Salon de Provence è stata per me un’incantevole scoperta. A breve distanza da Avignone, meno nota di tante altre cittadine provenzali, si apre ai visitatori come un quadro dipinto con colori caldi e brillanti.
Chi avrà la fortuna di incontrare il “meteo perfetto”, come è capitato a me, troverà cieli azzurrissimi in contrasto con la pietra gialla delle architetture. Tutto intorno, il rosso delle bandiere che sventolano nel centro storico insieme ai colori sgargianti dei fiori e dei mercati.
Visitare Salon de Provence: cosa non perdere
Quest'articolo parla di:
Le attrazioni della cittadina non sono poi molte, si visitano tranquillamente in una giornata, ma il mio consiglio è quello di fermarvi almeno una notte per godere appieno dell’atmosfera incantevole.
Il centro città ha una vasta area pedonale nella quale si passeggia con piacere sia di giorno che di sera, tra negozietti e scorci deliziosi. Da non perdere è il mercato, che si svolge tutti i mercoledì e si estende per tutto il paese! Qui troverete le bancarelle dei generi alimentari (per me sempre curiosissime da vedere) ma anche di abbigliamento, borse di paglia, cappelli, bijouxx e molto altro. L’atmosfera è splendida e vi raccomando davvero di non perdervelo!
La torre dell’orologio
Dove prima c’era una torre medievale, nel XVII secolo venne innalzata la torre per dare nuova collocazione all”orologio della chiesa di San Michele. Il dettaglio davvero originale sono i sette giorni della settimana che scandiscono il quadrante!
Chateau de l’Emperì, il castello e la vista sulla città
Se vi piacciono i musei militari, questo è quello che fa per voi! L’interno del castello, infatti, ospita una ricca collezione di uniformi e altri oggetti dell’esercito francese, offrendo un excursus storico nei secoli davvero molto ricco.
Se il tema non è di vostro interesse, vi consiglio comunque di salire al castello. Si tratta di una delle fortezze più grandi e antiche della Provenza visitabili. Inoltre da qui si gode di una bella vista sulla città, ne vale davvero la pena!
Casa di Nostradamus
Davvero non avevo idea del fatto che a Salon de Provence avrei trovato anche la casa di Nostradamus! Medico, astrofilo, classico esempio di uomo del Rinascimento, visse qui per 20 anni, fino alla sua morte. In questa casa visse con la moglie e i 6 figli: la visita ripercorre i momenti salienti della sua vita, gli anni della peste, l’incontro con Caterina de’ Medici e molto altro.
La fontana muschiosa
Rimarrà per me davvero indimenticabile l’incontro con la fontana muschiosa. Non so se ne esistano altre nel mondo, ma io non avevo mai visto nulla di simile!
Fu costruita nel 1775 come una “normale fontana”, ma dal XX secolo iniziò a trasformarsi in qualcosa di un po’ diverso. Un grande “fungo” di muschi che si è generato autonomamente e che continua a crescere e cambiare nel tempo.
Inutile dire che la Fontaine Moussue sia diventata il simbolo della città!
Saponificio di Marius Fabre
Io sono una grande amante dei saponi, quindi forse il mio parere è un po’ di parte! Ma mi sento di dire che anche se non lo siete, la visita al saponificio è davvero imperdibile! Qui si ha la possibilità di conoscere la storia e i processi di lavorazione del sapone di Marsiglia (quello vero!) ma anche di vedere i paioli di cottura. Una vera rarità dato che qui il sapone viene fatto ancora in maniera artigianale, da 4 generazioni.
La produzione di sapone di Marsiglia e degli oli è stata alla base della ricchezza economica non solo di Marsiglia ma anche di Salon, tra il XIX e l’inizio del XX secolo.
Marius Fabre cominciò a produrre e vendere i primi saponi nel 1922 a Salon de Provence, e 5 anni dopo si trasferì nel luogo tuttora adibito a fabbrica. Dopo la visita naturalmente è possibile acquistare i saponi.
Dove dormire a Salon de Provence
Una menzione speciale nel mio soggiorno a Salon de Provence va proprio al posto in cui ho dormito. Posso tranquillamente dire che si tratta di uno dei più belli in cui io sia mai stata e anche uno dei posti in cui ho dormito meglio! Si chiama La Réserve de Salon de Provence, un edificio storico proprio di fronte al Municipio in cui sono state ricavate 6 splendide suite.
L’atmosfera all’interno delle suite è calda e accogliente, ha il sapore della storia e della tradizione ma con tutti i comfort e la massima attenzione ai dettagli. Indimenticabile la colazione che viene consegnata tutte le mattina davanti alla porta in un cestino da pic-nic! Un tocco di originalità e di accoglienza davvero unico.
Dietro a questa splendida riqualificazione ci sono la passione e l’amore di Claude Geugnon, che insieme al marito Kim Caraly tre anni fa ha voluto ridare luce al palazzo di proprietà della sua famiglia. Qui infatti vivevano i suoi nonni.
Dove mangiare a Salon de Provence
L’offerta a Salon de Provence è davvero vasta, si trovano ristoranti e localini davvero sfiziosi e di tutti i tipi. Mi sono trovata bene in tutti i posti in cui ho mangiato, quindi ve li nomino con piacere. Il posto che più mi è piaciuto, e dove ho mangiato due volte, è L’atelier de la Cheffe. Una cucina semplice ma creativa, ben fatta, con ottimi ingredienti e grande attenzione.
Le Bistrot du Potager ha una parte all’aperto davvero deliziosa che ricorda i luoghi del Medioriente. In effetti qui ho mangiato dei falafel davvero buoni!
Per ammirare la fontana muschiosa, c’è la Brasserie Chez Mus, con i tavolini all’aperto perfetti per la bella stagione. La scelta dei piatti è ampia e variegata.
Cosa vedere nei dintorni: Les Baux de Provence
La Provenza non manca certo di luoghi splendidi da visitare, ma vi lascio qui la mia esperienza di visita a Les Baux de Provence, a 40 minuti di auto da Salon de Provence. Purtroppo non sono stata fortunata con il meteo e questo ha influito sull’impressione generale del posto e sulle foto. Ma rimane comunque una tappa interessante da mettere in lista.
Arrivando da Salon de Provence, l’impatto è completamente diverso. Les Baux de Provence è arroccata su uno sperone roccioso, all’interno del Parco Naturale Regionale delle Alpilles.
Da non perdere l’area del castello, le cui rovine dominano il villaggio.
Molto particolare le Carrière de Lumières: si tratta di antiche cave di calcare, quelle che sono state utilizzate proprio per costruire il borgo. Chiuse nel 1935 per inattività, sono poi ritornate alla ribalta negli anni ’60 grazie a Jean Cocteau che le usò come scenario per il suo film ” Le Testament d’Orphée”.
Nel 1977 hanno iniziato a ospitare scenografici spettacoli audiovisivi sfruttando l’altezza delle pareti e la vastità dell’area. Il risultato è davvero impressionante! Io ho visto la proiezione sugli antichi egizi.
Come sempre vi consiglio di visitare il sito www.france.fr per programmare il vostro viaggio in Francia!