Stretta tra il mare Adriatico e i monti della Majella, la costa dei trabocchi si estende per circa 40 km tra Ortona e Vasto. Ancora lontana da un turismo di massa, questa sottile fascia di terra ha tuttavia molto da offrire, sia dal punto di vista naturalistico che enogastronomico.
La macchina rimane il mezzo più comodo e veloce per spostarsi, altrimenti corse giornaliere delle autolinee Clikbus Fratelli Di Fonzo, collegano Vasto alla capitale e ai principali centri della costa. L’aeroporto e la stazione ferroviaria più vicini invece sono quelli di Pescara.
Che sia un week-end o meglio ancora una settimana, non vi annoierete di certo. Sebbene sia scelta principalmente come meta di un turismo estivo, anche nei mesi primaverili o autunnali si possono organizzare numerose attività.
A mio avviso una bellissima iniziativa che anch’io mi sono ripromessa di fare, è quella di Vini&Cammini. Un format che da qualche anno organizza da aprile a settembre, passeggiate lungo i più importanti percorsi abruzzesi, tra cui la via dei trabocchi, con degustazioni nelle cantine locali di prodotti e vini autoctoni. Siamo pur sempre nella terra del Montepulciano d’Abruzzo, del Pecorino e del Cerasuolo!
COSA SONO I TRABOCCHI
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I trabocchi, che danno il nome alla costa, sono delle antiche macchine da pesca simili a palafitte. Sono costruite con legno di pino d’Aleppo, il pino tipico dell’Adriatico, resistente alla salsedine, e sufficientemente elastico per resistere alle forti raffiche del Maestrale.
Dalla piattaforma della palafitta, si diramano per qualche metro dei sottili bracci, i quali hanno il compito di sostenere le reti, dette trabocchetto. Queste vengono calate in mare da un complesso sistema di argani, in passato azionati a mano, oggi anche elettronicamente. Questa ingegnosa tecnica pare risalire addirittura ai Fenici e consente di pescare senza dover affrontare i pericoli del mare aperto.
Sono tipici non solo della costa abruzzese ma anche molisana e garganica, solo che in Puglia sono chiamati trabucchi. Ma le differenze non sono solo linguistiche ma soprattutto strutturali. La costa abruzzese, infatti, avendo fondali bassi e sabbiosi, fa sì che ci si debba allontanare di più dalla riva per catturare il pesce. Ed ecco perché i trabocchi abruzzesi hanno lunghe passerelle che li collegano alla terraferma. La costa garganica, invece, dai fondali subito profondi, fa sì che il trabocco sia ancorato direttamente alle rocce. Oggi i trabocchi sono stati oggetto di riqualificazione, alcuni sono ancora perfettamente funzionanti, altri invece sono stati convertiti in ristoranti dove gustare dell’ottima cucina di pesce.
ITINERARIO LUNGO LA COSTA
Solo sul litorale abruzzese si contano una trentina di trabocchi. Il modo migliore per ammirarli è quello di percorrere a ritmi lenti la “Via verde“, una ciclabile che segue lungo la costa il tracciato di una vecchia ferrovia dismessa. Gli scenari sono mozzafiato, in un alternarsi di spiagge e calette. Il progetto è quello di rendere interamente percorribili i 42 km da Ortona a Vasto. Tuttavia, ad oggi, alcuni tratti sono interrotti con deviazioni sulla strada statale.
I TRABOCCHI PIU BELLI DA NON PERDERE
Trabocco Turchino
Lo stesso Gabriele D’ Annunzio rimase affascinato dai trabocchi tanto da citarli nella sua opera “il trionfo della morte”. In località San Vito Chietino, infatti, c’è il belvedere a lui dedicato, dove il poeta era solito mirare il trabocco Turchino, dal colore delle acque che lo circondano e oggi inserito nei luoghi del cuore Fai.
Punta Tufano
Per chi volesse provare l’emozione di vedere un trabocco in azione, quello di Punta Tufano, in località Vallevò, organizza visite guidate con prova di pesca, per un minimo di 10 partecipanti e ovviamente quando le condizioni meteo lo consentono.
Le Morge
È l’unico della zona di Torino di Sangro. Dopo anni di abbandono, è stato ricostruito e costituisce un forte richiamo turistico insieme alla Lecceta e al Cimitero Inglese.
Punta Aderci
Avvicinandoci a Vasto, sicuramente tra i più scenografici, è il trabocco visibile dal promontorio della riserva naturale di Punta Aderci, da cui prende il nome.
Mangiare in un trabocco: Punta Cavalluccio
In località Rocca San Giovanni, troviamo il trabocco di Punta Cavalluccio, appartenente alla più antica famiglia di traboccanti, ancora funzionante e adibito a ristorante. Qui ho mangiato l’ultima sera prima di andare via, cullata, è il caso di dirlo, dal mare. Sui trabocchi si mangia a menù fisso, dall’antipasto al digestivo, con una spesa che va dai 35 ai 50 euro a persona. Mi raccomando prenotate con molto anticipo se anche voi volete provare questa magnifica esperienza.
LA RISERVA NATURALE DI PUNTA ADERCI
Lungo la via dei trabocchi, la parte costiera che si estende dalla spiaggia di Punta Penna, nei pressi del porto di Vasto, fino al confine con il comune di Casalbordino, è stata istituita come area protetta, libera ed accessibile tutto l’anno. Un ecosistema, dove una volta lasciata la macchina nelle aeree adibite, si può semplicemente passeggiare tra dune e pinete, oppure affittare una bici e percorrere i tanti sentieri segnalati. Per una full immersion nella natura si possono anche organizzare passeggiate a cavallo o ancora, praticare birdwatching.
Molto attive sul territorio, sono le associazioni Majellando e il Bosso in quanto propongono queste ed altre esperienze adatte veramente a tutti.
LE SPIAGGE DI VASTO
Tra le spiagge della riserva di Punta Aderci, ho scelto di vedere quelle di Punta Penna e la spiaggia dei Libertini.
Punta Penna
Punta Penna si trova nelle immediate vicinanze di capannoni industriali e del porto di Vasto, a circa dieci km dal centro cittadino. Ma non fatevi ingannare dal contesto: lasciata la macchina al parcheggio antistante, si percorre un breve sentiero tra le dune e la spiaggia appare in tutta la sua bellezza.
Qui si erge imponente il faro di Punta Penna. Il secondo per altezza dopo quello di Genova. E poi loro, gli immancabili trabocchi.
Spiaggia dei Libertini
La spiaggia dei Libertini è più selvaggia di Punta Penna. Lasciata la macchina al parcheggio sono circa dieci minuti a piedi. Si cammina attraversando campi di vigneti, in uno scenario unico. Da un lato si intravede il bianco delle cime della Majella, dall’altro il blu del mare. Poco prima di arrivare al promontorio di Punta Aderci, si scende per una breve scalinata. Si arriva così alla spiaggia di ciottoli, dove sono presenti solo delle piccole capanne di fortuna fatte di rami intrecciati per ripararsi dal sole. Non c’è infatti alcun tipo di servizio, si è circondati solo dalla natura e dal silenzio. L’acqua è meravigliosa e non vorrete più andare via.
Mottagrossa e Vasto Marina
Dal promontorio sovrastante la costa, si ammira poi un’altra spiaggia di ciottoli, quella lunghissima di Mottagrossa, anch’essa priva di servizi.
Attrezzata e più vicina al centro cittadino, è invece le spiaggia di Vasto Marina, al di fuori della riserva. Chilometri di sabbia dorata e fondali bassi che degradano dolcemente. Ideale per le famiglie con bambini piccoli.
VASTO
Vasto è letteralmente un balcone sull’Adriatico.
La parte storica infatti sorge su un promontorio e dal belvedere della Loggia Amblingh è possibile ammirare una magnifica veduta su tutto il sottostante golfo di Vasto Marina. Al tramonto è ancora più suggestivo, ci si può godere lo spettacolo fermandosi per un aperitivo nei tanti locali presenti.
Percorrendo tutto il belvedere, si arriva fino alla particolare chiesa di San Pietro. Particolare perché in seguito ad una frana, è rimasto in piedi solo il portale romanico! Una cornice perfetta per fotografare il mare che vi si intravede.
Mangiare a Vasto, specialità e indirizzi
A Vasto bisogna necessariamente assaggiare la specialità locale, il famoso “brodetto alla vastese”. È una zuppa di pesce cotto nel sugo, ove una volta finito si aggiunge la pasta al condimento rimasto. Un indirizzo valido è quello della Caffetteria Histoniense, in zona semicentrale, frequentato soprattutto dalla gente del posto. Oltre ad essere un bar infatti, in una saletta adiacente, è possibile mangiare dell’ottima cucina di pesce a prezzi veramente accessibili.
Ma la cucina vastese non è solo mare, imperdibili sono anche gli arrosticini di pecora, le pallotte cacio e ova e sua maestà la ventricina! Questa è un insaccato a lunga stagionatura dove vengono utilizzate solo le parti nobili del maiale. La migliore? Quella della bottega Belfiore in via Giulio Cesare, dove ovviamente ho fatto incetta prima di andare via.
Dove dormire per visitare la costa dei trabocchi
Vasto è stata anche la base che ho scelto per visitare questo angolo d’Abruzzo. Ho dormito per due notti al Flowers sweet rooms, un bed and breakfast in una zona residenziale, a pochi minuti dal centro e munito di parcheggio interno. Il costo medio di una notte in doppia è di circa 70 euro, compresa la colazione. Le camere sono nuove, spaziose e luminose.
Se invece desiderate immergervi nella natura, Cala Tempe è ciò che fa per voi. A circa 4km da Vasto, sulla costa, troverete dei bungalows di lusso completi di cucina, con accesso privato alla spiaggia. Prezzi dai 110 ai 170 a notte.
Spostandoci più a nord, in località San Vito Chietino, segnalo la Chiave dei Trabocchi. Un hotel di design, fronte mare, con spiaggia privata, piscina e ristorante. Le camere sono arredate con gusto sui toni pastello. Si parte dai 90 euro della doppia ai 250 euro della Penthouse suite, dall’incredibile vista mare.
Spero che queste informazioni vi aiutino a programmare il vostro itinerario lungo la splendida Costa dei trabocchi!