Visitare Treviso e dintorni – Recentemente sono stata per la prima volta a Treviso, una città che mi ripromettevo di visitare da molto tempo e che non mi ha affatto delusa.
Alla fine di gennaio il tempo in Veneto è quello che è, ma vi dirò: a me quel cielo bianco e quelle atmosfere sospese mi hanno fatto sembrare tutto davvero perfetto!
Sono partita da Milano in auto, ma se arrivate da più lontano potete arrivare in città in treno e poi noleggiare un’auto a Treviso. In questo modo dopo aver visitato Treviso potrete prendere l’auto ed esplorare anche i dintorni. Ci sono dei posti davvero interessanti, sia che siate alla ricerca di cittadine e borghi, sia che vogliate godervi i paesaggi.
Treviso, cosa vedere in un giorno
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Treviso non è una grande città per cui mi sento di dire che si possa visitarla in un giorno, come ho fatto io. Va da sé che si tratterà di una visita comunque superficiale, ma avrete il tempo di fare una bella passeggiata e di fermarvi a mangiare qualcosa di buono. La cucina veneta è davvero golosissima, e se vi state organizzando per visitare Treviso e dintorni preparatevi a provare le delizie della cucina locale.
Piazza del Duomo
Ho parcheggiato la mia auto sulle strisce blu in una via non lontana da piazza del Duomo, ragione per cui poi il mio itinerario a piedi alla scoperta di Treviso è partito proprio da qui! Costruito nel 1760 in stile neoclassico, vi colpirà per le sette cupole che lo sovrastano. Nell’interno a tre navate sono custodite le spoglie dei santi martiri Teonisto, Tabra e Tabrata, San Fiorenzo, San Vendemiano e san Liberale, il patrono della città, oltre al vescovo della città beato Andrea Giacinto Longhin.
Piazza dei Signori
È il cuore della città, non ci si può sbagliare! Da piazza del Duomo proseguite in via Canoniche e approfittate per dare uno sguardo alle vetrine sotto ai portici. Facile intuire da cosa derivi il nome della piazza, che nel corso dei secoli ha cambiato nome molte volte. Se fate il giro su voi stessi troverete tutti i simboli della città. Quello con la torre è il Palazzo del Podestà, ovvero la sede della Signoria, mentre dalla parte opposta c’è la prima sede della Biblioteca e della Pinacoteca comunale, della fine dell’Ottocento. Guardando il Palazzo del Podestà, quello sulla destra è il Palazzo dei Trecento, antica sede del Maggior Consiglio, mentre quello sulla sinistra è il Palazzo Pretorio con la facciata del Seicento.
La Fontana delle tette
Prendendo via Calmaggiore, girate subito a destra in via de Podestà. Qui, in un cortile interno che affaccia al porticato, c’è la famosissima Fontana delle tette. E no, non è difficile capirne il nome! Costruita nel 1559, al cambio del Podestà distribuiva per tre giorni gratuitamente vino rosso da una parte e vino bianco dall’altra!
Piazza Crispi e la Loggia dei Cavalieri
Tornando su Piazza dei Signori e imboccando via Indipendenza, prendete via Martiri della Libertà sulla Sinistra: siete in piazza Francesco Crispi. L’edificio basso che vedete alla destra, con le aperture ad archi, è la Loggia dei Cavalieri, costruita nel XII secolo come luogo di convegni, conversazioni e giochi per la nobiltà. Se avete intenzione di visitare Treviso e dintorni dovete assolutamente appuntarvelo nelle cose da vedere perché si tratta di un esempio davvero unico!
Ho amato moltissimo questa piazzetta con la fontana (di recente costruzione) e i palazzi dalle tinte e dai dettagli dell’architettura veneziana.
Treviso, cosa vedere assolutamente: l’isola della Pescheria
Tra le cose da vedere a Treviso, non potete perdervi l’isola delle Pescheria. Se state seguendo questo itinerario pedonale, continuate su via Martiri della Libertà sino a quando incontrata via Palestro sulla sinistra. Da lì sulla destra incontrerete la via della Pescheria, di sicuro lo scorcio che più ho amato della città! Sarà che per me l’acqua che scorre in città è sempre fonte di meraviglia, che sia mare, lago, fiume o canale. Non sapevo che Treviso fosse attraversata da canali, insomma non mi ero mai proprio informata su Treviso, e passeggiare seguita dal lento scorrere dell’acqua nei canali è stata una piacevolissima compagnia!
Contrariamente a quello che ho fatto io, vi consiglio di arrivare qui la mattina di modo da poter vedere in attività il mercato del pesce! L’area come la si vede oggi fu ideata nell’Ottocento proprio per spostare il mercato del pesce che prima si svolgeva nella Piazza dei Signori. Un’ubicazione non ottimale soprattutto per una questione di odori 🙂
Il Canale Cagnan e il complesso di San Francesco
Tornate sui vostri passi e poi svoltate non appena vedete scorrere un canale. Quello è il Canale Cagnan e questa è una zona splendida della città. I palazzi color pastello addossati gli uni agli altri, i ponti in mattoni, i localini sotto ai portici e i salici piangenti. Una vera e propria chicca da immortalare in una piccola tela ad acquerelli, se ne siete capaci!
Attraversando il ponte di San Francesco arrivate all’omonimo complesso con la bella chiesa in mattoni, costruita nel XIII secolo da un gruppo di frati minori mandato proprio dallo stesso San Francesco.
Entrate, ne vale la pena. La pianta è a croce latina con un’unica grande navata e la tipica copertura lignea a carena di nave. Se avete tempo, soffermatevi sulle opere e sulle tombe. Qui sono sepolti il figlio di Dante Alighieri e la figlia di Francesco Petrarca, che morì di parto proprio a Treviso.
Porta San Tommaso e la passeggiata lungo le mura
Proseguite verso l’esterno della città fino a quando non incontrate le mura. Qui scorre ancora acqua nei fossati! Ammetto che per questa passeggiata la stagione primaverile sarebbe stata decisamente meglio. Se pensate di visitare Treviso e dintorni con i bambini questa passeggiata è perfetta! SI cammina senza alcun pericolo sopra le mura (dove si trova anche qualche chioschetto) oppure sotto a ridosso della strada.
Vi troverete poi a un incrocio pedonale: qui girate a sinistra, quella che vedete è Porta San Tommaso Per vederla in tutta la sua eleganza architettonica, uscite dalle mura, quindi dalla parte de fossato. Proseguite poi lungo il fossato fino a quando incontrate la penisola del paradiso, una piccola oasi verde dove si dovrebbero vedere anche i conigli. Ecco, io però ho visto solo le nutrie!
Sulla via del ritorno vi consiglio di fare sosta nel vicolo dei Dotti, delizioso con il suo ciottolato e i palazzi colorati uno addossato all’altro!
Cosa mangiare a Treviso
In questo itinerario di una giornata a Treviso, vi consiglio con piacere un posticino vicino all’isola della Pescheria dove ho pranzato anche io. Si chiama Proseccheria dell’Oste (una tortura per me, amante del Prosecco a dieta!) ed è proprio in via della Pescheria. Ad accogliervi una parete di prosecchi e salumi appesi al soffitto. A menu un sacco di piattini sfiziosi, io ho preso il tipico baccalà alla vicentina con polenta, ben fatto! Ok, non è un piatto trevigiano ma ne valeva comunque la pena!
Visitare Treviso e dintorni: paesi da vedere in provincia di Treviso
Se oltre a Treviso avete voglia di visitare anche i dintorni, non posso che consigliarvi tre piccole ma meravigliose chicche: Asolo, Possagno e Bassano del Grappa. Ho visitato tutte e tre queste località in primavera (non nello stesso tour nel quale ho visitato Treviso per intenderci) ma sono sicuramente perfette da abbinare a Treviso!
Asolo, cosa vedere
Asolo è il classico borgo splendido da girare anche senza meta, uno di quei posti in cui il tempo sembra essersi fermato. Lo stesso Giosuè Carducci ne immortalò la bellezza battezzandola “la città dei cento orizzonti”. Insomma, se avete in programma di visitare Treviso e dintorni, non può mancare una visita Ad Asolo.
Capirete di trovarvi in un luogo speciale già al vostro ingresso, quando lascerete l’auto al limitare della città e vi inerpicherete sulle colline dove Asolo è adagiata.
Nella cattedrale in piazza Garibaldi, la piazza centrale del borgo con la bella fontana, è custodita un’importante opera di Lorenzo Lotto, l’Assunta. Ma i tesori di Asolo sono tanti, a partire dalle mura e dall’infilata di splendidi palazzi, ciascuno dei quali custodisce una storia. Come Palazzo Polo con le sue eleganti trifore, casa Tabacchi dove Browning scrisse i versi di “Asolando”, villa Freya dove visse la famiglia Stark, ma anche casa Malipiero, che ospitò il musicista veneziano.
In via Canova ci si imbatte in casa Duse e, sotto porta Santa Caterina, casa De Maria con la graziosa chiesetta di Santa Caterina con affreschi del Trecento.
Possagno, cosa vedere
Ve lo ricordate quel tal Antonio Canova? Quello della scultura Amore e Psiche, il più grande sculture neoclassico italiano. Ecco, Possagno fu la sua città natale, quella dove ancora oggi si possono visitare la sua casa natale e la gipsoteca realizzata nel 1836, che raccoglie pressoché tutti i modelli originali delle sue sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni, i dipinti. Un ottimo motivo per passare di qui se desiderate visitare Treviso e dintorni.
Il biglietto interno costa 10 € ma ne vale davvero la pena!
Tra le cose da vedere a Possagno, sempre inerenti la vita di Antonio Canova, il bellissimo Tempio (che altro non è che la chiesa parrocchiale) progettato proprio da Antonio Canova tra il 1804 e il 1818, e fu lui stesso a sobbarcarsi la maggior parte delle spese per la sua costruzione, che terminò quando l’artista era già scomparso da dieci anni.
Bassano del Grappa, cosa vedere
Non c’è dubbio. Simbolo ed emblema di Bassano del Grappa è il ponte degli alpini. Un luogo che davvero non potete perdere nel vostro itinerario per visitare Treviso e dintorni!
Quello originario era in legno, ma le esondazioni del fiume hanno obbligato a una ricostruzione. Non sempre si è chiamato il ponte degli Alpini, ma furono loro a farlo ricostruire nel 1948 dopo che i partigiani lo fecero esplodere durante un’operazione di sabotaggio.
Non a caso in fondo al ponte si trova il Museo degli Alpini, e a pochi passi le distillerie Nardini. Ricordatevi che è sempre un buon momento per un grappino!
Tra le cose da non perdere a Bassano del Grappa, che vi consiglio di girare passeggiando senza troppo badare alla direzione, è la chiesa di San Francesco che custodisce pregevoli opere al suo interno.
Passeggiate, attraversate i ponti, scoprite i piccoli negozietti e i ristorantini. Bassano non vi deluderà!
Dove dormire vicino a Treviso
In questo itinerario per visitare Treviso e dintorni, vi consiglio di scegliere un posto per dormire che sia strategico dal punto di vista della collocazione.
Io ho dormito in un posticino delizioso a Borso del Grappa, a metà strada tra Possagno e Bassano.
Si chiama Country Club da Cesco, mi verrebbe da definirlo un bed & breakfast per quel calore e quello stile che sono tipici del b&b, ma qui volendo si mangia la sera. E anche molto bene!
Sono capitata qui piuttosto per caso sfruttando una cofanetto da viaggio che mi avevano regalato e che prevedeva due notti con colazione e cena. Si è rivelato un’ ottima scelta sia per la posizione che per l’accoglienza, e infine anche per la cucina, curata, golosa e abbondante!
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9 Comments
Bellissimo itinerario per tutte le stagioni! Grazie Chiara per averci fatto visita al Country Club da Cesco! Adesso ti seguiremo nei tuoi viaggi ed itinerari prendendo spunto per qualche uscita fuori porta!
Grazie a voi per la bella ospitalità! Siamo state davvero bene e vi consiglierò sempre con piacere 🙂
Amo leggere del mio Veneto, sono sempre curiosa di capire che sensazioni lascia
Treviso è proprio bellina e il tuo itinerario è ideale per iniziare a conoscerla! Adoro anche i suggerimenti su Asolo e Bassano, anche se con Bassano ho un problema perché torno sempre con una grappa nuova.. l’ultima era alla camomilla!
Se dovessi ritornare nel trevigiano ti consiglio un paio d’ore alle grotte del Caglieron, un percorso naturale piuttosto particolare, credo potrebbe piacerti.
Un abbraccio e buona giornata
Silvia, grazie per essere passata di qui! Il tuo Veneto è bellissimo, ogni volta scopro qualcosa di nuovo e di bello… mannaggia a me che mi son persa la grappa alla camomilla! 😀
Non avevo mai sentito parlare delle grotte del Caglieron, grazie mille per la dritta!
un abbraccio a te
Anche io ero poco informata e non sapevo che Treviso avesse dei canali. Mi ha colpito particolarmente quella zona. E’ stato bello seguirti in questa scoperta della città e dei dintorni Chiara!
Grazie Simona! 🙂 è stata proprio una bella scoperta!
Ragazze ciao sono Simonetta
Sto organizzando per dei miei carissimi clienti un viaggetto di tre giorni a Treviso e dintorni..pensavo di partire da Bassano …Treviso..Asolo..e Valdobbiadene…
Se avete qualche suggerimento da darmi ….lo accolgo molto volentieri.
Preciso…..non sn agenzia…abbiamo a livello famigliare uno stabilimento balneare e un piccolo residence..ogni anno mi piace organizzare per i clienti che apprezzano..un piccolo viaggio premio…di convivialità. Amicizia e scoperta della nostra bella Italia.
Se volete venire a trovarci….vi accogliamo a braccia aperte…
Da trevisano, complimenti per la descrizione! Treviso non è una città da vedere superficialmente, è detta urbs picta per i suoi tanti affreschi. Strano che tu non sapessi dei canali, perché ponte Dante (punto panoramico sul fiume Sile) si chiama così proprio perché Dante cantò Treviso nella Divina Commedia, “là dove Sile a Cagnan s’accompagna” (IX,Paradiso). Il Cagnan è uno degli altri fiumi che scorrono in centro.
Altra cosa, se tornerai a Treviso: hanno restaurato da due anni il museo Bailo, con sculture di Arturo Martini, bello.
Più “leggero” invece è il museo Salce, che racchiude tutti i manifesti pubblicitari collezionati da Nando Salce, con tavole realizzate da Toulouse Lautrec, Balla, Dudovic e altri artisti. Vale una visita. I manifesti sono ben 24mila ed è per questo che sono organizzate a rotazione mostre con X tavole per volta.
http://www.collezionesalce.beniculturali.it
per quanto riguarda i dintorni meritano sicuramente Asolo e Possagno, oltre alle colline del Prosecco (Conegliano, Valdobbiadene) , all’oasi di Cervara dove nasce il Sile, alla passeggiata in “restera” (il lungo Sile, che conduce a Casale sul Sile e oltre) , la ciclabile Treviso-Ostiglia, le ville palladiane come villa Emo a Fanzolo di Vedelago o la villa a Cornuda, verso Montebelluna.. Tutti i musei e le zone interessate dalla Prima Guerra mondiale, il Piave, Nervesa della Battaglia… Ce ne sono tante. Portobuffolè, paesino piccolissimo al confine col Friuli…
Scusa ma quando parlo della mia terra mi dilungo 🙂
Ciao Andrea grazie mille per i complimenti!
Super apprezzati soprattutto quando vengono da un “local” 😉
In effetti proprio non ricordavo questo passaggio della Divina Commedia!
Sicuramente tornerò perché una visita in giornata è troppo superficiale, e la scultura di Martini mi piace molto!
Grazie per il tuo prezioso contributo!