San Pellegrino Terme è principalmente conosciuta per l’acqua frizzante e le bibite della San Pellegrino, le QC Terme, il suo riconoscibile stile Liberty e per il suo lungo fiume sul Brembo.
Ma se fosse anche una meta perfetta per trascorrere una giornata in e-bike, immersi nella Val Brembana tra sport, natura e, perché no, anche del buon cibo?
Prima di iniziare a raccontare il percorso, ci tengo a precisare che se siete alle prime armi e non avete con voi un’e-bike è consigliata la visita con delle guide che sapranno condurvi tra le strade della Val Brembana in base alla vostra esperienza. Potrete noleggiare le bici e prenotare una visita a San Pellegrino con delle guide specializzate contattando l’Infopoint San Pellegrino Terme.
Il percorso che vi racconterò oggi è un percorso turistico per principianti che vi permetterà di raggiungere la Big Bench 128 verso la Croce di Santa Croce, mangiare in un agriturismo con prodotti a km 0 e visitare le Grotte del Sogno.
Difficoltà percorso: in e-bike facile/intermedio
Durata: il percorso è lungo complessivamente 29 km tra discese e salite. Noi abbiamo dedicato circa 5 ore, incluse un’ora per mangiare, mezz’ora per la visita alle Grotte del Sogno e qualche sosta sparsa durante la giornata per ammirare il panorama.
Come arrivare alla panchina gigante di San Pellegrino
Quest'articolo parla di:
Km: 10 circa
Durata: 1 h 15
Come organizzato con l’Infopoint San Pellegrino Terme ho incontrato le guide davanti alla pasticceria il Bigio, uno dei locali storici di San Pellegrino e consigliatissima per provare i dolci tipici locali, tra cui i Bigi.
Una volta sistemate le e-bike con Claudio Locatelli e Gianni Biffi, le mie guide per un giorno, siamo partiti in direzione Big Bench 128. Ci tengo a precisare che se il percorso di 29 km è stato un gioco da ragazzi, è stato soprattutto per merito loro. Hanno saputo dare consigli utilissimi per migliorare la tecnica di pedalata e trasmettere la loro passione per questo meraviglioso sport. Lungo il percorso ho avuto la fortuna di incontrare anche Ivan Gotti, due volte campione del Giro d’Italia e frequentatore della Val Brembana, con cui ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera e ricevere qualche ottimo consiglio.
Ma ora passiamo al percorso!
Come primo step raggiungete il Ponte Umberto I, facilmente riconoscibile perché si trova accanto al Grand Hotel. Dopodiché proseguite dritti fino a quando troverete di fronte un parcheggio per Bus subito dopo l’edificio della Ex Ferrovia, attualmente adibita a bar/ristorante. Superata la Ex Ferrovia, proseguite sulla sinistra e vi ritroverete sulla ciclovia.
In questo punto la strada sarà ancora in piano, proseguite sempre dritto fino a quando vi ritroverete sulla strada provinciale. Arrivate fino alla rotonda e prendete la prima uscita in direzione Santa Croce. Vi troverete precisamente sulla SP 26, da cui inizieranno una serie di tornanti in salita.
Devo ammettere che l’e-bike rende tutto più semplice e divertente in salita, perché per riuscire a fare lo stesso percorso su una Mountain Bike normale occorre essere particolarmente allenati.
La percorrenza con l’e-bike è molto piacevole soprattutto perché le strade qui sono ancora abbastanza larghe e asfaltate.
Dopo circa 5 tornanti non proseguite dritto per Dossena ma continuate sulla destra seguendo sempre le indicazioni per Frazione Santa Croce.
La salita prosegue per ancora 30 minuti e mano a mano che si sale la strada comincerà a restringersi leggermente. Per essere su una strada provinciale il traffico non è particolarmente intenso, ma una maggiore attenzione e qualche accortezza in più non guastano mai.
Superata la frazione Santa Croce troverete un bivio che vi porterà o a Salvarizza o a Spettino. Per arrivare alla Big Bench proseguite seguendo le indicazioni per la frazione Salvarizza. Da qui vi mancheranno solo pochi minuti per raggiungerla.
Ad un certo punto la strada asfaltata viene interrotta da una strada sterrata. Siete quasi arrivati! Qui si è ad un’altitudine di circa 900 m e si è già immersi tra le montagne della Val Brembana, in una tranquillità assoluta.
Ancora 15 minuti in e-bike, tenendovi sempre sulla destra e vi troverete alla Big Bench. La strada qui oltre che essere sterrata, mano a mano inizia a diventare un vero e proprio sentiero di montagna sempre più in salita, con sassi, buche e radici. Consiglio questo percorso solo per le persone che hanno già dimestichezza con l’e-bike. Ecco perché, se si è principianti o amatori, è consigliabile salire con esperti. In alternativa, e se avete delle calzature adeguate, potete proseguire a piedi.
La vista che vi aspetta una volta raggiunta la Big Bench è incredibile, anche con un filo di foschia vedrete dall’alto tutta San Pellegrino e potrete godervi immersi nella natura e nella tranquillità più assoluta la vista sul Monte Corno. Volendo, dalla panchina gigante potrete camminare per altri 5 minuti e arrivare alla croce del Monte Corno per un panorama ancora più ampio.
Dopo una sosta rilassante in cima al monte Corno (1030 m) siamo tornati indietro percorrendo la stessa strada dell’andata per raggiungere la nostra seconda tappa l’Agriturismo La Fruslina.
Tappa 2: Agriturismo La Fruslina
Km: 2,5
Durata: 20 min circa
La Fruslina è una realtà molto giovane che si trova a San Pellegrino, precisamente nella Frazione di Santa Croce. Nel 2016 aprono la loro azienda agricola e nel 2020 danno il via all’Agriturismo La Fruslina, dove gentilezza, passione e ottimi prodotti locali si uniscono in un unico luogo.
È un posto dove mangiare a San Pellegrino Terme prodotti a km 0, in quanto la maggior parte di quello che troverete in tavola, quindi salumi, carne e verdura di stagione sono tutti provenienti dalla loro azienda agricola. Nel menù non mancheranno mai pasta fresca, gnocchi, pane e dolci rigorosamente fatti in casa.
Il restante viene fornito da aziende agricole selezionate e perlopiù collocate in Lombardia che condividono i loro stessi valori: prodotti bio, massima attenzione alla sostenibilità e continua innovazione e ricerca.
Come potrete intuire, il menù è molto vario e cambia di settimana in settimana in base ai prodotti della loro terra. Il menù fisso ha un costo di 30 euro e comprende antipasto, due primi, due secondi, caffè e dolce (bevande escluse), ma se volete rimanere più leggeri, potrete scegliere i piatti che più vi ispirano.
La Fruslina è anche un B&B, che vi dà l’opportunità di passare qualche giorno in montagna immersi nella natura, nella tranquillità e nel buon cibo.
Tappa 3: verso le Grotte del Sogno
Km: 11,2 km
Durata: 50 min.
Dopo aver mangiato abbiamo ripreso il nostro percorso, direzione Grotte del Sogno, frazione La Vetta, la zona d’Élite durante la Belle Époque, in cui potrete trovare ancora delle lussuose ville e palazzi lungo la strada sempre in stile Liberty.
Ripercorrendo la stessa strada dell’andata, in circa 15 minuti vi ritroverete nel centro di San Pellegrino Terme, dopo una piacevole discesa tra i tornanti della strada provinciale.
Una volta arrivati nel centro di San Pellegrino basterà spostarsi verso la Birreria Artigianale Via Priula e imboccare via Monte Zucco. Da qui inizieranno i 5 km da percorrere per arrivare alle Grotte del Sogno. Noi ci abbiamo impiegato circa 30 minuti e il percorso non ha particolari criticità (salita a parte). Per non sbagliare ricordatevi di seguire sempre la strada principale e di svoltare a sinistra solo verso la fine del percorso (dopo circa 25 minuti), quando incontrerete una strada perpendicolare con un piccolo parcheggio. In questo caso non proseguite dritto ma svoltate a sinistra.
Da qui mancheranno solo pochi tornanti, ma iniziate ad aguzzare la vista perché sulla destra dell’ultimo tornante troverete un piccolo cartello e una scalinata in discesa semi nascosta. Percorretela e sarete arrivati all’ingresso delle Grotte del Sogno.
Visita alle Grotte del Sogno
Apertura: solo nel weekend
Prezzo: 4 euro
Prenotazione: obbligatoria
Visita guidata: 30 min
Temperatura: 12°C costante
Scoperte nel 1931 da Ermenegildo Zanchi soprannominato il “Nonno degli abissi” per le sue continue ricerche speleologiche alla scoperta di grotte sotterranee.
Il nome delle grotte fu scelto proprio da Ermenegildo Zanchi, il quale entrando per la prima volta rimase colpito dalle concrezioni dalle forme molteplici che incontrava lungo il percorso (gnomi, elefanti, sirene o animali fantastici), che lo trasportarono in un vero e proprio sogno ad occhi aperti.
Fu talmente entusiasta della sua scoperta che decise di renderle accessibili per permettere la visita ad un pubblico facendole diventare le prime grotte aperte a scopo turistico in Lombardia.
Una volta all’interno, vedrete stalattiti, stalagmiti e drappeggi dalle forme stravaganti. Ma soprattutto vi ritroverete nel punto esatto in cui l’acqua San Pellegrino inizia il suo percorso. Qui, infatti, oltre ad essere un elemento essenziale per permettere alle grotte di rimanere attive e quindi di mutare nei secoli, inizia ad arricchirsi di sali minerali, per poi continuare il suo percorso di circa 30 anni nelle cavità della terra. L’acqua verrà successivamente filtrata e integrata di anidride carbonica prima di arrivare sulle nostre tavole.
Per visitarle è necessaria la prenotazione. A questo proposito vi consiglio di contattare l’Infopoint San Pellegrino o di effettuare la prenotazione tramite OTER.
Le Grotte del Sogno sono raggiungibili anche a piedi tramite un sentiero di 40 minuti, in macchina (10 minuti) o tramite la Funicolare che, riaperta nel 2020, vi porterà in pochi minuti vicinissimo alle grotte, partendo dal centro di San Pellegrino.
Fine percorso: ritorno al centro storico di San Pellegrino
Km: 4,5 km
Durata: 15 min.
Una volta terminata la visita alle Grotte del Sogno siamo ritornati al centro di San Pellegrino Terme, dove, con la consegna delle e-bike noleggiate e il ringraziamento di Claudio Locatelli e Gianni Biffi guide espertissime della zona, si è concluso il nostro percorso.
Ma, se non siete ancora stanchi, potete concludere la vostra giornata passeggiando piacevolmente nel centro di San Pellegrino sul lungo fiume.
Qui potrete trovare un posto dove provare la vera acqua di San Pellegrino gratuitamente e al naturale. Tra viale Cesare Mazzoni e Viale Papa Giovanni XXIII (la via principale lungo il fiume) troverete una fontanella in cui riempire le vostre borracce.
Passeggiando tra le vie non passeranno inosservati il Casinò Municipale (Kursaal) – che attualmente ospita in parte le QC Terme San Pellegrino – il Grand Hotel e infine le ville e i palazzi in pieno stile Liberty, che fanno intendere il periodo di grande splendore di San Pellegrino Terme tra la fine dell ‘800 e l’inizio del ‘900.
Tra le diverse chiese salterà all’occhio anche il Tempio dei Caduti. Costruito tra il 1921 e 1941 ospita attualmente i caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale di San Pellegrino Terme. Oltre che essere stato costruito su pianta ottagonale, l’interno stupisce per la ricchezza di decorazioni realizzate con la tecnica del mosaico e raffiguranti scene bibliche o riguardanti episodi di guerra.
Per chi ha deciso di intraprendere una gita fuori porta, direi che la giornata potrebbe concludersi qui, ma se volete trascorrere ancora un po’ di tempo a San Pellegrino Terme, continuate a leggere per ulteriori consigli!
Cosa fare a San Pellegrino Terme e dintorni
San Pellegrino Terme da vivere in e-bike potrebbe essere la scelta giusta per trascorrere una gita fuoriporta diversa dal solito, ma ci sono altre attività interessanti per cui varrebbe la pena allungare il vostro soggiorno. Ecco qualche consiglio tra cibo, sport e visite culturali:
- Assaggiare i Bigi, i biscotti a mezzaluna tipici di San Pellegrino Terme. Potete provarli nel Bar Bigio, che dagli inizi del ‘900 continua a prepararli seguendo la ricetta originale.
- Visitare il Birrificio Via Priula di San Pellegrino in questo caso vi consiglio di contattare direttamente il Birrificio.
Qui la produzione delle birre ha uno stretto legame con la Val Brembana, in quanto non solo viene utilizzata l’acqua di San Pellegrino Terme per la realizzazione delle birre, ma ogni prodotto selezionato per aromatizzarle appartiene al territorio bergamasco.
- Fare un aperitivo alla birreria La Priula, per provare alla spina o acquistare una delle proposte del Birrificio Via Priula, accompagnata dai prodotti locali.
- Visitare il Grand Hotel disponibile su prenotazione.
- Visita guidata al Casinò disponibile su prenotazione.
- Provare il ristorante La Genzianella a Bracca. Qui troverete porzioni abbondanti e il gusto della cucina tipica della Val Brembana ad un prezzo ragionevole.
- Visitare la frazione di Oneta, con il Museo Casa di Arlecchino.
- Visitare uno dei borghi più belli d’Italia Cornello dei Tasso, con il Museo della Storia Postale e della Famiglia Tasso.
- Trascorrere una giornata alle QC Terme San Pellegrino (Accesso su prenotazione)
- Percorrere la Ciclovia Valle Brembana
- Scoprire gli innumerevoli percorsi trekking che offre la Val Brembana
- Percorrere in Mountain Bike altri sentieri sempre in Val Brembana