Se chiudo gli occhi e penso a Roma vedo il Colosseo e i Fori Imperiali, piazza Navona e le fontane barocche.
Lo stile Liberty non è certo il più rappresentativo della capitale. Eppure la scoperta del quartiere Coppedè mi ha davvero colpita e ve lo consiglio per un itinerario un po’ insolito a Roma.
Pronti a scoprire una Roma diversa?!
Quartiere Coppedè Roma, la storia
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A dirla tutta il Quartiere Coppedè, che più che un vero e proprio quartiere è un rione. Venne edificato tra il 1913 e il 1926 dall’architetto che gli diede poi il nome, Gino Coppedè. Ad oggi è una vera chicca in città, è l’unica zona della capitale costruita secondo il gusto Liberty, e non solo! Sarebbe meglio parlare di stile Eclettico, e ora vi spiego perché.
Nel 1917 venne chiesto all’architetto Gino Coppedè di dare al quartiere un’impronta romana. Ed ecco che l’architetto inserì sulle facciate degli edifici le cornici e le modanature alla Roma imperiale e un grande arco per richiamare l’arco di trionfo del Foro romano.
Lo stile
Un miscuglio di Liberty, Art Decò, Neogotico, Neoclassico e tutto ciò che può scaturire dalla fantasia! 26 palazzine e 17 villini si sviluppano in un’area piuttosto ristretta e stupiscono il visitatore con decorazioni antropomorfe, bassorilievi e sculture che sembrano uscire dalla fantasia.
Il risultato è un angolo di Roma davvero caratteristico e indubbiamente molto diverso dall’immagine più tradizionale che abbiamo di Roma.
Dario Argento
Qui sono passati personaggi della musica e del cinema. I Beatles in primis, che fecero il bagno nella Fontana delle Rane dopo il concerto al Piper. E Dario Argento che proprio in questi vicoli ambientò i film “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”. Non è difficile capire perché il rione sia stato utilizzato come set cinematografico. Ha un’atmosfera davvero particolare, un po’ fiabesca ma che sicuramente ben si presta a visioni più misteriose!
Il Quartiere Coppedè e il suo architetto Gino Coppedè
Fiorentino di nascita, Gino Coppedè viene chiamato a occuparsi del quartiere a Roma nel 1919. Considerato un maestro del Liberty, l’architetto Gino Coppedè ideò personalmente la maggior parte degli edifici del quartiere: il Villino delle Fate e la Palazzina del Ragno in piazza Mincio, il Villino di via Brenta 9, l’ingresso di Via Dora, il Palazzo di Piazza Mincio e il Villino di via Brenta 7.
Come arrivare al quartiere Coppedè
Il modo migliore e più facile per arrivare al Quartiere Coppedè è il bus numero 83 che parte da Piazza Venezia. In alternativa potete scendere alla fermata Policlinico della metropolitana linea B, e da lì fare un pezzo a piedi.
Mappa del quartiere Coppedè
Per visitare il Quartiere Coppedè non vi servirà una mappa, perché come vi dicevo si tratta più che altro di un rione, la zona non è molto estesa. Vi lascio comunque questa indicazione per farvi un’idea di dove sia ubicato rispetto alla città.
Itinerario alla scoperta del quartiere Coppedè
Non avrete bisogno di un itinerario. Una volta arrivati in piazza Mincio vi renderete conto che vi basterà svoltare in un paio di vie e avrete tutto sotto mano. O meglio sott’occhio! A proposito, tenete il naso all’insù perché nella distrazione potreste perdervi palazzi davvero interessanti!
Piazza Mincio Roma
Il centro del quartiere è piazza Mincio con la Fontana delle Rane, costruita nel 1924. Si tratta di una vasca centrale all’interno della quale si innalza una seconda vasca alta circa due metri. Il nome deriva dal fatto che sui bordi di entrambe le vasche sono scolpite delle rane.
Via Brenta Roma
Su questa via all’interno del Quartiere Coppedè ci sono ben due ambasciate, quella del Marocco e quella della Bolivia.
Sempre su via Brenta c’è la sede del liceo scientifico statale “Amedeo Avogadro”, suddiviso in due livelli. Al primo piano noterai un mosaico raffigurante un gallo, una coppa e tre dadi con i numeri uno, tre e cinque.
I Villini delle Fate
I Villini delle Fate sono certamente tra gli edifici più fotografati del Quartiere Coppedè a Roma. Il motivo non è certo un mistero, basta perdersi tra le loro meravigliose decorazioni per capire il motivo del loro successo, e anche del loro nome!
Si tratta di un gruppo adiacente di villini che si innalzano su tre piani. Sono dislocati tra via Aterno, piazza Mincio e via Brenta. Furono realizzati nel 1924 dall’architetto Gino Coppedè, che qui inserì tutta una serie di riferimenti alla sua Toscana e alla sua cultura, da Dante a Petrarca.
Si tratta in realtà di due edifici, in via Aterno 4, piazza Mincio 3 via Brenta 7-11
Quartiere Coppedè foto
Ma il bello di questo quartiere sono certamente più le immagini delle parole, dunque vi lascio con una carrellata di foto.
Per dormire a Roma vi consiglio tre indirizzi tutti testati da me, molto diversi sia come genere che per la zona. Per dormire in pieno centro, dietro la Fontana di Trevi, per un budget medio alto c’è il lussuoso Palazzo Scanderbeg.
Una zona che io amo molto è l’ Eur, poco utilizzata dai turisti perché distante dalle zone più centrali, ma che vi consiglio comunque di prendere in considerazione. Qui ho dormito all’Ibis Style Roma Eur
In zona Vaticano, un 4 stelle super confortevole e servito dai mezzi è il Best Western Plus Hotel Spring House.
6 Comments
Mi fa piacere averti incuriosito con il mio articolo. Coppedè è tanto fotogenica, c’è poco da fare 🙂
È stata proprio una bella scoperta, grazie ancora! 🙂
grazie infinite. bella scoperta.
спасибо большое
sono contenta ti sia piaciuto 🙂
Sarà la mia prossima tappa! Bellissimo 🙂
è stata davvero una bella scoperta per me 🙂