Tutto quello che ho scoperto viaggiando nel 2016.
Sarò onesta.
Per un attimo ho pensato di scrivere un post su questo anno – davvero cruciale per me – di blogging, sulla fatica, sulle notti passate a scrivere, sulla voglia di mollare che ogni tanto ha bussato alla porta eccetera eccetera.
Poi mi son fermata e mi son detta “Ma che, davero vuoi scrivere questa roba?”.
No.
Ecco, dunque non vi racconterò tutta questa roba, ma più semplicemente di quello che ho scoperto e imparato nel mio 2016 in viaggio tra Italia, Europa e Nord Africa.
- Un viaggiatore si misura negli scontri culturali
E io quest’anno ho scoperto che ho ancora tanto da imparare. Facile andare in giro per l’Europa, girare in Occidente… È dove ti scontri con qualcosa di davvero diverso e davvero inaccettabile che ti rendi conto di chi sei e di quanta strada devi ancora fare.
Il mio 2016 è iniziato così, a Fez in Marocco.
- Al lusso ci si abitua in fretta
Belle le guest house. Conviviali gli ostelli. Ma che figata è dormire in un 5 stelle? 🙂
Palma d’oro dell’hotellerie nel mio 2016 va al Badrutt’s Palace Hotel di Saint Moritz e all’Hotel Barriere Le Majestic di Cannes.
Ancora non mi capacito di come io abbia fatto a separarmi da queste stanze.
- La Francia è tutta bella
Qualche luogo comune torna sempre utile. Ma cosa vi devo dire? La Francia è DAVVERO tutta bella! E non parlo della Francia più nota come Parigi, seppur io ne sia follemente innamorata. Provate a pensare alla Costa Azzurra in inverno, lontana dalla ressa estiva, come Cannes. A città creative e imprevedibili come Nantes, a luoghi meno conosciuti come Saint Etienne e Charlieu. E a una città che mi ha rubato il cuore, come Lione.
E vogliamo parlare di come si mangia?!
- Gli Svizzeri non se la passano niente male
Tu te li immagini lì tutti tristi e immusoniti, con la carnagione grigiastra. E invece gli Svizzeri, cari miei, non se la passano affatto male! Nel giro di qualche mese ho visitato città che mi sono piaciute tanto, come Berna e soprattutto la splendida Losanna, e ho varcato la soglia dei 3500 metri della Jungfraujoch, che ho raggiunto comodamente seduta su un treno 🙂
Hai capito, questi Svizzeri?
- È più bello tornare che andare per la prima volta
La sorpresa è bella, è vero. Ma un po’ come nell’amore, è conoscendo più a fondo un luogo che lo si apprezza davvero, in maniera profonda (giuro questa è l’unica romanticheria del post e l’ultima di quest’anno. Forse la prima).
Quest’anno sono tornata per la terza volta a Madrid e per la N volta a Roma. Che dire? Io ripartirei subito (in effetti sarò di nuovo a Roma tra un paio di settimane!).
Alla faccia di chi “ma cosa vai a fare che ci sei già stata?”
- Ho scoperto che il mare mi fa bene
Non mi ricordo neanche più da quanti anni non andassi al mare. Sì, sì, proprio anni! È che, essendo appassionata di viaggi, se mi trovo a dover scegliere rinuncio al mare. Ma quest’anno ho deciso di ritagliarmi qualche giorno in spiaggia e mi sono ripromessa di andare al mare tutti gli anni, almeno qualche giorno.
Mykonos a settembre è davvero splendida!
- Amo Milano, ma non i posti che amano i Milanesi
Amo Milano sempre e comunque, ma i luoghi presi d’assalto dai miei concittadini… quelli li amo un po’ meno. Sono tornata in Versilia dopo più di 10 anni e… aiuto! Ma perché dovrei desiderare di imbottigliarmi in questo casino, in un posto dove il mare è orrendo, i prezzi sono alle stelle e i servizi molto meno?
Ma ho anche trovato un’oasi di pace, le Terme della Versilia – Villa Undulna.
- L’Alto Adige è quel posto dove scopro sempre qualcosa di magnifico
Ho scoperto il Sudtirolo tardi, ma quando è successo è stato amore! La Natura è magnifica, il cibo è eccellente, i servizi sono sempre al top e quella differenza di prezzo la si paga con piacere. Quest’anno ho scoperto la Val d’Ega con il Lago di Carezza e il Latemar e Terlano, una località che in Primavera si trasforma nel regno degli asparagi!
- Delle città preferisco i “quartieri secondari”
Di certo non si può arrivare a Parigi senza passare dagli Champs Elysees né da New York ignorando Times Square, ma le vere vibrazioni di una città mi arrivano sempre dai quartieri popolari. Quest’anno ho sentito forte e chiaro questo richiamo a Francoforte, nel quartiere di Sachsenhausen, e a Les Marolles di Bruxelles.
- In radio si impara la sintesi, altro che Twitter!
Raccontare un viaggio a voce in un minuto e mezzo? Provateci e vi renderete conto di quanto sia breve un minuto e mezzo! Un allenamento preziosissimo che mi regala Radio Reporter il venerdì in diretta telefonica, alle 18.50 circa, all’interno di “Reporter per te” di Renato Tradico.