Quanto tempo prima prenotare una vacanza? Un anno prima, per avere il tempo a disposizione per pianificare, ricercare e informarsi, oppure last minute per approfittare delle offerte e per non avere lo stress della pianificazione?
Prima di raccontarvi quello che ha rivelato un’interessante ricerca condotta da Club Med e duepuntozero (agenzia di ricerca del gruppo Doxa) vi dico come la penso io.
Nonostante tutti si accaniscano a dirmi “sei sempre in giro” 🙂 , non viaggio così tanto, o quantomeno quanto vorrei. Ne consegue che non appena si delinea la possibilità concreta di fare un viaggio, ciao. Ciao proprio. La programmazione scatta nell’immediato, l’emozione “pre-partenza” scatta anche se manca un anno all’ora X.
Non mi spaventa trovarmi in un posto che non conosco e dover organizzare qualcosa all’ultimo, ma per me la pianificazione di un viaggio è l’inizio del viaggio stesso. Nel momento in cui ci si dice “ok, si parte”, scatta in me qualcosa che non trova paragoni. Avete presente la storia delle farfalle nello stomaco? Ecco, a me succede coi viaggi! È come se mi sentissi più leggera ma allo stesso tempo con una carica diversa, la prospettiva di spostarmi, di catapultarmi in qualcosa di nuovo, o perché no di tornare in un posto che conosco per riconoscere qualcosa e scoprire qualcosa di diverso… Ecco, per me programmare un viaggio significa tutto questo. Nel concreto? Googlare qualsiasi cosa a caccia di esperienze/pareri, screening dei travel blog che possono darmi ispirazioni/informazioni. Mappa aperta. Ecco, per me che possiedo il naturale talento di perdermi ovunque, la lettura della mappa è un momento a tratti tragicomico. E con Google Maps, via al calcolo delle distanze, fuoco incrociato di Trivago/Trip Advisor e siti delle strutture per capire dove è meglio dormire e a che prezzo. A seconda della consistenza del viaggio, se si tratta di un week end in una città più o meno rilassato, passo in libreria a comprare una guida pocket, ma se il viaggio è itinerante e bello succoso, la prima tappa è in biblioteca: prendo in prestito due, tre, quattro guide della stessa destinazione, mi faccio un’idea di come sono strutturate, prendo appunti e poi normalmente decido di comprarne una. In poche parole, nutro il mio entusiasmo giorno per giorno, fino al momento della partenza. Questo non mi impedisce certo di fare cose sceme, tipo dimenticare la guida di New York sul volo che fa scalo a Londra, lasciare il portafogli pieno al bar dell’aeroporto di Delhi in scalo verso Bangkok, o più semplicemente di prenotare una vera e propria bettola a Bangkok “perché qui costa tutto poco quindi non mi spavento se costa meno degli altri, sarà solo più semplice”.
Tutto questo per dire che se posso, io pianifico e prenoto prima, per due motivi: 1. Il fatto di iniziare a pianificare un viaggio mi dà un immenso piacere; 2. A grandi linee preferisco sapere dove dormirò, non per strane paure ma perché una volta in loco preferisco godermi il posto al 100% e pensare poco alle questioni più pratiche. E questo naturalmente non eslcude che io possa organizzare un viaggio dall’oggi al domani se ce n’è la necessità/possibilità! 🙂
La mia tendenza a prenotare prima mi colloca, secondo la ricerca di cui accennavo, nel 48% degli Italiani, e in quella metà di popolazione secondo cui prenotare in anticipo permette di sentirsi già un po’ in vacanza, aumentando quindi la soddisfazione. Questa cosa che la metà degli Italiani senta così profondamente e totalmente il tema del viaggio mi piace proprio!
Perché a volte, lo confesso, mi domando quale sia l’identità di un popolo che sembra essere così in profonda crisi (e quella economica non è certo la peggiore), ma pensare che siamo ancora un popolo di “naviganti” mi fa ben sperare nella voglia di conoscere.
Ecco i numeri salienti della ricerca:
L’84% degli Italiani nel 2014 si è concesso una vacanza durante l’estate, di cui il 63% è rimasto in Italia e solo il 37% si è spostato all’estero.
2 Italiani su 3 hanno preferito il mare, soprattutto in agosto, ma luglio si fa sempre più interessante per i vacanzieri (1 su 3 la sceglie per le proprie vacanze).
Sul quando prenotare gli Italiani di dividono in due: gli early bookers sono il 48% e i late bookers il 52%. Con quali risultati? Oltre l’80% degli early bookers si è ritenuto soddisfatto della propria vacanza, percentuale che scende al 62% per i late bookers. Prenotare prima, quindi, sembrerebbe la scelta vincente. il 62% degli Italiani si dichiara a conoscenza di questo aspetto, ma perché allora aspettare fino all’ultimo per prenotare la propria vacanza? Il 44% di chi prenota tardi è costretto a farlo perché non sa quando avrà le ferie, ma il 29% ammette che si tratta di indecisione sulla meta.
Ma quali sono le soddisfazioni della prenotazione anticipata? il 47% degli intervistati ammette che a spingerli a prenotare prima sia la possibilità di risparmiare, ma l’aspetto economico non è il solo risvolto positivo. il 72% di chi prenota prima dichiara di riuscire a ridurre lo stress legato alla pianificazione della vacanza lasciandosi alle spalle l’ansia legata a una prenotazione sotto-data e garantendosi il tempo sufficiente per mettere d’accordo tutti. Un dato, ed un beneficio, che sale significativamente superando l’80% tra chi prenota la vacanza estiva a entro marzo.
Per oltre la meta del campione (52%), inoltre, prenotare in anticipo permette di sentirsi già un po’ in vacanza, aumentando la soddisfazione legata alla villeggiatura. Per più di un quarto degli intervistati, infine, gioca un ruolo non secondario il vantaggio di evitare le discussioni relative alla scelta e all’organizzazione della vacanza dovute alla fretta e all’insoddisfazione a ridosso della partenza. Aspetto delicato soprattutto per gli uomini: ben 1 su 3 dichiara infatti di essere incline alla prenotazione anticipata proprio per far felice la propria partner e vivere serenamente il periodo tra la prenotazione e la partenza.
E voi, quando preferite prenotare?
Vi lascio con questa divertente infografica 🙂