Per visitare Ravenna non basta certo un giorno, ma se siete di fretta potete sicuramente vederne le principali bellezze! Quello che vi consiglio di seguito su cosa vedere a Ravenna prevede un programma davvero fitto per una giornata. Il mio suggerimento, se potete, è di fermarvi almeno una notte! Se non vi è possibile, non vi resta che estrapolare da questo articolo le cose che vi interessano di più.
Se avete un solo giorno per visitare Ravenna, per il mio gusto vi suggerisco di fare un giro a piedi nel centro, passando quindi per la Chiesa di San Francesco e dedicandovi alla visita dei monumenti che ospitano i mosaici. Personalmente non amo fare le cose di fretta, e questo vi lascerebbe il tempo di godervi anche la semplice bellezza di una passeggiata, di fare una sosta per il pranzo e perdervi a fare ciò che più vi piace.
Nel mio caso ho avuto la possibilità di visitare Ravenna e i dintorni in più giorni e di scoprire un territorio davvero ricco di possibilità. A questo proposito vi consiglio di leggere il post dedicato alla visita a Comacchio .
Quello che ho amato particolarmente è stata la varietà dell’offerta di questi luoghi. Non solo le testimonianze di una storia lunga e articolata, ma anche una splendida natura da vivere con lentezza. Ravenna e i suoi dintorni vi daranno davvero grandi soddisfazioni, ve lo garantisco!
Cosa vedere assolutamente: mosaici Ravenna
Quest'articolo parla di:
- Cosa vedere assolutamente: mosaici Ravenna
- Basilica di San Vitale
- Mausoleo di Galla Placidia
- Battistero degli Ariani
- Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
- Laboratorio di mosaici a Ravenna: Koko Mosaico
- Visitare il Museo del Mosaico – TAMO
- Cappella di Sant’Andrea (nel Museo Arcivescovile)
- Il Battistero Neoniano o degli Ortodossi
- Fuori Ravenna: la Basilica di Sant’Apollinare in Classe
- I luoghi di Dante a Ravenna
- Altri musei da non perdere a Ravenna
- Dove dormire e mangiare a Ravenna
Non è necessario essere stati a Ravenna per sapere che è la capitale dei mosaici. Ma vi assicuro che è assolutamente necessario vederli per rendersi conto della loro straordinaria bellezza! Ho smesso di contare le volte in cui hi pronunciato la parola “wow” davanti a questi capolavori!
Si tratta del più ricco patrimonio di mosaici del V e del VI secolo sia per qualità artistica sia per importanza iconologica. Non solo: i mosaici di Ravenna sono custoditi all’interno di monumenti che fanno parte del sito iscritto nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Vi consiglio, per organizzare al meglio la visita e ottimizzare i tempi, di acquistare i biglietti online. Qui troverete anche tutte le indicazioni degli orari e le specifiche di ingresso rispetto alle normative anti Covid.
Ecco i siti che custodiscono gli splendidi mosaici che hanno reso famosa Ravenna in tutto il mondo, e di seguito anche una mappa per individuarli facilmente in città e pianificare il vostro itinerario a piedi. Insieme troverete anche un paio di indirizzi “extra” sempre dedicati ai mosaici: un laboratorio artigianale e un museo!
Basilica di San Vitale
Via San Vitale
Più che una visita, quella alla Basilica di San Vitale è un’esperienza dell’anima. Un pieno di bellezza che rimane nel cuore, e nella memoria degli occhi. Per nessun motivo al mondo, quindi, lasciate Ravenna senza la visita alla Basilica di San Vitale!
Una volta all’interno vi sentirete come travolti da un’estasi contemplativa, qualcosa che accade in pochi e strabilianti luoghi in giro per il mondo. Credo che il potere dell’arte, e della bellezza in generale, sia proprio questo. “Muovere” qualcosa dentro di noi ancora prima di comprenderlo. Non è un caso che proprio dopo la visita a Ravenna Gustav Klimt, diede inizio a quel periodo della sua pittura chiamato aureo.
La Basilica di San Vitale fu consacrata nel 547 d.C. ed è uno dei più alti esempi di arte tardo romana mai raggiunti. I mosaici che decorano l’abside vi lasceranno letteralmente a bocca aperta! Qui Cristo, circondato dagli arcangeli Gabriele e Michele, porge la corona della gloria a San Vitale. La basilica venne infatti edificata su un sacello del V secolo intitolato a san Vitale.
Ai lati dell’abside si riconoscono le raffigurazioni delle corti dell’Imperatore Giustiniano e della moglie Teodora. Una meravigliosa fotografia dei costumi dell’epoca, tra abiti e gioielli preziosi, come il damasco impreziosito da gemme e madreperle che indossa l’imperatrice.
A travolgervi in un incanto di bellezza saranno anche tutti i dettagli zoomorfi e fitomorfi: vi sembrerà di sfogliare un grande manuale!
Mausoleo di Galla Placidia
Via San Vitale
Forse uno dei mosaici per me più sorprendenti: un cielo costellato da stelle dorate che è una vera poesia fatta di tante piccole tessere.
Il mausoleo prende il nome dall’imperatrice che lo fece costruire nella prima metà del V secolo. Questo doveva essere il suo luogo di sepoltura, ma non fu mai utilizzato come tale.
L’impianto a croce latina, la destinazione originaria e il programma portano a un messaggio ben chiaro: il trionfo della Croce sulla morte. Nei pennacchi sono raffigurati i simboli degli evangelisti: leone, vitello, uomo e aquila. Nei lunettoni a sostegno della cupola ci sono gli apostoli disposti a coppie, i quali tendono la mano verso l’alto, ovvero verso la croce. La croce si trova anche nella lunetta sopra la porta di accesso e nella lunetta con san Lorenzo che si dirige al martirio, portando la Croce.
Battistero degli Ariani
Piazzetta degli Ariani
Purtroppo non sono riuscita a visitare il Battistero degli Ariani a Ravenna, ma sono sicura ne valga la pena. Fu costruito sul modello dei battisteri paleocristiani e ha conservato intatto il mosaico della cupola, dove è rappresentato il battesimo di Cristo nelle acque del Giordano.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
Via di Roma
Nata come edificio ariano , nel VI secolo la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo fu consacrata al culto ortodosso e intitolata a San Martino. Fu solo nel IX secolo che le reliquie di Sant’Apollinare furono spostate qui dalla Basilica di Classe. Ecco il motivo per cui l’edificio diventa Sant’Apollinare “Nuovo”.
Vista dall’esterno la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo è molto semplice, ma al suo interno custodisce uno dei tesori di età paleocristiana e tardoantica più famosi del mondo. E la fama è più che meritata, perché i mosaici che decorano la navata centrale sono una vera meraviglia! A essere più precisi, i mosaici di Ravenna custoditi in questa basilica rappresentano il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento. Non solo, tra questi sono quelli più antichi realizzati in mosaico e arrivati integri a noi!
Insomma, vi renderete presto conto di trovarvi di fronte a qualcosa di davvero unico.
Come spesso accade, questi mosaici sono anche una preziosa testimonianza della vita dell’epoca. In questo caso, si trova una rara rappresentazione di Classe, il sobborgo fuori Ravenna che fu sede del porto commerciale. Se vi fermate a osservare, tra le torri si vedono le navi!
Sull’altra navata c’è invece il Palazzo di Teodorico a Ravenna con un corteo di martiri in vesti bianche. Se aguzzate la vista troverete “resti” di mani sulle colonne. Il motivo è che in epoca bizantina si applicò la “damnatio memoriae”, ovvero la cancellazione di ciò che si voleva dimenticare dell’epoca precedente. Io mi appassiono moltissimo con questi dettagli!
Laboratorio di mosaici a Ravenna: Koko Mosaico
Via di Roma, 136
Questo non è un monumento bensì un laboratorio dove tutt’oggi vengono creati splendidi mosaici in pasta vitrea e in marmo, con annesso negozio. Ho trovato davvero bellissimo poter vedere dal vivo la lavorazione di questa antichissima arte, a partire dalla creazione manuale delle tesserine.
Sapete come vengono create e tesserine color oro? Si tratta in effetti della vera foglia d’oro che viene inserita tra due strati in vetro, e per questo mantiene tutta la sua brillantezza!
Da Koko Mosaico organizzano anche workshop completi per imparare questa splendida arte, date un’occhiata al loro sito e, in ogni caso, passate a trovarli per sbirciare gli artigiani mentre sono al lavoro!
Visitare il Museo del Mosaico – TAMO
Via Rondinelli, 2
Si chiama TAMO, acronimo di Tutta l’Avventura del Mosaico. Ed è proprio quello che troverete in quella che fu una chiesa trecentesca, con annesso complesso monumentale di San Nicolò. Lo spazio di per sé vale la visita, è davvero affascinante!
Vi consiglio di visitare il TAMO se avete uno specifico interesse verso la storia del mosaico, per capirne o approfondirne la storia e lo sviluppo nel corso dei secoli. Valutate in base alle vostre priorità, invece, se avete deciso di visitare Ravenna in un giorno. La visita del museo potrebbe portarvi via molto tempo. Io personalmente per visite di una sola giornata di solito non prevedo di entrare nei musei.
Cappella di Sant’Andrea (nel Museo Arcivescovile)
Piazza Arcivescovado
Se avete intenzione di visitare Ravenna in un giorno vi consiglio di saltare questa tappa. Non perché non sia degna di valore, anzi, ma perché la Cappella di Sant’Andrea si trova all’interno del Museo Arcivescovile ed è un peccato entrare solo per vedere la cappella. Se invece avete un po’ di tempo in più, è sicuramente una tappa da non perdere!
La Cappella di Sant’Andrea non ha certo le dimensioni dei monumenti sopra citati, ma è comunque una preziosa testimonianza del passato. Pensate che si tratta dell’unico monumento ortodosso in città ancora esistente! Fu fatto costruire ai tempi di Teodorico come oratorio privato per i vescovi cattolici.
Il piccolo oratorio è una vera e propria celebrazione del Salvatore in chiave anti-ariana. Cristo è infatti presente in diversi punti: in veste di guerriero, come monogramma e nella rappresentazione del suo volto.
Perché quindi oggi la conosciamo come Cappella di Sant’Andrea? Il motivo è che a metà del VI secolo arrivarono qui le reliquie del santo.
Il Battistero Neoniano o degli Ortodossi
Piazza Duomo, 1
Siamo a due passi dal Duomo di Ravenna: non avete scuse per perdervi la visita al Battistero Neoniano! Non nacque come battistero bensì come ninfeo o bagno romano, poi trasformato in battistero nel V secolo. Il nome “Neoniano” deriva dal fatto che le decorazioni a mosaico vennero fatte sotto il vescovo Neone. Come quelli di Galla Placidia risentono dell’influsso classico romano.
Guardando in su, nella cupola è rappresentato il battesimo di Cristo, con Giovanni Battista e la personificazione del fiume Giordano. Intorno ci sono i 12 apostoli e nella zona inferiore i quattro vangeli.
La vasca battesimale non è quella originaria: anticamente, infatti, il battesimo veniva fatto per immersione.
Fuori Ravenna: la Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Se avete un solo giorno per visitare Ravenna tenete conto che la Basilica di Sant’Apollinare in Classe dista da Ravenna 8 km. Se vi muovete in auto valutate se riuscite a fare tappa la mattina, se il vostro interesse è rivolto soprattutto ai mosaici di Ravenna. Se invece preferite farvi un’idea più complessiva della città, il mio suggerimento è di lasciare la visita a questo basilica per un’altra volta, nonostante sia davvero splendida!
Ma si sa, quando si ha poco tempo è bene ottimizzare e (mia opinione personale) godersi al meglio quello che si può fare, senza strafare!
Qui tra la fine del II l’inizio del III secolo d.C. sorgeva un’area cimiteriale, dove sembra sia stato sepolto anche il santo che dà il nome alla basilica. Fu costruita ne VI secolo d.C. ed è a oggi il più grande esempio di basilica paleocristiana conosciuta. Imponente e maestosa, con la sua facciata alta 30 metri, all’interno custodisce splendidi mosaici policromi ed è bagnata da una luce bellissima. La figura di Apollinare, nel catino dell’abside, si staglia su un prato verdissimo e circondato da 12 agnelli. Quel prato mi emoziona almeno tanto quanto mi ha emozionata il cielo blu di Galla Placidia!
Sopra Apollinare, da un fondo dorato emerge la mano di dio e una croce tempestata di pietre preziose su un cielo punteggiato da 99 stelle d’oro e d’argento.
Quegli animali che vedete sul prato di fronte alla basilica sono invece le bufale dell’artista Daniele Rivalta.
I luoghi di Dante a Ravenna
Ravenna può essere visitata e scoperta seguendo molte “tracce”. Quella dei mosaici non è certo l’unica, seppure sicuramente la più famosa e di una bellezza davvero straordinaria.
Forse non sapete, però, che la storia di questa città è strettamente legata anche a quella di Dante Alighieri. Il sommo poeta qui passò gli ultimi anni della sua vita, concluse la Commedia e morì infine nel 1321. Per questo motivo la città nel 2021 ha dedicato a Dante mostre e iniziative di vario genere.
Niente paura però: le tracce di Dante a Ravenna si possono riconoscere sempre, in qualsiasi anno!
Tomba di Dante
Via Dante Alighieri
Non è affatto lineare la storia della sepoltura di Dante. La tomba, come la si vede oggi, è stata voluta dal Cardinale Luigi Valenti Gonzaga a fine 700, ma erano passati 4 secoli dalla morte del poeta. Cosa era successo nel frattempo?
In origine la sua tomba doveva essere una semplice cappella all’esterno della Chiesa di San Francesco (a due passi dall’attuale tomba). Fatto sta che per oltre due secoli le spoglie di Dante, custodite dai monaci francescani, scompaiono, per ricomparire magicamente a fine 700 proprio in occasione della realizzazione del mausoleo che vediamo oggi. Passa poco tempo però e la cassetta con le ossa scompare un’altra volta. È il 1810 e i frati francescani a causa delle leggi napoleoniche sono costretti a lasciare il convento, ma non lo fanno prima di avere nascosto la cassetta con le ossa! L’oggetto tanto conteso viene casualmente rinvenuto nel 1865, e da allora non furono più perse di vista!
Basilica di San Francesco
Piazza San Francesco
Sono di parte perché ho da sempre una grande passione per le chiese romaniche, e questa non è certo esclusa! Dante Alighieri la visitò spesso ed è per questo che nel 1321 vennero celebrati qui i suoi funerali.
Entrate e dirigetevi subito verso l’altare, dove vedrete qualcosa di davvero unico! La cripta sottostante è allagata perché si trova sotto il livello del mare, e se osservate bene vedrete anche i pesci rossi!
Museo Dante
Via Dante Alighieri
Se vi fermate a visitare Ravenna per più di un giorno, la tappa al Museo Dante è molto interessante. La location è ancora una volta splendida: si tratta degli Antichi Chiostri Francescani. Qui si trovano immagini e testimonianze storiche del Sommo Poeta, ma non immaginate un museo dalle bacheche impolverate! L’allestimento invita a un’esperienza immersiva tra luci e colori!
Il murales di Kobra
Coloratissimo e splendido, in via Mordani si trova il ritratto di Dante eseguito nel 2016 dall’artista brasiliano Kobra, famoso in tutto il mondo.
Biblioteca Classense
Via Baccarini, 3
Un vero e proprio gioiello architettonico e artistico. Nel suo vasto patrimonio librario si trova anche la Raccolta Dantesca Olschki, tra le più importanti collezioni di opere di e dedicate a Dante, ricca di rare e prime edizioni. Il tutto all’interno di un grande monastero camaldolese del XVI secolo.
Altri musei da non perdere a Ravenna
Se avete tempo ci sono altri due musei che vi voglio segnalare a Ravenna, molto diversi tra loro.
Museo Nazionale di Ravenna
Via San Vitale, 17
Allestito all’interno dell’antico monastero benedettino di San Vitale, è il museo più vario e vasto di tutta la Romagna! Non ho avuto modo di visitarlo in maniera accurata, ma se avete tempo è una tappa che vale la pena fare. Raccoglie reperti romani, tardo-antichi e bizantini, insieme a collezioni d’arte con tessuti, avori, ceramiche e dipinti. Quello che assolutamente non dovete perdere è lo splendido ciclo di affreschi trecenteschi staccato dall’antica Chiesa di Santa Chiara a Ravenna (oggi Teatro Rasi).
Mar
Via di Roma, 13
Per la sua posizione e per l’offerta culturale sempre molto attiva, il Mar è uno dei luoghi pulsanti della città. Perfetto se siete amanti dell’arte sia antica che moderna, da tenere d’occhio perché organizza mostre temporanee di grande valore.
Io ho avuto la fortuna di vedere “Epopea Pop>” (aperta fino al 9 gennaio 2022), una grande esposizione sulla fortuna popolare di Dante, sulla sua immagine e sulla sua opera. Avete mai fatto caso in quante locandine piubblicitarie ricorre l’immagine di Dante?!
Dove dormire e mangiare a Ravenna
Durante il mio soggiorno a Ravenna ho alloggiato in un b&b poco fuori dal centro, molto comodo se vi muovete in auto perché vi viene dato un pass gratuito per sostare (il che non è male).
Si chiama B&B ai Giardini San Vitale, le stanze sono graziose senza troppi fronzoli, molto pulite e il proprietario è davvero gentilissimo. Se siete gradi appassionati della colazione potrebbe però un po’ deludervi, ma se le giornate sono belle si può stare all’aperto ed è davvero godibile!
Per mangiare, invece, c’è il mitico Cà De Ven, quel posto che è’ impossibile non conoscere. Molto bello e suggestivo, è all’interno di un palazzo del 400. Comodissimo perché è in centro, se cercate una cucina facile e tradizionale andrà benissimo.
Mood completamente diverso al Mercato Coperto di Ravenna, dove si può fare la spesa e mangiare in diverse botteghe, con tante proposte. Arredamento splendido e bella atmosfera, ve lo consiglio sia che vogliate sedervi con calma sia che siate di corsa e vogliate fare una sosta breve per il pranzo!
Lungo la Darsena c’è Darsena Pop Up, un progetto di riqualificazione recente che ospita tra l’altro il ristorante che più ho apprezzato a Ravenna: Akami Bistrot Casa e Bottega. Il meno tradizionale di tutti, ma a mio gusto e parere quello più curato. Ho mangiato una versione dei passatelli insolita e buonissima, tagliati a cubetti con spuma di parmigiano e funghi. Location insolita e bellissima.
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