capito perché poi il sapore è tutto un’altra storia?!
2.Esiste un periodo minimo di stagionatura.
il Grana Padano deve stagionare almeno 9 mesi, il Parmigiano Reggiano almeno 12. Cosa succede dopo? Alcune forma continuano il riposo, e gli appassionati di formaggi come la sottoscritta possono testare formaggi più stagionati. Il Grana Padano può continuare la stagionatura da 9 a 16 mesi, fino a 16 mesi o oltre i 20 mesi, come ad esempio il Grana Padano Riserva Ferrari stagionato oltre 20 mesi: è quello con il gusto più pieno. Allo stesso modo, il Parmigiano Reggiano arriva sino a 36 mesi di stagionatura. Se siete indecisi, sappiate che Ferrari ha messo a punto delle valigette per degustazione perfette!
3.Il latte usato per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano viene trattato in modo diverso.
In entrambi i casi si utilizza il latte di due munte, ma mentre per il Grana Padano in entrambi i casi il latte è sottoposto a scrematura mediante affioramento naturale della crema, per il Parmigiano Reggiano la munta del mattino viene usata intera, miscelata a quella della sera. Per questo il Parmigiano Reggiano è più grasso del Grana Padano.
4.Il taglio delle forme viene effettuato secondo passaggi ben precisi.
Vi è mai capitato di vedere l’apertura di una forma? È veramente molto scenografico! Io l’ho visto per la prima volta allo stand di Ferrai a Cheese 2017. In entrambi i casi viene tracciata una linea leggera lungo il diametro della forma con degli appositi coltelli, che vengono alternati fino a quando non si arriva all’apertura della forma. E finalmente: si mangiaaaa!!!!
5. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono ottimi accompagnati da una (buona) birra.
Parola di una wine lover! A Cheese 2017 ho avuto l’opportunità di degustare i due formaggi insieme alla Angelo Pale Ale del Birrificio Angelo Poretti, decisa nel sapore ma davvero equilibrata. Se siete diffidenti, provate la scatola-valigetta degustazione Ferrari che propone Grana Padano e Parmigiano Reggiano con la birra ambrata firmata Angelo Poretti.
+ 1. Sulla pasta non mettete un formaggio qualsiasi.
Sono certa che lo sapete ma meglio ripetersi. Scegliete sempre Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Io, per non sbagliare, dopo aver degustato i formaggi Ferrari, ho fatto anche delle prove allo stand del Pastificio di Martino (lo sapete, no, che l’eccellenza della pasta arriva da Gragnano?).
Post in collaborazione con Ferrari Giovanni S.P.A. www.ferrariformaggi.it